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Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

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Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da Insight »

A Genova, il 24 gennaio 1979, le Brigate rosse sparano e uccidono a sangue freddo Guido Rossa, un operaio dell’Italsider, militante del Partito comunista e sindacalista della CGIL.
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L’omicidio segna una drammatica svolta nella storia del “partito armato”: non era mai accaduto, infatti, che le Br uccidessero un “compagno”: da questo momento in poi, sarà la rottura definitiva fra i terroristi e il mondo operaio, che condanna aspramente il loro gesto. I brigatisti rimarranno sempre più soli fino alla loro sconfitta.
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A scatenare la furia omicida dei terroristi era stata la coraggiosa denuncia di Guido Rossa, che aveva sorpreso un suo collega a distribuire volantini delle Brigate rosse dentro la fabbrica e non aveva esitato a farlo arrestare e a testimoniare contro di lui nel processo.
La colonna genovese delle Brigate rosse decise così di punire la “spia” Guido Rossa. La decisione era stata quella “soltanto” di gambizzarlo, ma i fatti si svolsero purtroppo diversamente. All’alba del 24 gennaio, tre brigatisti aspettarono Rossa sotto la sua abitazione e quando era già salito sulla sua Fiat 850, aprirono le porte e gli spararono quattro colpi alle gambe, lasciandolo ferito.
Ma il capo del gruppo di fuoco, Riccardo Dura, ad azione già conclusa, ebbe un ripensamento: tornò indietro e sparò freddamente un colpo al cuore al sindacalista, uccidendolo.


Guido Rossa, un bravo operaio e sindacalista, era stimato e benvoluto da tutti. Alpinista esperto e provetto fotografo, all’inizio di quel 1979 aveva 44 anni e lasciò la moglie e una figlia ancora adolescente. Ai suoi funerali, a Genova, partecipò una folla commossa di 250.000 persone e presenziò il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Fra i tanti omicidi delle Brigate rosse, il suo è tra quelli che hanno suscitato maggiore indignazione nell’opinione pubblica. Due giorni dopo la sua morte, gli venne conferita la medaglia d’oro al valore civile alla memoria, per aver avuto il coraggio di denunciare i terroristi e aver pagato con la vita quella sua valorosa azione.
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Antonio68
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da Antonio68 »

Aspetto umano a parte, su cui penso sia inutile soffermarsi, come non pensare che un'azione del genere, portata alle estreme conseguenze, in una città come lo era la Genova di quegli anni, si sarebbe rivelata assolutamente controproducente
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konigstiger
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da konigstiger »

Se non vado errato, l'omicida di guido rossa fu poi ucciso durante un blitz dei carabinieri in cui furono eliminati anche altri brigatisti, quell'azione fu una conseguenza della collaborazione di peci.
Riguardo Rossa non bisogna dimenticare, che la sua azione di denuncia nei confronti delle BR, fu isolata e il sindacato dopo la sua morte fu scosso da violente polemiche interne, anche lo stesso mondo operaio che fino a quel momento aveva probabilmente non dico approvato ma diciamo tollerato certe azioni limitate come quelle del volantinaggio e che considerava berardi un compagno che sbagliava ma comunque un "compagno" dovette fare i conti con se stesso.
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

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Confermo che Riccardo Dura fu ucciso dai carabinieri a Genova, durante l'assalto all'appartamento di via Fracchia, il 28 marzo 1980, insieme ad altri tre brigatisti.
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konigstiger
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da konigstiger »

Insight ha scritto:Confermo che Riccardo Dura fu ucciso dai carabinieri a Genova, durante l'assalto all'appartamento di via Fracchia, il 28 marzo 1980, insieme ad altri tre brigatisti.
Grazie mi riferivo proprio a questo episodio.
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Whiteshark
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da Whiteshark »

Si è molto discusso su quell'assalto a Via Fracchia del fatto che i brigatisti fossero stati "giustiziati", in particolare Dura che era stato trovato con una ferita mortale in testa del tutto compatibile con un "colpo di grazia". Visto il comportamento di Dura nei confronti di Rossa, non ne sarei nè stupito nè scandalizzato. Certe azioni provocano reazioni uguali e contrarie.
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da konigstiger »

Whiteshark ha scritto:Si è molto discusso su quell'assalto a Via Fracchia del fatto che i brigatisti fossero stati "giustiziati", in particolare Dura che era stato trovato con una ferita mortale in testa del tutto compatibile con un "colpo di grazia". Visto il comportamento di Dura nei confronti di Rossa, non ne sarei nè stupito nè scandalizzato. Certe azioni provocano reazioni uguali e contrarie.
A suo tempo si era parlato di una vendetta per l'uccisione di alcuni carabinieri in vari agguati tesi delle BR proprio a Genova, di recente avevo sentito parlare di una probabile apertura delle indagini a seguito di una denuncia e date le numerose anomalie del caso.
Nello specifico mi verrebbe da dire che lo stato non dovrebbe nè potrebbe mettersi sullo stesso piano dei terroristi, ma questa è pura teoria, la realtà è proprio quella indicata da te.
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

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Uccidere è sbagliato sempre, sia che lo facciano i terroristi sia che lo facciano le forze dell'ordine. In uno Stato di diritto non sono ammessi i carabinieri "vendicatori", non siamo nel Far West. Via Fracchia è un altro episodio buio della Storia della nostra Repubblica.
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da Insight »

La polizia tedesca fece ancora peggio, uccidendo i membri della Raf a sangue freddo quand'erano in carcere. In quei giorni, Curcio, Franceschini e altri brigatisti del "nucleo storico", che erano già al fresco, temevano di essere uccisi durante la notte. Allora, quando andavano a dormire nelle celle, si attaccavano un adesivo sulle coperte con il loro nome scritto in grande: CURCIO, FRANCESCHINI, ecc. Così se le guardie avessero voluto ammazzare soltanto alcuni e non tutti, sapevano dove sparare....
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Whiteshark
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Re: Br assassine a Genova: ucciso un operaio a sangue freddo

Messaggio da Whiteshark »

Machiavellicamente bisogna riconoscere che i tedeschi risolsero il problema del terrorismo in tempi brevi, ossia eliminandolo alla radice. Visto che in Italia a Novembre 2017 i familiari di Emanuele Petri, di Marco Biagi e di Massimo D'Antona sono stati "costretti" a vedere fuori dal carcere de l'Aquila un "presidio di solidarietà" contro il "regime tortura del 41 bis sui è sottoposta la compagna Lioce" da parte di un manipolo di appartenenti ad un sedicente "gruppo femminista proletario rivoluzionario" devo dire che forse fare come i tedeschi avrebbe turbato i sonni dei fautori dello stato democratico, ma avrebbe risparmiato molti lutti.
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