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I lunghi giorni delle aquile

Film, cast, attori e registi
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Omero
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I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Omero »

Prodotto nel 1969, ma arrivato un pochino dopo da noi.
Un kolossal di due ore e passa sulla Battaglia di Inghilterra (estate 1940) quando i pochi caccia britannici dovettero affrontare le ondate dei bombardieri nazisti, lanciate da Goering per mantenere la promessa fatta ad Hitler di distruggere l'Inghilterra dal cielo.
Io, appassionato di modellismo aereo statico di quel periodo, rimasi incantato, affascinato dai duelli aerei ricostruiti con velivoli veri, appositamente rimessi in condizione di volo, e con dettagliate ricostruzioni delle cabine di pilotaggio e degli interni. Spitfires, Hurricanes, Me 109 (recuperati dall'aviazione spagnola e non perfettamente aderenti al vero perché modificati nel tempo), Heinkel 111, ju 88 e Ju 87 Stuka, sfrecciavano sul grande schermo e io rimasi a bocca aperta.
L'ho rivisto una decina di volte.

I lunghi giorni delle aquile (Battle of Britain) è stato diretto da Guy Hamilton, interpretato da Sir Laurence Olivier, Trevor Howard, Michael Caine, Robert Shaw, Curd Jürgens e tanti altri visi noti del cinema. Tutti ci tenevano a partecipare anche solo per una comparsata. Come per Il giorno più lungo o La battaglia di Midway, dove la fila degli "attoroni" (così li definiva mio papà), non finiva più.

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Whiteshark
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Whiteshark »

Eccezionale il restauro degli aerei, che fa comprendere al meglio quale sovrumano coraggio ci volesse per guidare mezzi del genere. Come sempre, l'eleganza, la razionalità e la cura costruttiva dei mezzi tedeschi è insuperabile, fortunatamente non bastò al Reich per vincere la guerra.
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Omero
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Omero »

Senz'altro hai ragione Witheshark, macchine superbe, ma...

Adolf Galland fu uno dei principali assi della Luftwaffe nel corso di tutto il secondo conflitto mondiale. Goring un giorno gli chiese di cosa avessero bisogno per vincere la battaglia d'Inghilterra: Galland, notoriamente irriverente, gli rispose di dargli una squadriglia di Spitfire.

A proposito di restauro, all'epoca le scene aeree e la rimessa in stato dei velivoli, costò più di 12 milioni di dollari e la flotta che complessivamente fu messa a disposizione per il film fu conteggiata come la 35esima al mondo per l'aviazione militare.
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Whiteshark »

Quella frase di Galland è giustamente passata alla storia. Come è noto però, il principale fattore determinante della Battaglia d'Inghilterra fu il fatto che i piloti inglesi abbattuti e sopravvissuti grazie al paracadute potevano essere reimmessi in combattimento, mentre quelli tedeschi venivano o uccisi o fatti prigionieri.
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Insight
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Insight »

Il fattore determinante non è stato il radar? Pare che i tedeschi ancora non ce l'avessero nel 1940...
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Omero
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Omero »

Sicuramente sì, oltre al fatto che i servizi informativi tedeschi non avevano correttamente interpretato le fotografie dei loro ricognitori e che, quindi, non dedicarono mai attenzione a quegli alti tralicci collegati da cavi sparsi lungo la costa di tutto il sud Inghilterra.
Questo però fu un vantaggio relativo se pensiamo che agli aerei della Luftwaffe bastavano 10 minuti per arrivare a sorvolare il suolo inglese, mentre ai caccia britannici, nel migliore dei casi, occorrevano almeno 4 minuti per decollare su allarme e altrettanti per arrivare alla quota di intercettazione. Molto spesso non li incrociavano nemmeno.
Mettiamoci anche il fatto che l'autonomia dei caccia nazisti di punta dell'epoca (i Me109) era assai limitata e riuscivano a restare a protezione dei bombardieri solo pochi minuti. Gli unici che riuscivano a prolungare la copertura furono i bimotori Me110.
Infine ci furono anche una serie di altri errori tattici da parte del comando della Luftwaffe: quando il Fighter Command della RAF era prossimo al tracollo, per i bombardamenti continui dei suoi campi di aviazione, per la stanchezza dei piloti che oramai facevano 5 o 6 sortite al giorno (ogni giorno) e che arrivavano in combattimento con un addestramento pressoché inesistente (si parla di 17enni o 18enni che avevano fatto sui caccia al massimo 6 o 7 ore di pratica prima di essere lanciati in mezzo all'inferno delle sarabande in cielo), e la sottovalutazione del numero di caccia inglesi ancora in esercizio, i bombardieri tedeschi furono dirottati a bombardare principalmente la città di Londra, lasciando il tempo agli inglesi di rimettersi in sesto.

Quindi, chi è causa del suo male...
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Whiteshark
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Whiteshark »

Come giustamente ricorda Omero, l'autonomia del ME109 era di soli 560 Km. Impossibile per loro fare da scorta ai bombardieri per tutto il tempo della missione. I 3700 km. di autonomia del P51 Mustang della USAF erano decisamente distanti.... fine OT
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Insight »

Quali che siano i motivi e fattori determinanti dell'esito della Battaglia d'Inghilterra, dobbiamo ringraziare gli inglesi che hanno resistito praticamente da soli... Se Hitler si fosse pappato anche la Gran Bretagna non so come, e soprattutto quando, sarebbe finita la Seconda guerra mondiale... :ninja:
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franz75
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da franz75 »

Caspita, che post interessante. Grazie per tutte queste informazioni. Ricordo di aver visto per la prima volta questo film assieme a mio padre quando ero piccolino...ancora sulla TV in bianco e nero, quindi prima del 1984 (a casa mia i film storici di guerra tipo quelli citati da Omero non ce li siamo mai persi).
Per rispondere ad Insight...effettivamente, temo che se gli inglesi avessero ceduto, la Guerra sarebbe terminata assai più tardi e con un sacrificio di vite umane ancora maggiore. Sul "come" sarebbe finita invece sono abbastanza certo: nel senso che la follia dell'attacco tedesco alla Russia e l'intervento americano avrebbero comunque fatto pendere la bilancia dalla parte degli avversari dell'Asse.
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Omero
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Re: I lunghi giorni delle aquile

Messaggio da Omero »

"Nella storia dei conflitti umani, mai così tanti hanno dovuto tanto a così pochi.
Winston Spencer Churcill"
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