Tarzan (fumetti)

Edgar Rice Burroughs crea il personaggio di Tarzan nel 1912 con una serie di storie e racconti diffusi ormai in tutto il mondo. Il cinema gli ha dedicato molti film, interpretati da diversi attori tra cui forse il più famoso è il campione di nuoto Johnny Weissmuller.




L’uomo scimmia conquista anche il modo dei fumetti dal 1929, quando comincia ad invadere i quotidani americani ad opera di diversi autori e disegnatori, tra cui spiccano Harold Foster







e Rex Maxon.







Poi toccò a Burne Hogarth dal 1936 e fino al 1950.







Negli anni sessanta arriva anche Russ Manning




che si occupa delle strisce quotidiane e delle tavole domenicali.




Con racconti che spaziano dal mondo reale a quello di epoche antiche.

A causa di un naufragio, Alice e John Clayton Greystoke, sposi inglesi, sono abbandonati nella giungla dove lottano per sopravvivere. Nasce loro un bambino, ma muoiono per l’attacco di belve feroci. Il piccolo Greystoke viene salvato dalle scimmie che lo allevano come se fosse uno di loro. Da adulto, Tarzan acquisisce grandi doti fisiche ed atletiche, imparando a volteggiare aggrappandosi alle liane degli alberi e a capire e usare il linguaggio degli animali, di cui diviene il re incontrastato.

Nel suo regno lotta contro cacciatori bianchi, tribù indigene bellicose e crudeli, ma anche contro dinosauri, extraterrestri, piante carnivore, e grosse scimmie “umane”.

In Italia, i primi fumetti di Tarzan li dobbiamo alla Mondadori nel 1933, storie d’appendice alla rivista “I romanzi di cappa e spada” dal 24 e fino al 43.




Poi toccò anche ad altri editori: la SAEV con la l’Audace; la Taurinia; la APE; l’Editoriale Esperia, tutti con pochi numeri qua e là. La ESI con la “Raccolta Albi Costellazione” con 4 albi.




La “Albi Urrà – Edizioni Mondiali 2a serie” dal 1948 al 1950 con 53 numeri quindicinali.




Il “Tarzan (striscia)”, sempre della Edizioni Mondiali dal 1950 al 1951 con 39 numeri settimanali.




Dal 1968 e fino agli anni 80 toccò all’Editoriale Cenisio pubblicare le opere di Foster e Manning, con “Tarzan prima serie” dal 1968 al 1974 e 100 numeri; mensili fino al 54, poi quindicinali.




“Tarzan Gigante” dal 1969 al 1977 con 25 numeri; cadenza trimestrale ma non regolare.




“Tarzan Special” dal 1972 al 1978 con 11 numeri; edizione cronologica delle tavole domenicali di Russ Manning, supplementi a diverse testate.




“Tarzan seconda serie” dal 1974 al 1979 con 52 numeri; cadenza mensile.




“Tarzan Pocket” dal 1974 al 1978 con 9 numeri; supplementi fino al 3, poi trimestrale.




“Tarzan terza serie” dal 1979 al 1980 con 23 numeri; cadenza mensile.




Fonti: http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/t/tarzan.htm#_urra