Cronaca
La morte di Mao
Il 9 settembre 1976 moriva Mao Tse-Tung, il Grande Timoniere della Repubblica Popolare Cinese
Personaggio assai controverso e tra i più grandi protagonisti del Novecento. Gli va indubbiamente riconosciuto il merito di aver creato la Cina moderna e riscattato il popolo cinese da secoli di sudditanza e povertà.
La sua ansia di riforme, tuttavia, si rivelò in certe fasi della Storia addirittura controproducente e disastrosa per le stesse classi più povere.
Fu il Padre della Cina moderna, ma anche uno spietato dittatore, che introdusse il culto della personalità e che non esitò a usare la repressione e a sopprimere le libertà civili.
La famosa “Rivoluzione Culturale”, attuata a partire dall’estate del 1966, con la quale Mao mobilitò gli studenti universitari, fu in realtà una grande manovra politica, di propaganda ma anche di azione vera e propria contro i suoi avversari, che contrastavano le sue riforme e quindi erano giudicati “controrivoluzionari”.
La sua interpretazione della dottrina marxista, talmente peculiare da costituire una vera e propria corrente della stessa, che va sotto il nome di “maoismo”, influenzò notevolmente l’Occidente e venne assunta a modello da molti movimenti di contestazione giovanile.