A Genova, il 24 gennaio 1979, le Brigate rosse sparano e uccidono a sangue freddo Guido Rossa, un operaio dell’Italsider, militante del Partito comunista e sindacalista della CGIL.
L’omicidio segna una drammatica svolta nella storia del “partito armato”: non era mai accaduto, infatti, che le Br uccidessero un “compagno”: da questo momento in poi, sarà la rottura definitiva fra i terroristi e il mondo operaio, che condanna aspramente il loro gesto.
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