Locandine suggestive, impressionanti, particolari...

[miauhaus]

Ne posto due, ma solo per i titoli ..

(Cercato su Wikipedia: dal greco προξενέω .Ma nei 70 eravamo più colti?)


(Corta notte? Bambole di vetro ? Herman Hesse !)

[barbatrucco]

Possiamo vederla in diversi modi:

1) Si era davvero più colti;
2) Ci si voleva dare un tono sotto l'influsso del '68;
3) C'era voglia di progresso sociale che per definizione dovrebbe essere legato alla cultura in tutti i suoi aspetti.

Si può anche dire che per questi motivi l'intellettualismo e l'impegno, sinceri per molti, erano per tanti altri un adeguamento alla moda del periodo, e i mass-media a volte riflettevano queste tendenze.

Le locandine rientrano comunque nel topic a pieno diritto!

Sempre a proposito dell'accoppiata locandina suggestiva-titolo difficile...

Clicca sulla miniatura per ingrandire Tipica pellicola settantiana "pour épater le bourgeoise", mescolava l'erotismo alla critica della religione e della morale conformista.

Ho presente Douglas Adams, Barba, anche se non l'ho letto ( avevo invece letto e gustato Venere sulla conchiglia, altro caposaldo della fantascienza umoristica ).
Mi sento più vicino - senza volermi minimamente paragonare al Maestro - ad Achille Campanile, però...

Altra locandina che faceva un certo effetto ( e di grande eleganza, fra l'altro ) :

Della "Venere" ho sentito parlare (in effetti Farmer è stato un precursore dell'approccio "alternativo" alla fantascienza) e tanto di cappello al Maestro Campanile

In effetti la locandina di Suspiria è un classico nel suo genere

[galerius]

Sempre a proposito dell'accoppiata locandina suggestiva-titolo difficile...

Clicca sulla miniatura per ingrandire Tipica pellicola settantiana "pour épater le bourgeoise", mescolava l'erotismo alla critica della religione e della morale conformista.

Ho idea che la pellicola fittizia girata dall'odioso regista 'autoriale' ne La Terrazza di Scola - "L'Apostata" - volesse fare un po' il verso a questi titoli ( e film ) pretenziosi

[Insight]

Forse all'ingresso, anziché i pop-corn vendevano i vocabolari, anzi i vocabolarii

[barbatrucco]

Della serie... "S'annamo a vede' quer firm, comme se chiama, Er sodromita..."

[Mauro Tozzi]

Mi domando in quanti sappiano che il saprofita è un batterio, e soprattutto quanti lo sapessero allora...

[barbatrucco]

Infatti (non ho controllato e vediamo se ho buona memoria, nel film veniva spiegato) dovrebbe trattarsi di un qualche tipo di parassita o batterio, appunto, che si nutre di carogne o qualcosa di simile

[RebekahMikaelson]

In effetti "saprofita", che significa "che si nutre di organismi, morti, in decomposizione" è una parola complicata, soprattutto per chi non si interessa di biologia o botanica ed è anche controversa: c'è chi pensa non sia applicabile ai funghi ed alcuni tipi di batteri, perchè non appartengono al regno vegetale (fito significa pianta) ...e c'è chi usa il termine come sinonimo di saprofago, cioè un animale che si nutre di carogne.
In ogni caso il titolo del film è veramente fuorviante anche per chi il significato lo sapeva: forse anche perchè la maggior parte delle locandine nel topic è di horror o fantasy e per il fatto che a vedere questa potrebbe sembrare che la donna sia morta e che l'uomo la stia mordendo ho pensato fosse la raccapricciante storia di qualcuno, umano o mostro, che mangiava cadaveri finchè non ho letto la trama. E allora è stato ancor più difficile capire, finchè non ho trovato un commento che spiega che la cosa in disfacimento è la famiglia di cui si parla e del cui stato trae vantaggio il protagonista del film. Mi viene da pensare che un titolo simile, proprio per la sua incomprensibilità, non abbia per niente contribuito al successo di questa pellicola.

[barbatrucco]

Apparteneva in effetti a un certo filone pretenzioso del periodo, da cinema d'essai, pur non mancando di effetto nel suo generico attacco alla borghesia e a una certa religiosità deleteria, ma nel complesso risultava più sensazionalistico che altro.
Penso abbia proprio ragione Galerius a proposito della citazione parodistica ne La terrazza di Ettore Scola.

[Mauro Tozzi]

E allora è stato ancor più difficile capire, finchè non ho trovato un commento che spiega che la cosa in disfacimento è la famiglia di cui si parla e del cui stato trae vantaggio il protagonista del film.

Si voleva evidentemente usare il termine come sinonimo di "parassita", forse secondo me anche sfruttando l'assonanza con "s'approfitta".