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Leggende metropolitane (e non) settantiane
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- Settantiano VIP
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- Iscritto il: sab 21 mar 2015, 16:23
Leggende metropolitane (e non) settantiane
Nell'estate del '76, la stessa della prima comunione, si diffuse la notizia della presenza di un licantropo dalle parti di casa mia. Che paura! C'era gente adulta che giurava di averlo visto e lo descriveva con dovizia di particolari...I ragazzini che si davano arie da furbi, però, sdammatizzavano:non c'era da temere, perché, in caso di pericolo, cioé se si finiva braccati dall'uomo lupo, bastava salire anche solo su un gradino di una scala, o sul basamento di una fontana o di una statua per bloccarlo; al più, si sarebbe aggirato furiosamente intorno senza poter fare più del male :lol:Quell'estate, però, il licantropo si faceva vedere qui e là: per una sorta di psicosi collettiva, tutti avevano aneddoti sull'argomento, o, quanto meno, dicevano di averlo sentito ululare (ma solo nelle notti di luna piena !). Mi colpì il racconto di un anziano: quando era giovane, un suo conoscente aveva raccontato di essere stato aggredito da un licantropo, ma lo aveva colpito con un ramo trovato provvidenzialmente per via; a quel punto, con il capo sanguinante, l'uomo lupo aveva ritrovato la sua umanità, liberandosi da quella "malattia", tanto da manifestare calorosamente la sua gratitudine al suo "liberatore". Forse quella dell'uomo lupo non è una leggenda tipicamente settantiana, ma io la collego al decennio perchè fu in quel periodo che io la sentii per la prima volta. Voi avete ricordi simili?
- galerius
- Settantiano VIP
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Guarda la combinazione : per un periodo, a inizio Decennio, si faceva un gran parlare di un licantropo, qui a Luserna !
La cosa non aveva però nessuna implicazione fantastica...semplicemente, c'erano delle voci su un tale, mentalmente disturbato, che sarebbe ( dico "sarebbe" perché non ho mai avuto l'onore di constatarlo di persona ) andato in giro a ululare come un lupo durante il plenilunio...una volta, a quanto si diceva, anche nel cortile del nostro condominio.
Anche se la cosa veniva spiegata razionalmente, come idea era abbastanza inquietante
Oltre a questa, non mi vengono in mente altre 'leggende', a parte quelle classiche che conosciamo un po' tutti ( l'autostoppista morta, la coca cola che scioglie le monete, la carta stagnola raccolta per provvedere un cieco di un cane guida eccetera ).
Io però ero un bambino che amava molto fantasticare, e a volte le leggende me le creavo da me...ad esempio, data la strana illuminazione verdognola del quadrante dell'orologio, mi ero convinto che sul campanile della chiesa parrocchiale dimorasse un fantasma...
La cosa non aveva però nessuna implicazione fantastica...semplicemente, c'erano delle voci su un tale, mentalmente disturbato, che sarebbe ( dico "sarebbe" perché non ho mai avuto l'onore di constatarlo di persona ) andato in giro a ululare come un lupo durante il plenilunio...una volta, a quanto si diceva, anche nel cortile del nostro condominio.
Anche se la cosa veniva spiegata razionalmente, come idea era abbastanza inquietante
Oltre a questa, non mi vengono in mente altre 'leggende', a parte quelle classiche che conosciamo un po' tutti ( l'autostoppista morta, la coca cola che scioglie le monete, la carta stagnola raccolta per provvedere un cieco di un cane guida eccetera ).
Io però ero un bambino che amava molto fantasticare, e a volte le leggende me le creavo da me...ad esempio, data la strana illuminazione verdognola del quadrante dell'orologio, mi ero convinto che sul campanile della chiesa parrocchiale dimorasse un fantasma...
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- Mauro Tozzi
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- Iscritto il: gio 31 ott 2013, 15:33
- Località: Roma
Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Guarda caso, questi racconti non riguardano mai esperienze vissute in prima persona, ma sempre cose capitate a qualcun altro, il che la dice lunga sulla loro effettiva attendibilità.lisa jean ha scritto:Mi colpì il racconto di un anziano: quando era giovane, un suo conoscente aveva raccontato di essere stato aggredito da un licantropo
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
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- Insight
- Settantiano VIP
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- Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20
Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Ah, non è vero che la Coca-Cola scioglie le monete?
A me da piccolo raccontavano soprattutto due storielle "educativo-terroristiche": la prima di un bambino che aveva mangiato un ghiacciolo quando era tutto sudato ed era rimasto secco, poverino...
La seconda, sempre di un bambino che aveva il vizio di bere l'acqua dal rubinetto (come spesso facevo io) e un brutto giorno gli era uscita fuori una biscia E l'animaletto viscido gli era sgusciato fin dentro lo stomaco...
Venendo a leggende di dimensione più collettiva, ne ricordo due.
La prima era nell'estate del 1972 o 1973, ero molto piccolo, per cui ho un ricordo assai vago. Si era diffusa la "notizia", del tutto infondata, che nel golfo di Trieste un motoscafo aveva tranciato la gamba a un sub. Così c'era una specie di "psicosi" in tutte le spiagge... La gente che andava in acqua aveva paura di imbattersi nella gamba del sub, che, sempre secondo questa "notizia", galleggiava indisturbata nelle acque del golfo
La seconda "leggenda" riguarda il posto dove andavo a giocare da bambino... Era la sede di un antico foro romano, c'erano rovine dappertutto e anche un castello medievale e una cattedrale... I bambini giocavano là intorno, andavano in bicicletta, ecc... Insomma, dentro le mura del castello, in un dato punto mezzo nascosto dalle siepi e dall'edera che cresceva selvaticamente sulla pietra, c'era una grossa e profonda cavità... E si diceva, i bambini dicevano, che dentro quella specie di grotta abitasse uno stregone cattivissimo che veniva fuori solo di notte (per fortuna ). Siccome, poi, la cavità era anche parecchio in alto, a un cinque metri da terra, questo stregone doveva essere anche un ottimo scalatore, oppure, chissà, volava
Fatto sta che spesso noi bambini si andava là sotto e qualcuno, tra i più temerari (tra i quali non rientrava certamente il sottoscritto), provava anche ad arrampicarsi per vedere lo stregone.... Poi però era costretto a rinunciare perché era troppo in alto
A me da piccolo raccontavano soprattutto due storielle "educativo-terroristiche": la prima di un bambino che aveva mangiato un ghiacciolo quando era tutto sudato ed era rimasto secco, poverino...
La seconda, sempre di un bambino che aveva il vizio di bere l'acqua dal rubinetto (come spesso facevo io) e un brutto giorno gli era uscita fuori una biscia E l'animaletto viscido gli era sgusciato fin dentro lo stomaco...
Venendo a leggende di dimensione più collettiva, ne ricordo due.
La prima era nell'estate del 1972 o 1973, ero molto piccolo, per cui ho un ricordo assai vago. Si era diffusa la "notizia", del tutto infondata, che nel golfo di Trieste un motoscafo aveva tranciato la gamba a un sub. Così c'era una specie di "psicosi" in tutte le spiagge... La gente che andava in acqua aveva paura di imbattersi nella gamba del sub, che, sempre secondo questa "notizia", galleggiava indisturbata nelle acque del golfo
La seconda "leggenda" riguarda il posto dove andavo a giocare da bambino... Era la sede di un antico foro romano, c'erano rovine dappertutto e anche un castello medievale e una cattedrale... I bambini giocavano là intorno, andavano in bicicletta, ecc... Insomma, dentro le mura del castello, in un dato punto mezzo nascosto dalle siepi e dall'edera che cresceva selvaticamente sulla pietra, c'era una grossa e profonda cavità... E si diceva, i bambini dicevano, che dentro quella specie di grotta abitasse uno stregone cattivissimo che veniva fuori solo di notte (per fortuna ). Siccome, poi, la cavità era anche parecchio in alto, a un cinque metri da terra, questo stregone doveva essere anche un ottimo scalatore, oppure, chissà, volava
Fatto sta che spesso noi bambini si andava là sotto e qualcuno, tra i più temerari (tra i quali non rientrava certamente il sottoscritto), provava anche ad arrampicarsi per vedere lo stregone.... Poi però era costretto a rinunciare perché era troppo in alto
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie- hal9000
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
la maggior parte di queste leggende giravano anche dalle mie parti, tipo quella della coca cola,
ne esisteva anche la versione "scollacciata" che diceva che potesse essere usata anche come
anticoncezionale, solo che i più smaliziati giravano la cosa in burla, perché a chi chiedeva se dovesse essere bevuta prima, dopo o durante rispondevano "invece", poi qui a Genova la leggenda
(già citata in altro post) che LOOM di "Fruit of the loom" significasse in inglese escremento.
Ma penso che la più buffa ma pericolosa fosse che fumare bucce di banana nella pipa,
facesse effetti tipo LSD, mentre invece provocava un avvelenamento non mortale
ma che faceva stare parecchio male, non ho mai conosciuto nessuno che avesse provato per
fortuna, ma si usava dire di uno parecchio sciocco "quello si droga con le banane".
ne esisteva anche la versione "scollacciata" che diceva che potesse essere usata anche come
anticoncezionale, solo che i più smaliziati giravano la cosa in burla, perché a chi chiedeva se dovesse essere bevuta prima, dopo o durante rispondevano "invece", poi qui a Genova la leggenda
(già citata in altro post) che LOOM di "Fruit of the loom" significasse in inglese escremento.
Ma penso che la più buffa ma pericolosa fosse che fumare bucce di banana nella pipa,
facesse effetti tipo LSD, mentre invece provocava un avvelenamento non mortale
ma che faceva stare parecchio male, non ho mai conosciuto nessuno che avesse provato per
fortuna, ma si usava dire di uno parecchio sciocco "quello si droga con le banane".
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Mauro Tozzi ha scritto:Guarda caso, questi racconti non riguardano mai esperienze vissute in prima persona, ma sempre cose capitate a qualcun altro, il che la dice lunga sulla loro effettiva attendibilità.
Mi ricorda tanto una scena del bel film "Il buio oltre la siepe", di Mulligan (1962), basato sul famoso romanzo di Harper Lee che, scommetto, avrai letto.Insight ha scritto: E si diceva, i bambini dicevano, che dentro quella specie di grotta abitasse uno stregone cattivissimo che veniva fuori solo di notte (per fortuna ). Siccome, poi, la cavità era anche parecchio in alto, a un cinque metri da terra, questo stregone doveva essere anche un ottimo scalatore, oppure, chissà, volava
Fatto sta che spesso noi bambini si andava là sotto e qualcuno, tra i più temerari (tra i quali non rientrava certamente il sottoscritto), provava anche ad arrampicarsi per vedere lo stregone....
Forse perché loo, in inglese, significa...bagnohal9000 ha scritto: poi qui a Genova la leggenda (già citata in altro post) che LOOM di "Fruit of the loom" significasse in inglese escremento.
Interessante: in inglese si usa un'espressione simile (to go bananas) che significa "impazzire"Ma penso che la più buffa ma pericolosa fosse che fumare bucce di banana nella pipa,
facesse effetti tipo LSD, mentre invece provocava un avvelenamento non mortale
ma che faceva stare parecchio male, non ho mai conosciuto nessuno che avesse provato per
fortuna, ma si usava dire di uno parecchio sciocco "quello si droga con le banane".
- hal9000
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
anche Galerius aveva pensato questo nell'altro topiclisa jean ha scritto: Forse perché loo, in inglese, significa...bagno
può anche essere che venga dall'inglese, in effetti se ci pensiamo bene certe "mode"lisa jean ha scritto:Interessante: in inglese si usa un'espressione simile (to go bananas) che significa "impazzire"
all'epoca arrivavano da li'
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- Iscritto il: sab 2 ago 2014, 22:09
Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Ricordo, da bambino, che quando non mi comportavo bene, o non volevo dormire, o facevo qualche dispetto, mio fratello mi raccontava che di notte sarebbe venuto " Fanfulla " a portarmi via.
Come se mi dovesse rapire.
Fanfulla doveva arrivare improvvisamente da un'altra stanza, e rapirmi, possibilmente nel buio.
Credo che questo Fanfulla dovesse essere una specie di entità informe, ma che all'occorrenza si poteva materializzare. Uno spauracchio, insomma.
Non so se questo personaggio immaginario derivi da qualche leggenda della tradizione siciliana, dovrei chiedere a mio fratello, ma probabilmente neppure si ricorderà.
Come se mi dovesse rapire.
Fanfulla doveva arrivare improvvisamente da un'altra stanza, e rapirmi, possibilmente nel buio.
Credo che questo Fanfulla dovesse essere una specie di entità informe, ma che all'occorrenza si poteva materializzare. Uno spauracchio, insomma.
Non so se questo personaggio immaginario derivi da qualche leggenda della tradizione siciliana, dovrei chiedere a mio fratello, ma probabilmente neppure si ricorderà.
- francilag67
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- Iscritto il: gio 17 mar 2016, 8:03
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Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Invece io ne so una che riguardava la mitica Nutella.. Non so chi mise in giro, nei primi anni Settanta, la voce che nel composto venivano aggiunte ossa di animali tritati..
Purtoppo mia nonna prestò orecchio a queste dicerie e tanto disse e tanto fece da impedire a mia mamma di acquistare ancora la buonissima crema di cui andavo ghiotta...
Mi aveva talmente condizionata a tal punto che, pure quando andavo a giocare da qualche amichetta e la sua mamma ci preparava pane e nutella , io avevo paura a mangiarlo..
Poi per fortuna ci fu la smentita!
Purtoppo mia nonna prestò orecchio a queste dicerie e tanto disse e tanto fece da impedire a mia mamma di acquistare ancora la buonissima crema di cui andavo ghiotta...
Mi aveva talmente condizionata a tal punto che, pure quando andavo a giocare da qualche amichetta e la sua mamma ci preparava pane e nutella , io avevo paura a mangiarlo..
Poi per fortuna ci fu la smentita!
"Ma tu sei ribelle!" "Perchè voglio il mondo in Elle!"
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- Iscritto il: sab 2 ago 2014, 22:09
Re: Leggende metropolitane (e non) settantiane
Negli anni 70/80 circolava spesso la voce che certe marche utilizzassero anche la spazzatura per produrre il whisky.