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I Luna Park dei '70

In casa e fuori, a scuola, nei negozi, al bar, in discoteca, in vacanza...
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galerius
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I Luna Park dei '70

Messaggio da galerius »

Ieri, come tutti gli anni in questo periodo, sono arrivate in piazza le giostre.
E questo mi offre lo spunto per aprire una discussione che non mi sembra sia già presente.

Dicevo, le giostre sono arrivate alla chetichella, e dai balconi di casa mia si intravvedono le cupolette dei padiglioni.
Piccoli padiglioni, poca roba : un "merry-go-round" e un "seggiolini" entrambi minuscoli, due o tre fra tiri a segno e pesche fortunate, e basta. Un piccolo agglomerato di attrazioni dalle dimensioni ridotte, da festicciola riservata con ogni evidenza ai bambini.

Nel Decennio, invece, quelli che allora si definivano i Baracconi erano grandi, appariscenti, accattivanti : presenze fisse gli 'aeroplani' ( che però ci piaceva di più chiamare 'dischi volanti' ), l'imponente fusto a clessidra dei seggiolini, l'autoscontro ( ma il termine invalso era 'autopiste' ), tiri a segno sontuosi, montati su alte pedane, traboccanti di pupazzi e ninnoli adorabilmente kitsch d'ogni genere.
Immancabile e caratteristico il chiosco del Torrone Sebaste dove si vendevano appunto torrone, croccanti, dolcetti di vario genere, frutta secca alla vaniglia, zucchero filato.

Per noi bambini e ragazzini di provincia, molto poco smaliziati e scafati, l'arrivo dei baracconi era naturalmente una festa e, per quanto le nostre finanze ce lo permettevano, un 'salto alle giostre' almeno una volta al giorno era il minimo.
Nelle calde sere pre-estive poi la cosa era ancora più suggestiva, specialmente dopo il tramonto, tra luci, musiche - molto gettonate Ramaya e Apache - colori, odori 'caramellosi'...credo che il fascino che questi ambienti ( come pure quello del Circo ) esercitano tuttora su di me sia nato in quel periodo.

Per quel che riguarda i parchi fissi la mia esperienza si limitò a quello dell'Eur a Roma. Sono ricordi remoti e ne è rimasto ben poco, data la giovanissima età : ricordo però un ingresso nel tunnel dell'orrore ( che credo fosse quello a forma di drago ) dove mi produssi in una megapollata : dopo aver tanto insistito per farmici portare, al momento della partenza nel carrellino fui preso dal panico e tenni gli occhi chiusi per tutto il tempo :lol: :lol:
Non riuscii invece a visitare Edenlandia a Napoli, che mi incuriosiva molto anche perché avevo trovato su Topolino un accenno alla casa dei fantasmi, la mia attrazione preferita ( che - combinazione - a Luserna non arrivava mai ) ; sfortunatamente lo trovammo chiuso proprio nel periodo della nostra vacanza.
Magari avrei chiuso gli occhi anche lì :D ma almeno mi sarei tolto lo sfizio.

A voi continuare, se volete...
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Insight
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da Insight »

Quanti ricordi... Sia settantiani che ottantiani... Ma mi limiterò a quelli settantiani, che sono sempre i più gioiosi per me...

Il Luna Park arrivava sempre a giugno e durava circa un mese... Era "enorme", almeno io lo vedevo così perché ero piccolino...

C'erano le montagne russe, il "Drago cinese": un treno a forma di drago, con tante carrozzette dove stavano le persone, che girava veloce e andava in alto, su e giù...

C'era il "tunnel degli orrori", la sala degli specchi, gli autoscontri (quelli per i piccoli e quelli per i più grandi), le baracche del tiro a segno, le giostre più classiche per i bambini, la grande sala giochi con i primi giochi elettronici...

Ricordo che quando mi ci portavano mi divertivo sempre tantissimo, era una vera festa. E tornavo sempre a casa con un pesce rosso nel sacchetto, che mi regalavano dopo un tot di giocate, non perché lo vincessi...

Insomma, tutto bellissimo. Solo una cosa, però: che delle giostre che andavano troppo in alto io ero sempre terrorizzato, non c'era verso che mi convincessero a salire, neanche quando avevo già nove-dieci anni.... Io restavo sempre giù con mia mamma, mentre mio papà e mio fratello andavano... Ero un bambino fifone :)
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lisa jean
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da lisa jean »

I miei mi portavano spesso alla "Fiera" (così la chiamavano), una zona della mia città dove c'era un luna park fisso: c'erano molti "giochi", come caroselli, montagne russe, piste di go-kart, i padiglioni del tiro a segno, l'autoscontro (sempre in compagnia di mio padre o di una della mie due sorelle) e il trenino. Quest'ultimo era il mio preferito: aprire e richiudere quella porticina, accomodarmi in uno scompartimento in miniatura, aspettare il momento del "fischio" mi piaceva da morire. Ad ogni giro, il saluto ai miei em_bye. Quello che trovavo meno divertente era l'autoscontro: ci andavo più per compiacere mio padre o le mie sorelle, cui piaceva (ma era forse una mia impressione), ma a me non andava a genio prendere quei colpi, per quanto molto ammortizzati :roll: A parte le giostre, poi, ricordo anch'io l'atmosfera festosa del luna park, con quel buon odore di torrone e di dolci diffuso un po' ovunque: ogni volta, tra un giro e un altro, mi compravano il gelato, oppure il croccante di mandorle o di sesamo. Andando via, mi toccavano (vera e propria tradizione) lo zucchero filato e l'immancabile palloncino. Mi sarebbe piaciuto provare anche la mela caramellata, ma i miei detestavano i coloranti ( figuratevi che mi lasciavano mangiare i confetti colorati solo dopo...averli lavati... :lol: ) infatti non me la comprarono mai. Ricordo ancora i pianti quando, giusto quella volta che mi avevano comprato un palloncino a forma di coniglietto (doveva essere una novità), me lo lasciai sfuggire di mano. Vederlo salire verso l'alto mi fece una tristezza infinita. Per tranquillizzarmi mio padre mi disse che il coniglietto era andato su per guardare le cose dall'alto, ma che poi sarebbe sceso nuovamente per finire nelle mani di un altra bambina,della quale sarebbe divenuto amico. Riuscì così a calmarmi e mi comprò un altro palloncino, del tipo che, da quel momento in poi, mi comprò sempre: un palloncino "foderato" di un rivestimento colorato e dotato di un elastico a bracciale che fungeva da "manico"; questi palloncini (chissà se li fanno ancora...) non volavano, ma si potevano fare rimbalzare producendo un rumore caratteristico. Un altro ricordo dei luna park sono le baracche dei giocattoli (economici), di solito girandole colorate, trombette e fucili di plastica e ninnoli simili. Andai al luna park l'ultima volta a dieci anni circa, vergognandomi ormai come una ladra em_redface. Come può essere doloroso, già a dieci anni, dovere crescere!
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da galerius »

Grazie per i vostri contributi :)
Insight ha scritto: Solo una cosa, però: che delle giostre che andavano troppo in alto io ero sempre terrorizzato, non c'era verso che mi convincessero a salire, neanche quando avevo già nove-dieci anni.... Io restavo sempre giù con mia mamma, mentre mio papà e mio fratello andavano... Ero un bambino fifone :)
A me invece l'altezza piaceva da matti :) senonché qui più in alto che sui 'dischi volanti' non si poteva salire...
lisa jean ha scritto:Ricordo ancora i pianti quando, giusto quella volta che mi avevano comprato un palloncino a forma di coniglietto (doveva essere una novità), me lo lasciai sfuggire di mano. Vederlo salire verso l'alto mi fece una tristezza infinita. Per tranquillizzarmi mio padre mi disse che il coniglietto era andato su per guardare le cose dall'alto, ma che poi sarebbe sceso nuovamente per finire nelle mani di un altra bambina,della quale sarebbe divenuto amico. Riuscì così a calmarmi...
Un classicissimo, Lisa...mi hanno raccontato - io non lo ricordo - che quando persi un palloncino in circostanze identiche piansi molto ; allora i miei mi dissero che era andato a trovare la nonna Angioletta, scomparsa da poco...
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da lespaul »

Un tempo a Roma c'era quello permanente all'Eur, credo abbia resistito fino agli anni 90 poi non saprei. Si parla sempre di riaprirlo. Non ho indagato ma non credo (non frequento i Lunapark da un pezzo) che sia di nuovo attivo, ne avrei almeno sentito parlare.
Per il resto la parola Luna Park la associo ad Heather Parisi em_emozione
Quando faccio una cosa, mi piace farlO bene!
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da galerius »

Les, se hai qualche memoria dell'Eur che fu, sarebbe molto gradita !
A parte quell'episodio del panico nel tunnel em_redface :lol: , infatti, non ricordo praticamente nulla...
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da andromeda57 »

Non ne ho mai compreso la vera ragione ma i luna park ovvero le fiere le ho sempre trovate noiose e frequentate solo per spirito di compagnia.
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da Betelgeuse »

Non ci andavo pazzo per i luna-park, specie quando gli incidenti di vario genere si moltiplicarono e, soprattutto, vennero alla luce con maggiore insistenza.
Però l'autoscontro mi piaceva.
Non sono mai andato nella ruota panoramica. Nella mia città, inoltre, credo che non siano mai comparse le montagne russe ( ma non ci sarei andato comunque ).
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da lespaul »

galerius ha scritto:Les, se hai qualche memoria dell'Eur che fu, sarebbe molto gradita !
A parte quell'episodio del panico nel tunnel em_redface :lol: , infatti, non ricordo praticamente nulla...
Mio Cesare, ho purtroppo ricordi molto vaghi ma felici riguardanti la mia infanzia e più che all'EUR, dove andavamo di rado, ricordo che i miei mi portavano al Luna Park di "Don Bosco" sulla Tuscolana o a quello di Colle Oppio, adiacente al Colosseo e situato proprio sopra le rovine di un padiglione della Domus Aurea, residenza di un tuo predecessore/collega Nerone, lui si Augusto, mica un tetrarca qualsiasi... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Quando faccio una cosa, mi piace farlO bene!
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Re: I Luna Park dei '70

Messaggio da galerius »

andromeda57 ha scritto:Non ne ho mai compreso la vera ragione ma i luna park ovvero le fiere le ho sempre trovate noiose e frequentate solo per spirito di compagnia.
Per me era l'esatto opposto, pensa...ad andarci da solo avevo la sensazione di godermi tutto di più ( ovviamente parlo di quando ero pre-adolescente, non bambino ).
Già allora si manifestava in me un certo gusto per la 'beata solitudo', evidentemente...
lespaul ha scritto:...quello di Colle Oppio, adiacente al Colosseo e situato proprio sopra le rovine di un padiglione della Domus Aurea, residenza di un tuo predecessore/collega Nerone, lui si Augusto, mica un tetrarca qualsiasi... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Attento a come parli dei tetrarchi, proconsole Levius Paulus, che te manno ar gabbio :mrgreen:

Non sapevo che ci fosse un luna park in pieno centro a Roma, e per di più presso un'area archeologica, altrimenti ci avrei fatto una scappata anche solo per curiosità l'ultima volta che sono stato giù, nel 2003.
Il "Luneur" invece pare debba riaprire proprio in questo periodo, dopo essere stato chiuso nel 2008.

Non ho, negli interventi precedenti, accennato a quali fossero le mie attrazioni preferite.

Al primo posto decisamente la casa dei fantasmi, il tunnel dell'orrore, chiamatelo come volete : mi piacevano sia quelli coi vagoncini, più elaborati, sia quelli in cui si entrava a piedi, forse i più facili da trovare nei luna park ambulanti, e basati su effetti buffi e inattesi più che sull'elemento terrifico.
In particolare ricordo una di queste "funhouse" a Bra, con sorprese di vario genere ( tapis roulant che si avviavano senza preavviso, pavimenti che davano una scrollata o coperti di spugna, giunti inseriti nelle pareti a dar l'impressione di braccia che trattenessero ), e con una sala degli specchi finale che mi aveva meravigliato non poco : in uno specchio, grazie a chissà che gioco ottico, ti vedevi di spalle, un altro specchio cambiava i colori dei vestiti...una cosa mirabolante, specie per un decenne di allora.

Al secondo posto i già menzionati 'dischi volanti'.

Buon terzo, il 'Tiro all'Orso' di cui si è già parlato in qualche altra discussione, forse in quella dedicata alle sale giochi.

Ho anche un rimpianto : non aver potuto entrare, da bambino, durante una vacanza nel sud della Francia, in un Labirinto di vetro che mi attirava come una calamita. Comprendo perfettamente le ragioni di mia madre che si rifiutò di portarmici :mrgreen: ma in seguito non mi sono mai più imbattuto in uno di essi, e non ho potuto quindi godere del sublime piacere di sbattere il naso su pareti invisibili per tre quarti d'ora...
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