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Formula 1- Febbre della velocità
- Whiteshark
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- Iscritto il: ven 4 ott 2013, 17:25
Re: Formula 1- Febbre della velocità
Non posso che condividere al 100% quanto scritto dall'amico Guszti. Avessero chiamato questo "film" "Incidenti mortali e non nelle competizioni motoristiche" avrebbe avuto un senso, così no.
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Re: Formula 1- Febbre della velocità
Io quando vidi questo documentario avevo undici anni, seguivo la Formula 1 da due, certamente non ero un esperto dei dettagli tecnici e non lo sono diventato neanche dopo; alcune scene, tra cui quella già ricordata del ragazzo travolto in mezzo alla pista, mi avevano impressionato, ma complessivamente la visione mi era piaciuta, mi aveva fatto innamorare ancora di più del mondo delle corse, confermandomi che era un mondo affascinante perché era un mix di spettacolo, di grandi emozioni, di abilità e precisione, di fortuna e sfortuna, di gioia e dolore, di spericolatezza e anche di morte.
Sapevo già che sulle piste si moriva, avevo visto in diretta l'incidente di Ronnie Peterson a Monza, per cui non mi sentii affatto "tradito" o deluso. Era proprio quello che mi aspettavo e non vidi nessuna compiacenza nel mostrare gli incidenti, tanto più che il documentario era dedicato proprio a tutti a quelli che avevano perduto la vita. C'era rispetto e senso del tragico, non era un mero spettacolo della morte. Come ho già scritto, se poi la gente si diverte e gode a vedere gli incidenti, è un altro problema, un problema di come il pubblico recepisce il messaggio.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per film come Arancia meccanica, che ti mostrano la violenza per condannarla: eppure quanti ragazzi, invece, ne hanno tratto motivo di esaltazione? Quanti hanno capovolto il messaggio e hanno fatto diventare il "drugo" Alex una specie di idolo da venerare?
Sapevo già che sulle piste si moriva, avevo visto in diretta l'incidente di Ronnie Peterson a Monza, per cui non mi sentii affatto "tradito" o deluso. Era proprio quello che mi aspettavo e non vidi nessuna compiacenza nel mostrare gli incidenti, tanto più che il documentario era dedicato proprio a tutti a quelli che avevano perduto la vita. C'era rispetto e senso del tragico, non era un mero spettacolo della morte. Come ho già scritto, se poi la gente si diverte e gode a vedere gli incidenti, è un altro problema, un problema di come il pubblico recepisce il messaggio.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per film come Arancia meccanica, che ti mostrano la violenza per condannarla: eppure quanti ragazzi, invece, ne hanno tratto motivo di esaltazione? Quanti hanno capovolto il messaggio e hanno fatto diventare il "drugo" Alex una specie di idolo da venerare?
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Re: Formula 1- Febbre della velocità
anche Le Mans con Steve McQueen venne abbastanza criticato ne 1971, ma poi è stato rivalutato come uno dei migliori film sulle corse
Base Luna chiama SHADO, SHADO chiama comandante Straker
Er Fibbia: scusi lei sarà un pò sordomuto ma non si meraviglia che ho fatto il pieno con
l'acqua? Giraldi: no perchè io il pieno lo faccio de stronzi
Salvatemi dal Diesel e dalla Formula E
Er Fibbia: scusi lei sarà un pò sordomuto ma non si meraviglia che ho fatto il pieno con
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- Whiteshark
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Re: Formula 1- Febbre della velocità
Ma quello è un "film", non un documentario. Piccolo OT: le immagini dei prototipi dell'epoca sono sempre magnifiche.
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- Whiteshark
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Re: Formula 1- Febbre della velocità
In quel periodo era anche uscito uno spassosissimo minifilm di circa 8 minuti chiamato "Odeon Squadra Corse"; tra gli interpreti Corinne Clery, Spartaco Dini e l'indimenticabile ingegner Carlo Chiti. La scena finale con Dini "sparato" dalla clery per non aver vinto l'assoluto ma "solo" la classe è mitica.
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