16 settembre 1977, addio Maria Callas

[Gaetano Hardy 59]

L'umiltà è una cosa, la modestia un'altra. i "grandi" non possono essere modesti sennò non diventerebbero grandi. E da persone umili, quindi che non si credono mai "arrivate", hanno rispetto dei loro "avversari" perchè sono bravi, ma senza amarli.

Essere modesti non vuol dire amare, ma saper riconscere anche il valore altrui.

[Insight]

Quindi anche Hitler, che riconosceva il valore di Stalin, tutto sommato era un modesto

[Gaetano Hardy 59]

Quindi anche Hitler, che riconosceva il valore di Stalin, tutto sommato era un modesto

Due degni compari che spesso collaborarono.

[Insight]

E uniti dalla loro modestia

[Gaetano Hardy 59]

Vero è che, nei '60-'70 si diceva che la "Politica è tutto/ Tutto è politica", ma ti sembra il caso di buttare in politica persino una discussione sulla musica lirica?!?

[Whiteshark]

Oggi alla prima della Scala riproposto "Andrea Chenier", uno dei capisaldi della Divina.

[Gaetano Hardy 59]

Vero è che, nei '60-'70 si diceva che la "Politica è tutto/ Tutto è politica", ma ti sembra il caso di buttare in politica persino una discussione sulla musica lirica?!?

In effetti tra i fans dei cantanti lirici, c'erano alcuni ben più sfegatati dei più sfegatati seguaci di fedi politiche, sportive e perfino religiose.
Basti dire, la parte per il tutto:
a) non era infrequente sentir dire che la Callas e la Tebaldi (con Anna Moffo a fare da "terza forza") si erano divise il mondo, neanche fossero super-potenze. Le uniche che si rendevano conto di quanto fosse ridicolo tale modo di esprimersi, sembra proprio che fossero solo le dirette interessate;
b) quando, qualche anno fa, sono stati venduti all'asta dei capi di vestiario appartenuti a Maria Callas, l'ignoto acquirente che comprò la camicia da notte (e/o l'accappatoio, non ricordo), si sentì in dovere di far sapere non solo che li avrebbe bruciati, ma che li aveva comprati proprio per non farli cadere in mano a chi li avesse potuti "profanare", facendoli indossare ad altre.

[Gaetano Hardy 59]

Vero è che, nei '60-'70 si diceva che la "Politica è tutto/ Tutto è politica", ma ti sembra il caso di buttare in politica persino una discussione sulla musica lirica?!?

In effetti tra i fans dei cantanti lirici, c'erano alcuni ben più sfegatati dei più sfegatati seguaci di fedi politiche, sportive e perfino religiose.
Basti dire, la parte per il tutto:
a) non era infrequente sentir dire che la Callas e la Tebaldi (con Anna Moffo a fare da "terza forza") si erano divise il mondo, neanche fossero super-potenze. Le uniche che si rendevano conto di quanto fosse ridicolo tale modo di esprimersi, sembra proprio che fossero solo le dirette interessate;
b) quando, qualche anno fa, sono stati venduti all'asta dei capi di vestiario appartenuti a Maria Callas, l'ignoto acquirente che comprò la camicia da notte (e/o l'accappatoio, non ricordo), si sentì in dovere di far sapere non solo che li avrebbe bruciati, ma che li aveva comprati proprio per non farli cadere in mano a chi li avesse potuti "profanare", facendoli indossare ad altre.

[Whiteshark]

Di quell'asta del 2007 rimase scolpito l'enorme numero di stole che possedeva la Divina. Si diceva che potesse sfidare il Papa. E a proposito di Papi, con Pio XII, la Callas, nella primavera del 1954, ebbe un incontro che rischiò di trasformarsi in scontro per una disputa incentrata proprio sulla lirica. Già era stato difficile ottenere un’udienza pontificia per un’ortodossa come Maria (siamo in Preconcilio, non dimentichiamolo), poi nel corso dell’udienza, Pio XII — appassionato di musica classica, violinista ed esperto di composizioni wagneriane, essendo vissuto a lungo in Germania — si rammaricò perché alla radio Maria non aveva cantato Parsifal in tedesco. Il soprano obiettò che la trasmissione era destinata a un pubblico italiano. Il pontefice replicò che era impensabile staccare la musica di Wagner dalle parole. La Callas si infervorò, sostenendo che la traduzione italiana era invece opportuna, «perché per comprendere la musica bisogna anche capire il senso delle parole». La discussione sembrava divertire Pio XII ma non la religiosissima suocera della Callas, Giuseppina Cazzarolli, anche lei in udienza, che era rimasta sconvolta.

[Insight]

Pio XII, al secolo Eugenio Maria Giuseppe Pacelli, detto "Pastor Angelicus", ma conosciuto anche come "Il Papa di Hitler": e con questo credo di aver detto tutto...