Continuo a pescare perle ingiustamente finite nel dimenticatoio, con questo film di fine decennio, diretto da uno dei Maestri della Settima arte, Billy "Viale del tramonto" Wilder (e scusate se è poco...). Il film del quale parlo richiama notevolmente il capolavoro del '50, a partire dal personaggio di una diva del cinema "in pensione" ( rispettivamente Fedora e Norma Desmond); a rendere scoperto il parallelo è lo stesso Wilder, che affida il ruolo del protagonista (un produttore cinematografico) a William Holden, nel '78 ormai anziano, che aveva recitato la parte dello sceneggiatore nel film più antico. Fin qui le analogie, ma il film si concentra di più sull'illusione dell'eterna giovinazza, e risulta, perciò, forse più "attuale" (e, quindi, perché mai non viene trasmesso da secoli?
). Il grande Wilder finì piuttosto ingloriosamente una splendida carriera, con questo suo lavoro, ma anche l'ultimo suo film, "Buddy buddy" (divertentissimo, ve lo consiglio) fu un
flop (non sarà che mi piace andare in controtendenza?
). La sceneggiatura è dello stesso Wilder con il fido I.A.L.Diamond (insieme scrissero moltissimi capolavori, ma forse il
top è rappresentato da "A qualcuno piace caldo"): in effetti, se i temi e i toni dominanti sono tragici, non manca qualche spunto brillante. Le musiche sono di un grande come Miklos Rozsa. Assolutamente da recuperare!
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