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Jeeg Robot d'acciaio

Serie e film per la TV animati, programmi contenitore dedicati
queen_of_chinatown
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da queen_of_chinatown »

Da studiosa di letteratura, vorrei far notare che la serie di Jeeg è anche un romanzo di formazione, che mostra l'evoluzione di Hiroshi da ragazzo scontroso e sbruffone a uomo maturo e consapevole. Forse è anche questo il suo fascino, i giovani telespettatori vedevano un ragazzo che veniva messo di fronte a scelte e responsabilità e affrontandole cresceva. Un messaggio per dire che non si deve avere paura di crescere, maturare e affrontare ciò che la vita ci mette davanti, che anzi affrontare queste prove può essere anche una bellissima sfida. Inoltre in Jeeg è molto presente anche l'aspetto familiare, con la mamma e la sorellina del protagonista, e altri personaggi di contorno che hanno comunque con Hiroshi un legame strettissimo: il giovane meccanico Shorty è per l'eroe un fratellino minore a cui fare da mentore, il professor Dairi è una sorta di zio che gli fa da "vicepadre" e così via. Il rapporto fra Hiroshi e Miwa somiglia un po' a quelli delle coppie di altre celebri serie televisive, p.es. Maddy e David di "Agenzia Luna Blu" o Scully e Mulder di "X Files", sempre in bilico fra cameratismo e romanticismo (il più recente esempio di questo tipo di rapporto è quello fra Booth e Brennan nella serie "Bones"). Come tutte le serie robotiche, ricchissima di valori: l'amicizia, il coraggio, l'abnegazione, la collaborazione, l'impegno e così via. A mio parere una delle serie robotiche migliori proprio per questa densità di significati e contenuti, leggibile a due livelli: per i bambini era divertimento puro, mentre gli adulti potevano apprezzarne i significati profondi :yee:
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barbatrucco
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da barbatrucco »

Verissimo Queen, ottima analisi!
Lo stesso doppiatore italiano di Hiroshi, cioè il Principe Romano Malaspina che prima ancora diede la voce ad Actarus, dichiarò, in un'intervista di qualche anno fa, che pur essendo indissolubilmente legato a quest'ultimo personaggio, amava molto Hiroshi per via di certe sue "defaillances" nel rapporto coi familiari e l'altro sesso, e fra le righe si poteva cogliere un discorso non diverso dal tuo em_ok2
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da Insight »

Questa mattina ho comprato il primo DVD di Jeeg (quattro episodi) e l'ultimo di Goldrake.
Jeeg avrà solo 12 uscite. Dopo usciranno anche il Grande Mazinga (o Mazinger) e Mazinga Z.
Non ho ancora guardato il DVD di Jeeg, vi saprò dire.
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da Insight »

Guardato anche il DVD di Jeeg. Mi sono divertito. Soprattutto rivedere la sigla mi ha emozionato, perché alcune scene ce le avevo stratificate nella memoria, avendole viste tante volte...

Non mi soffermo sulle differenze con Goldrake, che sono già state ben messe in luce in questa discussione. Dirò soltanto che pur piacendomi, non è scoccata la "scintilla", quel "quid" in più che mi aveva fatto innamorare di Actarus e company...

Tutto come quando avevo dieci anni, insomma. Vuol dire che non sono cambiato poi molto :)
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da barbatrucco »

Ed è una bella sensazione :D
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da Insight »

Tutto sommato sì... L'importante è che a dieci anni non si fermi il cervello :lol:

A parte gli scherzi, vuol dire che nasciamo con certe inclinazioni di gusto, di sensazioni e sensibilità che poi non cambiano... Ho già notato questo per altre cose... In fin dei conti le cose che mi colpivano di più da piccolo sono quelle stesse di oggi... Può variare l'intensità, il modo di percepirle, ma il piacere rimane immutato da un punto di vista qualitativo. Lo stesso vale, a contrario, per le sensazioni negative.

Per es. di Hiroshi mi piaceva tanto il suo ciondolo, quello con la testa del robot... Avrei voluto averlo quella volta. Beh, non mi dispiacerebbe averlo neanche adesso... Solo che magari non lo porterei al collo :lol:

Dunque com'era quella che ogni uomo cambia, che non è mai lo stesso anche un minuto dopo, che tutto scorre, che non ci si può bagnare due volte nell'acqua dello stesso fiume? Tutte balle, caro Eraclito ;)
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da barbatrucco »

Condivido molto di quello che scrivi Insight, ciondolo compreso :D
Per restare su questa scia e spiegare come la penso al riguardo, mi piace citare poche battute da una serie che amo molto e che rappresenta un mio personalissimo ponte tra l'infanzia e l'età adulta, visto che c'era allora e continua ancor oggi: Doctor Who.
Questo personaggio, proveniente dal pianeta Gallifrey e che, come gli altri suoi simili dello stesso lignaggio, ha la caratteristica di poter rigenerare il corpo in caso di età avanzata, malattia o lesioni fatali, al prezzo però di cambiare il suo aspetto esteriore, volto compreso, dice, nei momenti che precedono uno di questi eventi, alcune semplici parole che valgono probabilmente per ognuno di noi:

Cambiamo tutti, se ci pensi. Siamo tutti persone diverse nello scorrere delle nostre vite. E va bene ed è bene, devi andare avanti, purché ti ricordi tutte le persone che sei stato em_yes4
Ultima modifica di barbatrucco il ven 7 ago 2015, 23:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da Mauro Tozzi »

Una curiosità: una riedizione settantiana di un film di fantascienza del 1961, Il pianeta degli uomini spenti, incluse un'immagine di Jeeg nella locandina, anche se ovviamente il personaggio, vista la datazione del film di gran lunga anteriore, non vi compare affatto. Probabilmente la sua immagine fu aggiunta per sfruttare la popolarità del genere robotico allora dilagante.

Immagine
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da Insight »

Chissà quanti ci sono cascati... :)
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Re: Jeeg Robot d'acciaio

Messaggio da galerius »

Insight ha scritto:Dunque com'era quella che ogni uomo cambia, che non è mai lo stesso anche un minuto dopo, che tutto scorre, che non ci si può bagnare due volte nell'acqua dello stesso fiume? Tutte balle, caro Eraclito ;)
Tempo fa avevo letto un pensiero di Wilde in proposito - e accidenti a me se sono capace di ritrovarlo - che suonava più o meno "Non esiste uomo che non sia, in ogni momento della sua vita, ciò che è stato e ciò che sarà". C'è qualcosa in noi che ci rende ciò che siamo ; e questo qualcosa non cambia, anche se possono cambiare le abitudini e le convenzioni.
Un pensiero che condivido in pieno, e a quanto sembra non sono il solo.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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