Scatolina per bollire aghi e siringhe

[Betelgeuse]

Considero quest'oggetto appartenente agli anni 70 solo perchè io ero bambino nella prima metà e ragazzino nella seconda, in questo preciso decennio. Ma era in uso, naturalmente, nei decenni precedenti:

Clicca sulla miniatura per ingrandire Dagli anni 80 ( ricordate il tormentone " PER FORTUNA CHE C'E' PIC ! ), ma secondo altre fonti dagli stessi anni 70, le siringhe e gli aghi bolliti, furono sostituite dalle più pratiche siringhe usa e getta. Tuttavia resta il fascino per un oggetto dalle caratteristiche prettamente familiari e non prive di calorose reminiscenze a cui, chi di noi di una certa età ( diciamo dagli " anta " ), veniamo direttamente rimandati.
Si trattava, quindi, di un caratteristico, nella forma, contenitore in alluminio che si riempiva di acqua bollente per sterilizzare ago e siringa.
Non so se la sterilizzazione era perfetta, nè me lo sono mai domandato, ma questo oggetto mi ha sempre trasmesso una sensazione di sicurezza, ogni qualvolta da bambino mi facevano una puntura.
E comunque quando penso a questa scatolina provo un misto di affetto e nostalgia.
Chi di voi la ricorda?

[galerius]

Forse ce l'aveva l'ostetrica/infermiera che veniva a fare le punture a domicilio a mia sorella e a me ; anzi, senz'altro l'avrà avuta. Però una in casa non la ricordo...

[lisa jean]

Tuttavia resta il fascino per un oggetto dalle caratteristiche prettamente familiari e non prive di calorose reminiscenze a cui, chi di noi di una certa età ( diciamo dagli " anta " ), veniamo direttamente rimandati.

Io tremavo al solo vederla ! Diciamo che le mie reminiscenze, piuttosto, sono dolorose!

E comunque quando penso a questa scatolina provo un misto di affetto e nostalgia.
Chi di voi la ricorda?

La ricordo, la ricordo e, credimi, è uno dei pochi ricordi settantiani che "duole" ricordare...
Dovrei forse aprire un topic sull'"acetone", che mi beccai (tipo l'influenza),ogni anno, fino al 1978. Poi, compiuti undici anni, chissà come, l'incubo finì Quella "bella" scatolina metallica preparava ogni volta il supplizio che mi liberava dal fastidiosissimo problema(prontamente, devo ammettere ).

[Betelgeuse]

Hahahahaha che simpatica Lisa
I tuoi ricordi sono veramente spassosi

[RebekahMikaelson]

Una scatolina così, vuota, ma con un doppio fondo bucherellato simile a quello di alcune pentole per cuocere a vapore, c'era a casa della nonna. Era ormai in disuso e rovinata come quella della foto, ma me la dava, insieme ad altri pentolini piccoli e a una caffettiera da una tazza per giocare a cucinare mentre lei lo faceva davvero. Nella mia ignoranza pensavo che anche quella fosse una pentola. Ho visto su FB foto dove conteneva una siringa di vetro che assomiglia a quelle d'epoca che vedevo nelle foto su un libro di storia della medicina di papà. Mi sarebbe piaciuto vederla dal vero, ma evidentemente quella della nonna si era rotta
Su un giornale di fine decennio che ho c'è una pubblicità di siringhe monouso, probabile quindi che i due tipi coesistessero.
Credo però che a casa mia si siano sempre usate quelli di plastica anche se, fortunatamente, a me non sono mai servite iniezioni a parte i vaccini e l'anestesia locale per qualche incidente; immagino, vedendo le dimensioni degli aghi di quelle di vetro, che facessero un po'più male

[barbatrucco]

La ricordo, la ricordo, diciamo negli ultimi anni di diffusione. In effetti avevo la vaga reminiscenza che le monouso fossero comparse almeno alla fine del Decennio, ma che solo intorno alla prima metà, forse inoltrata, del successivo divennero lo standard. A parte la semplice memoria storica, il bollitore non suscita in me particolari nostalgie, specie pensando a quella siringa che, come avrebbe detto il buon Alfredo Cerruti degli Squallor in una iperbolicamente coprolalica parodia di sceneggiata napoletana (con cofandina, come antifurto, per esempio) "pareva 'n'autobotte"

[Insight]

Anche per me quella scatola non è fonte di belle rimembranze. La ricordo sia nei vari ambulatori, sia quando l'infermiera la portava a casa mia per la puntura a domicilio... Tra l'altro, questa infermiera era un vero spettacolo...Un donnone dalle braccia forzute che veniva in motocicletta. Io sentivo il rumore della moto che si fermava sotto casa e già cominciavo ad agitarmi... Poi scampanellava e arrivava su; entrava in casa con gli occhialoni da motociclista sollevati sulla fronte... Il mio terrore aumentava...Tutto poi si svolgeva in camera da letto dei miei, sul lettone grande...Ogni volta era un pianto, perché facevo iniezioni di antibiotico piuttosto dolorose...E il dolore, appunto, era preceduto da quell'odore di disinfettante che usciva dalla scatola di metallo e si spandeva per tutta la camera...

Tutto questo però succedeva negli anni 1973-1976... Poi sono arrivate le siringhe usa e getta e probabilmente sono cambiati anche gli aghi, procuravano meno dolore. Il vantaggio delle usa e getta era che poi l'infermiera, certe volte, ti regalava la siringa Naturalmente senza ago, anzi, con un cappuccio di plastica al posto dell'ago. E se spingevi forte lo stantuffo, il cappuccio schizzava come un proiettile... A buoni intenditori poche parole

[galerius]

Le rimembranze di Insight sono in gran parte anche le mie ; anche noi abbiamo fatto delle cure più o meno analoghe. A giorni alterni veniva questa ostetrica che non era proprio un donnone ma un tipo sbrigativo sì, stile "Luisa comincia presto, finisce presto". Non il tipo che si preoccupasse troppo di rassicurare il 'trafiggendo', tra l'altro...anzi, ho il sospetto che l'idea di incutere timore la divertisse pure un po'
Non ricordo se le iniezioni fossero molto dolorose, forse non eccessivamente, ma la fifa era grande, quando sentivo il campanello e sapevo già chi stava arrivando ; ovviamente, il tutto avveniva durante l'autunno e l'inverno, già col buio fuori, il che contribuiva ad aumentare l'agitazione.

[lespaul]

Anche io ho tremato alla vista dell'oggetto in questione...E come gli altri lo associo all'infermiera a domicilio che veniva a farmi le punture di Ceporim (se non ricordo male), un farmaco poi ritirato dal commercio... Orrore, altro che Belfagor!

[barbatrucco]

Il ricordo di Insight (ma anche Galerius non scherza) è degno di letteratura sadomaso, da girarci un corto o inserirlo in un film