Cronaca
Sparatoria in piazza Vetra
La mattina del 17 novembre 1976 a Milano, in piazza Vetra, vi fu una terribile sparatoria tra una banda di criminali che stava effettuando un “sopralluogo” per assaltare l’Esattoria e le forze di polizia.
Nel conflitto a fuoco rimase ucciso il brigadiere di P.S. Giovanni Ripani.
Restò ucciso anche uno dei banditi, Mario Carluccio.
I criminali appartenevano alla banda di Renato Vallanzasca, evaso dall’ospedale Bassi di Milano nel luglio precedente, dove si trovava temporaneamente ricoverato per un’epatite.
La banda Vallanzasca, a partire dall’agosto di quell’anno, si era già resa responsabile di numerose rapine a mano armata e di altri fatti di sangue.
La sparatoria in piazza Vetra fu molto cruenta. Il direttore dell’Esattoria, la mattina del 17 novembre, chiamò la polizia, insospettito da alcuni uomini che indossavano un lungo impermeabile e si aggiravano intorno all’edificio. Sopravvennero sul posto due pattuglie della polizia.
Il brigadiere Ripani si avvicinò a due uomini che si stavano allontanando a piedi e chiese loro i documenti.
Uno dei due malviventi, Mario Carluccio, estrasse la pistola e sparò contro il poliziotto. Ripani, rimasto ferito, riuscì ugualmente a rispondere al fuoco e a colpire il bandito. Entrambi rimasero sull’asfalto. Il Ripani morì poche ore dopo all’ospedale. Un altro dei banditi rimase ferito.
Nel frattempo altri banditi spararono e la polizia rispose al fuoco. I malviventi, per coprirsi la fuga, sequestrarono in ostaggio prima un bambino di tre anni, strappandolo al nonno e successivamente una donna. Riuscirono a fuggire a bordo delle loro auto, dopo aver seminato il panico tra i passanti.