23 Novembre 1980: Terremoto dell'Irpinia

[Betelgeuse]

Sono dunque passati 35 anni da questa tragedia.
Fu uno dei primi eventi, se non il primo, di roboante impatto mediatico nella storia italiana, e credo che seguire da vicino le varie vicende succedutesi nei giorni, settimane e mesi seguenti, fu giusto e anche opportuno.
Apro questo topic tristemente celebrativo, seguendo le direttive temporali del forum, dato che mi pare di avere capito che il 1980 può essere considerato a pieno titolo facente parte del decennio, per le considerazioni che abbiamo enunciato in altri topic.
Era una domenica, e in quegli anni era d'uso alla RAI trasmettere nella prima serata ( intorno alle 19 ) il secondo tempo di una partita di calcio. Io la stavo guardando ( non ricordo che partita fosse ), quando, forse girando canale ( non sono certo che avessero interrotto la partita con un'edizione straordinaria, a dire il vero ), apprendo le prime frammentarie notizie.
Com'è d'uopo in simili casi, le proporzioni sembrano all'inizio tutt'altro che catastrofiche, e si parla di qualche crollo, di tanta paura e di qualche ferito. Naturalmente con il passare delle ore, grazie a tempestivi aggiornamenti e nuovi notiziari, capii la reale portata dell'evento.
Quella serata fu angosciante per tutti noi, indipendentemente dalla zona geografica: io non sentii nulla, abitando in Sicilia, ma una vasta zona del mezzogiorno e del centro, con propaggini credo anche nell'alto Lazio, e nelle zone basse dell'Umbria e della Toscana, fu in vari modi interessata.
I giorni seguenti furono teatro di scene spaventose e di situazioni tragiche per molte famiglie, e questi eventi scatenarono una commovente gara di solidarietà che fece venir fuori la parte più sensibile e potenzialmente solidale del nostro Paese, con la visita del Nostro Grande Presidente Sandro Pertini, a rappresentare il sentimento di un'intera nazione.
Nei mesi seguenti i numeri reali emersero in tutta la loro crudezza, ponendosi, questo terremoto, come la più grande catastrofe naturale forse di quei primi 80 anni del XX secolo.
Per quanto riguarda il ruolo dei media, della televisione soprattutto, direi che fece il mestiere di informare in tempo reale, con, per la verità, poche cadute di gusto, a differenza di quanto avverrà negli anni immediatamente seguenti, con note vicende.
La televisione in questo caso non ebbe la portata di un'amplificazione artefatta e spettacolarizzata del dolore, ma ebbe soltanto il compito di seguire gli eventi, certificarne gli sviluppi, mostrando la realtà così com'era, ma, mi pare di ricordare, riducendo veramente al minimo interviste a singoli, soprattutto ai colpiti diretti dalla tragedia, e limitando accuratamente l'esposizione in piazza dei sentimenti.
Su quello che è stato fatto in questi 35 anni al fine di alleviare o eliminare le problematiche postume all'evento, credo che siamo stati tutti sufficientemente informati, ma, in tutta sincerità, non mi sembra questo forum il contesto adatto per analizzarne gestione, congruità e risvolti in merito ai risultati ottenuti.

[Insight]

Ricordo tutto come se fosse successo ieri... Avevo solo 11 anni ed erano ancora vivissime in me (anche troppo, forse) l'angoscia e la paura che avevo provato 4 anni prima per il terremoto del Friuli, che avevo sentito benissimo.

Questo dell'Irpinia, ovviamente, trovandomi a quasi 1.000 chilometri di distanza, non lo sentii... Però mi impressionò molto rivedere sui giornali le immagini delle macerie. Questa volta, essendo più grande, lessi tutti gli articoli, ogni giorno. Facevo la prima media e un nostro professore, molto giovane (nemmeno trent'anni), proveniva dall'Irpinia e aveva là i genitori, la fidanzata e gli amici. In quei giorni lo vidi molto triste e preoccupato, anche se non diceva nulla. E noi, tutti zitti (anzi, confusione in classe come al solito). Allora, alla fine di una lezione, mentre stava uscendo, quasi lo rincorsi e gli chiesi semplicemente come stava, solo questo. Eravamo in corridoio...Lui si commosse, gli vennero le lacrime agli occhi, e mi rispose: "Sei la prima persona che me lo chiede". Una piccola cosa della quale sono ancora oggi orgoglioso.

[Antonio68]

Ricordo anch'io come fosse ieri così come usando la medesima frase fatta ha detto un cliente stamani al bar, nato nel '74, con cui abbiamo rinfrescato i ricordi.
La partita, Inter-Juventus (un solo tempo come in uso allora), la seguivano mio padre ed un mio zio, io, mio fratello ed un cugino eravamo alle prese con il gioco "Kojak" quando si iniziò, diciamo così, a ballare.
Avemmo tutto il tempo per capire cosa stava realmente accadendo perché quel sisma passò alla storia come uno dei più lunghi in assoluto: 1 minuto e 29 secondi e vi assicuro che furono un'eternità.
Lo ricordo come più ondulatorio che sussultorio, il lampadario oscillando urtò quasi il soffitto: tutti a pregare divisi in gruppi sotto gli archi delle porte poi, una volta in cortile, ci ritrovammo con tutti gli altri condomini in una sorta di surreale rendez-vous (e la stessa atmosfera c'era tra noi ragazzini).

Ci fu chi dormì in macchina, la mia famiglia ed io, temerariamente, ad una certa ora tornammo su (5°piano). Nei giorni immediatamente successivi non mi pare fosse mancata l'acqua corrente ma ricordo che un po' tutti facemmo incetta di acque minerali. Una famiglia aveva un microtelevisore attorno al quale un po' tutti ci radunavamo per seguire telegiornali ed eventuali appelli in TV. Ricordi non proprio piacevoli, ma anche questa è vita

[lisa jean]

Ricordo benissimo: facevo la terza media e in TV, ma anche a scuola, per strada, dappertutto, insomma, non si parlava d'altro. Davvero terrorizzante. Per qualche tempo, i nomi di piccoli paesi che non conoscevamo affatto, divennero familiari. Fu una grande tragedia italiana, molto sentita da tutti.

[Betelgeuse]

La partita, Inter-Juventus (un solo tempo come in uso allora), la seguivano mio padre ed un mio zio, io, mio fratello ed un cugino eravamo alle prese con il gioco "Kojak" quando si iniziò, diciamo così, a ballare.

Ah era Inter-Juve? Non l'avrei mai immaginato !

Ricordo benissimo: facevo la terza media e in TV, ma anche a scuola, per strada, dappertutto, insomma, non si parlava d'altro.

Io invece ero al secondo anno di Liceo Scientifico. Ricordo anche che nei giorni successivi la Professoressa di Italiano ci assegnò un tema sull'argomento: presi un voto molto alto ( 8 o 9 ), del resto ero forse il migliore della classe nei temi d'Italiano.

[Antonio68]

La partita, Inter-Juventus (un solo tempo come in uso allora), la seguivano mio padre ed un mio zio, io, mio fratello ed un cugino eravamo alle prese con il gioco "Kojak" quando si iniziò, diciamo così, a ballare.

Ah era Inter-Juve? Non l'avrei mai immaginato !

E perché mai?

[Supersonic]

La partita fu Juventus-Inter 2-1. Essendo tifoso dell'Inter, non sarei mai tornato a casa per vedere una partita già persa. Invece quella sera l'ho fatto, forse spinto da uno strano presentimento. Non mi sarei mai perdonato se mia madre, già anziana, fosse stata sola in quei terribili momenti. Dopo il primo boato, ebbi la sensazione che la casa potesse crollare da un momento all'altro. Inoltre non riuscivo ad aprire la porta di uscita. Dopo aver portato mia madre all'aperto, tornai a prendere un'altra signora anziana dell'appartamento vicino al mio.Tanta gente per strada ma tutto intorno un silenzio tombale. Qualche notizia arrivò dai notiziari radiofonici. Qualcosa in più si seppe grazie all'attività dei radioamatori ma non si percepì subito la gravità dell'accaduto. Di conseguenza la macchina dei soccorsi non fu tempestivamente avviata. Continuando le scosse di assestamento, nei giorni successivi tutto il vicinato fece vita comune nei prefabbricati risalenti al terremoto precedente (1962). Il mio paese, già parzialmente ricostruito e distante dall'epicentro, ebbe certamente meno danni e vittime di altri. Il Capodanno seguente partecipai ad una manifestazione politica a Lioni. Lì vidi delle immagini apocalittiche di uno dei paesi più fiorenti dell'Irpinia. Allora furono presi i soliti impegni da parte di tutti. Di fatto la ricostruzione ha avuto i suoi pro e contro. Dell'evento ricordo in particolare una grande solidarietà, espressa in tutti i modi dall'Italia e dall'estero.

[andromeda57]

La peggiore catastrofe naturale dell'Italia repubblicana, la sua malagestione rese palese l'inefficienza e la cronica corruzione della nostra nazione, l'unità da cui mi ero congedato a fine 1978 venne mandata in loco per portare aiuto, alcuni anni dopo incontrai un amico che aveva prestato serizio proprio in quel periodo, mi descrisse cose veramente incredibili, i soccorsi furono gestiti malissimo, un vero caos, sulla ricostruzione del dopoterremoto meglio stendere in velo pietoso.

[Betelgeuse]

Senza andare troppo nello specifico, al fine di non mischiare un tragico evento con il calcio, non ricordavo assolutamente che la partita che stavano trasmettendo al momento della scossa fosse Juventus-Inter.
Probabilmente perchè l'angoscia provata nei minuti successivi ha di fatto rimosso dalla memoria la partita stessa.

[lespaul]

A Roma lo avvertimmo bene...Ricordo che scendemmo in strada in preda alla paura. Ero poco più che un bambino ma il ricordo indelebile di quella nottata mi accompagna da allora...unito ad un pensiero per le quasi tremila vittime...