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I ventilatori ( nei 70 come oggi )

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Betelgeuse
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I ventilatori ( nei 70 come oggi )

Messaggio da Betelgeuse »

Ero indeciso circa la sezione esatta dove inserire il topic, spero sia quella giusta.
Oggi molte case sono provviste di impianti di climatizzazione, alcuni anche costosi e sofisticati: ma negli anni 70 erano sicuramente rari. Diciamo che un appartamento su 10 o su 15, ma in alcuni contesti anche meno, avevano un condizionatore.
Pertanto chi rinfrescava le stanze e gli ambienti era nella stragrande maggioranza, sua maestà il ventilatore.
Questo elettrodomestico è vendutissimo anche oggi, ma spesso è usato in alternativa ai climatizzatori, soprattutto in considerazione di ciò che si dice a proposito dell'uso smodato ed esagerato di questi ultimi, con conseguenti effetti sulla salute.
Oggi infatti viviamo praticamente immersi e permeati dall'aria condizionata: entriamo in macchina la mattina e accendiamo il climatizzatore, poi in ufficio per circa sette ore di seguito, spesso in stanze piccole, poi ancora in macchina, e dulcis in fundo a casa, con alta, altissima percentuale di utilizzo anche durante il sonno.
Tornando al ventilatore, negli anni 70 ce n'era sicuramente uno in cucina, che era l'ambiente più affollato, soprattutto nelle case di famiglie che avevano la mamma casalinga. Ma era di solito un ventilatore semplice, anche se robusto.
La media per famiglia era di 2 o 3 ventilatori, e ne avevamo di solito uno di qualità migliore, spesso a piantana, che mettevamo in posizione strategica, e meno in vista possibile, nel salone.
Infine uno piccolino era a disposizione di noi ragazzi nella nostra cameretta.
Ricordo poi alcune case con il ventilatore installato nel soffitto, che negli anni 70 assumeva connotazioni mitiche, anche perchè sovente raffigurato in foto e film dell'epoca, e anche dei decenni prima.
Era una soluzione abbastanza costosa e complicata da gestire, ma che dava una parvenza un pò snobistica, che non a tutti piaceva.
Naturalmente a noi bambini dell'epoca sarebbe piaciuto, e ti pareva!!!, infilare le dita là dentro per vedere cosa succedeva: e nei ventilatori più piccoli, a patto che fossero messi alla minima velocità, e che le palette fossero arrotondate, avevamo la possibilità di toglierci questo sfizio, non prima che i grandi avessero verificato l'innocuità del tutto. Ma nei ventilatori più grandi e potenti tutto ciò era, naturalmente, " out ".
Proprio adesso, mentre sto scrivendo questo post, ho nella stanza un ventilatore acceso, e direi che è un oggetto che continua a farmi simpatia, ancora oggi come negli anni 70.
lisa jean
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Re: I ventilatori ( nei 70 come oggi )

Messaggio da lisa jean »

I ventilatori, in effetti, prima della diffusione dei condizionatori (io li ricordo, all'epoca, solo nei grandi magazzini, dove ci rifugiavamo quando ci tormentava lo scirocco), erano presenti in ogni casa, anzi, quasi in ogni stanza: in casa mia ne avevamo tre; il più grande, su piantana, era per la stanza da pranzo, gli altri due, più piccoli, venivano sistemati dove ce ne fosse bisogno, in cucina o nella camere da letto. A volte, quando c'era molto caldo, soprattutto se c'erano ospiti, venivano posizionati tutti e tre nella stanza da pranzo; mio padre studiava accortamente le posizioni ideali per collocarli, regolando velocità ed altezza ( i due più piccoli venivano appoggiati su ripiani di altezze diverse) per creare piacevoli effetti sfruttando anche le correnti di porte e finestre (spalancate). Soprattutto nei negozi, invece, ricordo i lampadari-ventilatori, che cominciai a vedere anche negli appartamenti solo negli anni Ottanta, se ricordo bene (ma non entrarono mai a casa mia, a causa dei problemi di cervicale di mia madre).
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Insight
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Re: I ventilatori ( nei 70 come oggi )

Messaggio da Insight »

Non ho memoria di ventilatori nei Settanta...Qui da noi si usavano solo nei negozi e nemmeno in tutti. A quei tempi ci tenevamo il caldo e amen. Forse, però, le estati erano meno afose, oppure io, essendo piccolo, non ci facevo caso.

Adesso ne ho uno ma cerco di usarlo solo nelle vere emergenze, come ad esempio l'anno scorso. Non so se è stata colpa del ventilatore che tenevo acceso anche di notte, ma l'anno scorso di questi tempi mi sono preso una bronchite con 38 di febbre dopo più di trent'anni che non mi succedeva...
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Re: I ventilatori ( nei 70 come oggi )

Messaggio da KentoStraker »

i miei nonni ne avevano uno grande da tavolo con palette verdi.
Ricordo che mi divertivo a bloccare la rotazione premendo il cono del perno centrale a velocità max e a volte mi bruciavo le dita :mrgreen:
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Betelgeuse
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Re: I ventilatori ( nei 70 come oggi )

Messaggio da Betelgeuse »

Io mi mettevo vicino, alla massima velocità, e mi divertivo ad essere investito dalla impetuosa corrente d'aria. :mrgreen:
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Ian
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Re: I ventilatori ( nei 70 come oggi )

Messaggio da Ian »

Insight ha scritto:Non ho memoria di ventilatori nei Settanta...Qui da noi si usavano solo nei negozi e nemmeno in tutti. A quei tempi ci tenevamo il caldo e amen. Forse, però, le estati erano meno afose, oppure io, essendo piccolo, non ci facevo caso.

Adesso ne ho uno ma cerco di usarlo solo nelle vere emergenze, come ad esempio l'anno scorso. Non so se è stata colpa del ventilatore che tenevo acceso anche di notte, ma l'anno scorso di questi tempi mi sono preso una bronchite con 38 di febbre dopo più di trent'anni che non mi succedeva...

stessa cosa succedeva a casa mia e in gran parte in quella dei miei amici del paese.
Mio padre lo odiava proprio, o meglio era molto impaurito che facesse male, tantopiù a noi bambini sempre sudati.
Con questo mi allaccio anche ad un altro discorso, di come (rispetto ad oggi) si stava molto più attenti alle freddate, o meglio alla salute in generale, anche se poi un tempo stavamo sempre fuori a prendere aria,in mezzo a acqua, fango ecc, ma rispetto ad ora non vedevo gente (per far un esempio) che a febbraio , magari in una giornata di sole caldo, si mettevano a maniche corte come fanno oggi. E' vero...in inverno portavo spesso i pantaloncini corti sopra le ginocchia e calzettoni fino sotto il ginocchio, ma è pur vero che magliette della salute erano in lana, le camice in fustagno, i pantaloni in velluto e maglioncino lupetto, o collo alto erano l'ordine del giorno, almeno finchè non arrivava primavera inoltrata e questo ripeto anche le persone adulte. Poi è chiaro le eccezzioni alla regola esistevano, ma erano veramente pochi. Mi ricordo benissimo (dato che abito abbastanza vicino al mare) quando arrivavano i tedeschi in ferie , (che a quel tempo già loro le scaglionavano da aprile in poi) si spogliavano e si buttavano in acqua e noi allibiti e anche un po' invidiosi e ai nostri genitori dicevamo: "perchè noi non possiamo spogliarci in costume , o meglio fare un bagno? " e loro ci rispodevano: "sono tedeschi, sono abituati al freddo" ehehe...e va be' :D
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