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La morte di Mao

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andromeda57
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Re: La morte di Mao

Messaggio da andromeda57 »

Buongiorno a tutti

Per il sottoscritto scrivere di Mao e il maoismo, significa parlare dell'inizio della mia attività politica extraparlamentare, iniziata a 14-15 anni nel 71-72 con il movimento di servire il popolo di brandirali, fu un'esperienza interessante ma che durò poco più di un anno.
Il dibattito interno al movimento e un'analisi personale mi fece capire che la via maoista non era affatto applicabile alla realtà di un paese occidentale e industrializzato come il nostro, a questo si aggiunse la gestione personalistica di servire il popolo che aveva risvolti che alle volte rasentavano il misticismo.
Per tali motivi (spiegati per sommi capi) mi distaccai da questo movimento e presi la via operaista più legata al marxismo-leninismo, prendendo perciò un'altra strada, ma non ho mai dimenticato quell'esperienza.
Riguardo la figura di Mao ritengo che, come altre, molto discusse e dibattute, trascenda il concetto di giudizio per entrare nel contesto della storia umana e della sua evoluzione che passa anche tramite esperienze dolorose che naturalmente non possiamo disconoscere, ma analizzate in un contesto e in un quadro più ampio, in cui le resposabilità vanno sottolineate ma ripeto contestualizzate senza naturalmente avere alcun senso assolutorio.

saluti
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Insight
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Re: La morte di Mao

Messaggio da Insight »

Eh, però il rischio della "contestualizzazione" è proprio quello che tu dici, che si traduca poi, se non in un'assoluzione, in un' attenuazione delle responsabilità. Per me i crimini rimangono crimini, in qualsiasi contesto tu li metta. L'unica cosa che si può dire di positivo in riferimento a Mao è che ha restituito una certa dignità al popolo cinese e trasformato la Cina in una potenza mondiale. Il prezzo però è stato veramente troppo alto. Per cui il mio giudizio finale su Mao è sostanzialmente più negativo che positivo.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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andromeda57
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Re: La morte di Mao

Messaggio da andromeda57 »

Insight ha scritto:Eh, però il rischio della "contestualizzazione" è proprio quello che tu dici, che si traduca poi, se non in un'assoluzione, in un' attenuazione delle responsabilità. Per me i crimini rimangono crimini, in qualsiasi contesto tu li metta. L'unica cosa che si può dire di positivo in riferimento a Mao è che ha restituito una certa dignità al popolo cinese e trasformato la Cina in una potenza mondiale. Il prezzo però è stato veramente troppo alto. Per cui il mio giudizio finale su Mao è sostanzialmente più negativo che positivo.
Certamente il giudizio dal punto di vista morale ed etico non potrà che essere negativo, tuttavia se entriamo nell'ambito dell'analisi storica la questione cambia ovvero non può bloccarsi e sedimenarsi a questa fase,diversamente prevarranno le semplificazioni, per esempio quelle del male assoluto come se i processi storici umani fossero qualcosa di esogeno e che avvengono per dinamiche sconosciute.
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Insight
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Re: La morte di Mao

Messaggio da Insight »

Qui stiamo parlando di crimini contro l'umanità, come i genocidi... Io penso che un genocidio non lo puoi "storicizzare", "contestualizzare"... E' qualcosa che si inserisce come una parentesi nella Storia o una "scheggia impazzita" nel cammino della Storia...Non parlo di morti in guerra, di caduti nelle battaglie o nelle rivoluzioni... Ma di distruzioni di massa che non trovano una spiegazione nemmeno nella più fredda causalità storica. Per esempio, lo stesso termine ebraico "shoah" evoca qualcosa di assolutamente incomprensibile, che non trova alcuna spiegazione razionale. E' ovvio, infatti, che i campi di sterminio non c'entrano nulla con la guerra. Così io penso che anche certe purghe staliniane e maoiste nulla hanno a che vedere con la rivoluzione socialista. Sono dei crimini "gratuiti" contro l'umanità.
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Gimli Il Nano
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Re: La morte di Mao

Messaggio da Gimli Il Nano »

Gimli Il Nano ha scritto:
Insight ha scritto:Anche questa storia del "male assoluto" mi ha sempre lasciato perplesso. Ma che significa "male assoluto"? E' una categoria religiosa? E' il diavolo, l'inferno? Stiamo attenti perché il male è nell'uomo, è dentro tutti noi, e dire che il "male assoluto" è stato Hitler, Stalin o Pol Pot o Mao può diventare una scusa per farci stare tutti con la coscienza a posto.
Il "male assoluto" non esiste. Il "male assoluto" è un assurdo metafisico. Il male esiste solo come assenza di bene (in altri tempi, chiunque avesse seguito il catechismo per la Cresima, avrebbe compreso il concetto). L'assenza ASSOLUTA di bene non esiste. Infatti, l'esistenza stessa è un bene. Se esistesse l'assenza assoluta, sarebbe un paradosso. Persino i dannati all'inferno, continuando ad esistere, non si trovano in una situazione di male assoluto. Anzi, loro (in specie i suicidi), cosa non darebbero per poter smettere di esistere .
Vero è che, le mie due piccole osservazioni seguenti, direttamente con la morte di Mao Tze-Tung, c'entrano ben poco, ma non interessano proprio?
E cioè:
1)Sapete chi è l'unica donna che entra a pieno titolo in tale poco invidiabile gara?
Gimli Il Nano;
2) Il "male assoluto" non esiste. Il "male assoluto" è un assurdo metafisico. Il male esiste solo come assenza di bene (in altri tempi, chiunque avesse seguito il catechismo per la Cresima, avrebbe compreso il concetto). L'assenza ASSOLUTA di bene non esiste. Infatti, l'esistenza stessa è un bene. Se esistesse l'assenza assoluta, sarebbe un paradosso. Persino i dannati all'inferno, continuando ad esistere, non si trovano in una situazione di male assoluto. Anzi, loro dannati (in specie i suicidi), cosa non darebbero per poter smettere di esistere .
Gimli Il Nano
G.K. Chesterton : "Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate".
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Re: La morte di Mao

Messaggio da andromeda57 »

Insight ha scritto:Qui stiamo parlando di crimini contro l'umanità, come i genocidi... Io penso che un genocidio non lo puoi "storicizzare", "contestualizzare"... E' qualcosa che si inserisce come una parentesi nella Storia o una "scheggia impazzita" nel cammino della Storia...Non parlo di morti in guerra, di caduti nelle battaglie o nelle rivoluzioni... Ma di distruzioni di massa che non trovano una spiegazione nemmeno nella più fredda causalità storica. Per esempio, lo stesso termine ebraico "shoah" evoca qualcosa di assolutamente incomprensibile, che non trova alcuna spiegazione razionale. E' ovvio, infatti, che i campi di sterminio non c'entrano nulla con la guerra. Così io penso che anche certe purghe staliniane e maoiste nulla hanno a che vedere con la rivoluzione socialista. Sono dei crimini "gratuiti" contro l'umanità.
Non sono d'accordo, ma rispetto la tua opinione, è sempre un piacere discutere con te em_drinks
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Re: La morte di Mao

Messaggio da andromeda57 »

Gimli Il Nano ha scritto:
Gimli Il Nano ha scritto:
Insight ha scritto:Anche questa storia del "male assoluto" mi ha sempre lasciato perplesso. Ma che significa "male assoluto"? E' una categoria religiosa? E' il diavolo, l'inferno? Stiamo attenti perché il male è nell'uomo, è dentro tutti noi, e dire che il "male assoluto" è stato Hitler, Stalin o Pol Pot o Mao può diventare una scusa per farci stare tutti con la coscienza a posto.
Il "male assoluto" non esiste. Il "male assoluto" è un assurdo metafisico. Il male esiste solo come assenza di bene (in altri tempi, chiunque avesse seguito il catechismo per la Cresima, avrebbe compreso il concetto). L'assenza ASSOLUTA di bene non esiste. Infatti, l'esistenza stessa è un bene. Se esistesse l'assenza assoluta, sarebbe un paradosso. Persino i dannati all'inferno, continuando ad esistere, non si trovano in una situazione di male assoluto. Anzi, loro (in specie i suicidi), cosa non darebbero per poter smettere di esistere .
Vero è che, le mie due piccole osservazioni seguenti, direttamente con la morte di Mao Tze-Tung, c'entrano ben poco, ma non interessano proprio?
E cioè:
1)Sapete chi è l'unica donna che entra a pieno titolo in tale poco invidiabile gara?
Gimli Il Nano;
2) Il "male assoluto" non esiste. Il "male assoluto" è un assurdo metafisico. Il male esiste solo come assenza di bene (in altri tempi, chiunque avesse seguito il catechismo per la Cresima, avrebbe compreso il concetto). L'assenza ASSOLUTA di bene non esiste. Infatti, l'esistenza stessa è un bene. Se esistesse l'assenza assoluta, sarebbe un paradosso. Persino i dannati all'inferno, continuando ad esistere, non si trovano in una situazione di male assoluto. Anzi, loro dannati (in specie i suicidi), cosa non darebbero per poter smettere di esistere .
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Argomento molto complesso e articolato che meriterebbe l'apertura di un topic specifico.
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Re: La morte di Mao

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Appunto per non avventurarmi troppo nella metafisica e volendo rimanere nella sfera del sensibile, mi limiterei a parlare di "criminali politici" e lascerei perdere il "male assoluto", anche perché poi diventa veramente difficile stabilire oggettivamente chi sia il "più malvagio di tutti". O anche semplicemente (per modo di dire) stabilire se sia peggio mandare a morte milioni di persone - senza però averne vista in faccia neanche una - o violentare e ammazzare di botte una ragazzina o scaraventare dalla finestra una bambina di sei anni, come è successo poco tempo fa nel nostro Bel Paese. Io sinceramente avrei qualche difficoltà a rispondere.
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Re: La morte di Mao

Messaggio da Gimli Il Nano »

Insight ha scritto:Appunto per non avventurarmi troppo nella metafisica e volendo rimanere nella sfera del sensibile, mi limiterei a parlare di "criminali politici" e lascerei perdere il "male assoluto", anche perché poi diventa veramente difficile stabilire oggettivamente chi sia il "più malvagio di tutti". O anche semplicemente (per modo di dire) stabilire se sia peggio mandare a morte milioni di persone - senza però averne vista in faccia neanche una - o violentare e ammazzare di botte una ragazzina o scaraventare dalla finestra una bambina di sei anni, come è successo poco tempo fa nel nostro Bel Paese. Io sinceramente avrei qualche difficoltà a rispondere.
Attenzione!
SE TUTTO è MALE, non è più nulla male.
Un tempo "criminale politico" era considerato un complimento. Le motivazioni politiche per un delitto, se, per la legge, erano un aggravante, di fronte all'opinione pubbliche, spesso rappresentavano se non un'attenuante, l'inizio di una sorta di "alone romantico", con il suo fascino.
Comunque (tornando a ciò che ho detto):
1)Sapete chi è l'unica donna che entra a pieno titolo in tale poco invidiabile gara (cioè a chi è forse il peggior assassino "politico" della Storia)?
G.K. Chesterton : "Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate".
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Re: La morte di Mao

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