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Leggende metropolitane (e non) settantiane

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Sganghidas
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da Sganghidas »

Io ne ricordo una nella prima metà dei settanta...circolava la voce che raccogliendo i "punti" che si trovavano sotto le linguette all'interno del coperchio dei pacchetti di sigarette si vincessero dei non meglio specificati premi. Le marche coinvolte che ricordo erano sicuramente Muratti e Marlboro e in effetti dietro le suddette linguette vi erano impressi dei numeri a due cifre e questo avallava la leggenda. Di fatto nellla mia cittadina si era diffusa la caccia al pacchetto vuoto e vi assicuro che spesso quando trovavo un pacchetto in terra i "punti" erano già stati asportati. Poi che io ricordi non c'erano informazioni precise su a chi bisognasse spedirli questi talloncini ne, come ripeto, quali fossero veramente i premi...mah! 8-)
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da galerius »

Sempre a proposito di sigarette, non l'ho sentita direttamente allora ma in seguito ( anni '80 ) ho letto che, all'epoca, una delle leggende metropolitane volesse la Philip Morris legata in qualche modo al Ku Klux Klan, perché da qualche parte, nel pacchetto delle Marlboro, c'erano dei simboli che ricordavano le croci dell'organizzazione razzista.
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da Insight »

Sì, questa del pacchetto di Marlboro e del KKK me la ricordo anch'io, ma mi parve subito una forzatura. Perché se tu metti il pacchetto in orizzontale, ruotandolo verso sinistra, la parte rossa forma una lettera K
Addirittura su un giornale c'era scritto che se "scollavi" il pacchetto, nello strato inferiore bianco apparivano tre "K" nere...

Succedeva nei primi anni Ottanta...
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da galerius »

Infatti, Ins, io ne ho letto su un libro degli anni '80 ma che si riferiva di sicuro, e per forza di cose, anche a periodi precedenti ( in particolare al Decennio ).
Naturalmente anch'io le ritengo buffe panzane.
Poi c'era tutta la serie delle figure nascoste nel dromedario delle Camel, ma lì finiamo nel campo delle curiosità più che delle leggende.
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da wildboys-wildboys »

c'era quella del motociclista che dopo una caduta entrava in un bar, si toglieva il casco e la testa gli si apriva in due

quella sulle Big Babol (dopo il boom che ebbero col lancio pubblicitario e quindi primissimi '80) fatte con le interiora di topo
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da Insight »

La prima me la ricordo, però non sapevo che addirittura il motociclista era entrato in un bar :) Nella mia versione erano i soccorritori che gli toglievano il casco e la sua testa si apriva come un guscio di noce, in due perfette metà...
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da wildboys-wildboys »

ce n'era un'altra macabra.... di un suicida sotto un treno la cui testa mozzata era andata a sbattere contro la porta dell'ufficio del capostazione
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da Insight »

Acc...Questa non la conoscevo... :) Mi ricorda quel racconto della Scapigliatura milanese, del tizio che dopo morto viene a riprendersi la rotula...
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da galerius »

L'ultima di W-W fa un po' il paio con la leggenda horror della testa sbattuta sul tetto della macchina ( l'antefatto era che una macchina si fermava nottetempo per un guasto o per mancanza di benzina, il marito, o fidanzato, o padre scendeva in cerca di un meccanico o di una pompa di benzina o per telefonare ; trascorso un po' di tempo la persona rimasta in auto sentiva dei colpi battuti sul tettuccio o sul lunotto posteriore e veniva colta dal terrore ; a un certo punto arrivava la polizia che invitava la persona in auto a scendere e correre via senza voltarsi...quel che era accaduto era che il marito/fianzato/padre era incappato in un maniaco omicida scappato da un vicino manicomio che l'aveva ucciso, e poi si divertiva a colpire l'auto con la testa del malcapitato ).
VIene raccontata nel film - molto settantiano anche se è dell'86 - Malcolm.
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane

Messaggio da Ian »

un altra leggenda (anche se facevano male ugualaulmente :mrgreen: ), era che con il gioco con le palline legate a 2 fili (non ricordo il nome , ma questo:
Immagine

ad un bambino (o forse a molti) capitò che a forza di sbattergli sui polsi quando sbagliava, gli si chiusero le vene dei polsi e morì dopo poco tempo :ninja: ...chissà, forse sarà che qualcuno le tirava a mo' di fionda e per questo qualcuno più grande mise in giro questa voce, per non farle acquistare...bah :?
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