La sera dell’11 luglio 1979, l’avvocato Giorgio Ambrosoli venne freddato da alcuni colpi di pistola sparati da un killer, nei pressi della sua abitazione, a Milano, mentre rincasava.
Ambrosoli, nel settembre del 1974, era stato nominato dal governatore della Banca d’Italia, Guido Carli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, guidata dal banchiere Michele Sindona. La B.P.I., infatti, si trovava sull’orlo del dissesto finanziario ed era necessario fare luce sull’operato dei suoi vertici.
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