Ambientato alla fine dell'Ottocento nella campagna bergamasca, il film documenta in maniera estremamente realistica la vita e le dure condizioni di lavoro dei contadini, ma anche la loro cultura. Diviso in quattro episodi che si intrecciano fra loro e che riguardano quattro famiglie diverse, l'episodio principale, che apre e chiude il film, narra la vicenda di Mènec (Domenico), un bambino di sei anni che rimane senza uno zoccolo, indispensabile per fare ogni giorno tanti chilometri a piedi...
Il padre di Mènec, allora, decide di costruire degli zoccoli nuovi al figlioletto, utilizzando però il legno di un albero che appartiene al padrone della cascina. Il padrone, scoperto il colpevole, costringerà tutta la famiglia di Mènec ad abbandonare la proprietà...
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L'opera, oltre a vincere la Palma d'oro, è considerata tra i 100 migliori film italiani di tutti i tempi ed è stata realizzata interamente con attori non professionisti, contadini e gente della campagna bergamasca che non aveva mai recitato prima.