Ken Falco (Falco il superbolide)

[lespaul]

Qualcuno lo ricorda?
Domenica scorsa ne ho fatto vedere una puntata al mio nipotino di 4 anni...beh, è impazzito!!!

[silvia72]

Io me lo ricordo! Non ne perdevo una puntata e ricordo ancora la sigla...

[CarloCa]

Ricordo bene la sigla, uno dei tanti gioielli musicali di Doug Meakin e compagni, ma non il cartone vero e proprio, che di fatto ho visto solo nei primi anni Ottanta. Successivamente credo non sia mai stato più replicato, perlomeno qui in Liguria.

[inout]

Non vorrei sbagliare ma Ken Falco cominciò a essere trasmesso all'inizio degli anni ottanta, personalmente in questo ambito preferivo il realistico gran prix e il fantascientifico supercar gattiger ma anche questi cartoni credo siano stati trasmessi verso il 1980 o 1981, proverò a verificare.

[lespaul]

No, per Ken Falco sono sicuro, venisva trasmesso sicuramente nel Decennio, ho dei precisi riferimenti (facevo le elementari)...anche se su wikipedia dicono il contrario...

[Supertelegattone]

Confermo la trasmissione di Ken Falco nel 1979... anime avvincente, poche puntate, storia da ragazzini, non ne persi un episodio e fu un must tra tutti gli amici

[inout]

Ho fatto una ricerca sul sito dell'archivio storico del quotidiano "la stampa", e la prima trasmissione che ho trovato del cartone in oggetto risale al 15/10/1979 su teletorino international, quindi lespaul si ricordava bene, ottima memoria.

overzzzz...

[barbatrucco]

personalmente in questo ambito preferivo il realistico gran prix e il fantascientifico supercar gattiger

"Gran Prix - Il Supercampionissimo", che come presumibilmente il bizzarro Gattiger dovrebbe essere stato trasmesso dal 1980 (ma potrebbe tranquillamente aver debuttato nel '79) era meraviglioso proprio per il suo realismo, anche se il chiaro riferimento a fatti autentici della Formula 1 di quegli anni era mitigato da qualche lieve modifica per non farne una trasposizione troppo diretta (almeno nel doppiaggio italiano, a quanto ricordo, non ho idea nell'originale). La sequenza di coda, con il protagonista Takaya visto di spalle mentre cammina verso un enorme sole all'orizzonte, accompagnata dalla bella sigla italiana (scommetto che quella giapponese era più malinconica) è uno dei ricordi televisivi più belli della mia infanzia
Quanto a "Ken Falco", era una serie godibilissima, quasi una versione lievemente più drammatica delle "Wacky Races" (il cartone americano con Dick Dastardly e Muttley, Penelope Pitstop ecc.) che trasudava di anni '70 nell'aspetto dei protagonisti e anche delle macchine, almeno della "Grande Hayabusa" di Ken che mi pare fosse direttamente ispirata alla Tyrrel a sei ruote... Forse il riferimento della serie era "Superauto Mach 5" o come si chiamava, altro anime (ma degli anni '60) conosciuto negli USA come "Speed Racer" e da cui pochi anni fa i fratelli Watchosky (quelli di "Matrix") trassero un film.
Non stupisce che il nipotino di Les sia impazzito, e mi piace ricordare questi versi della sigla italiana:

"Senti ragazzo
Nella tua stanza
Tra i manifesti degli eroi
Trovagli un posto
Ché poi da grande
Di lui ti ricorderai"

[CarloCa]

Concordo con te sulla sigla finale di Grand Prix, con Takaya che cammina verso il tramonto: anche a me è rimasta impressa fin dai tempi in cui la vidi per la prima volta, e riscoprirla dopo tanti anni grazie a You Tube fu veramente emozionante. Sulla sigla di Ken Falco, alcuni "esperti" fecero notare anni fa che il testo è molto molto generico, non fa alcun riferimento alle vicende narrate, sembra quasi sia stato scritto senza che gli autori sapessero alcunché dell'anime in questione, cosa piuttosto insolita. Ciò non toglie che musicalmente sia un'ottima composizione.

[ataru]

Ricordo benissimo anch'io che Ken Falco debuttò sui nostri teleschermi nel 1979 e ricordo che anche io lo seguivo con molto trasporto anche se fin da allora mi rendevo conto che le storie erano un tantino inverosimili... ; riguardo Gran prix e il campionissimo, mi pare che la vidi per la prima volta nell'autunno del 1981 e faceva parte dei cartoni serali (fascia oraria intorno alle 19) di Quinta rete, celeberrima emittente privata romana poi diventata Italia 1: di questa serie ricordo che veniva trasmessa subito dopo Jenny la tennista (gli anime sportivi andavano per la maggiore, a quanto pare ) e che era forse la serie animata più nippocentrista che abbia mai visto, ma anche dotata di una sigla che colpiva l'immaginario giovanile come pochissime: "...chi fu l'eroe per chilometri e chilometri, a chi però il destino disse no, ma il cuore è più potente di una macchina e la paura non lo fermerà...", ditemi voi come faceva un ragazzo a non emozionarsi.