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Luoghi e ed edifici particolari
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Bellissimi anche i posti di Quick e Lisa Jean...Io con la mappatura non vi saprei proprio aiutare...
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Ecco altri due luoghi/edifici che collego abbastanza alla mia prima infanzia e quindi alla prima metà dei Settanta...
Le immagini del parco postate da Quick mi hanno fatto tornare in mente il Parco di Villa Revoltella a Trieste, un posto dove non andavo tanto spesso, ma le volte in cui ci andavo rimanevo affascinato da questa statua con annessa fontanella
Come potete vedere, la statua della fontanella è dedicata a Pinocchio. E credo sia inutile che vi spieghi perché mi piacesse tanto...Tutti i bambini restavano là davanti incantati e si facevano dare una monetina da dieci o venti lire da gettare nella vasca
Questo invece è il Santuario di Monte Grisa, sopra la città. Lo ammetto, è piuttosto brutto, tutti lo chiamano "Il formaggino"
Però, alla sera, quando si illuminava sul monte ed era visibile da molti punti della città, mi piaceva osservarlo. Tra l'altro, pur essendo un luogo sacro, è anche piuttosto..."sinistro": in passato si sono scoperti più volte, nelle immediate vicinanze, i segni inequivocabili di riti satanici che si erano svolti, ovviamente, di notte
Le immagini del parco postate da Quick mi hanno fatto tornare in mente il Parco di Villa Revoltella a Trieste, un posto dove non andavo tanto spesso, ma le volte in cui ci andavo rimanevo affascinato da questa statua con annessa fontanella
Come potete vedere, la statua della fontanella è dedicata a Pinocchio. E credo sia inutile che vi spieghi perché mi piacesse tanto...Tutti i bambini restavano là davanti incantati e si facevano dare una monetina da dieci o venti lire da gettare nella vasca
Questo invece è il Santuario di Monte Grisa, sopra la città. Lo ammetto, è piuttosto brutto, tutti lo chiamano "Il formaggino"
Però, alla sera, quando si illuminava sul monte ed era visibile da molti punti della città, mi piaceva osservarlo. Tra l'altro, pur essendo un luogo sacro, è anche piuttosto..."sinistro": in passato si sono scoperti più volte, nelle immediate vicinanze, i segni inequivocabili di riti satanici che si erano svolti, ovviamente, di notte
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Quasi quasi trovo la statua di Pinocchio più inquietante del Formaggino
Costruzioni 'discutibili' - o decisamente brutte - come il santuario che ci hai mostrato, Ins, possono però avere in certe condizioni e in certe ore un loro curioso, passeggero fascino, ti capisco perfettamente. A me è capitato di provarlo osservando al tramonto le famigerate Lavatrici genovesi...
Costruzioni 'discutibili' - o decisamente brutte - come il santuario che ci hai mostrato, Ins, possono però avere in certe condizioni e in certe ore un loro curioso, passeggero fascino, ti capisco perfettamente. A me è capitato di provarlo osservando al tramonto le famigerate Lavatrici genovesi...
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Lavatrici genovesi? Vedere, vedere, vedere
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Eccole in tutto il loro orrore :Insight ha scritto:Lavatrici genovesi? Vedere, vedere, vedere
Il nome lavatrici è stato loro affibbiato per quella sorta di oblò che si possono vedere al centro dei 'loculi', chiamiamoli così...
Oggettivamente, uno scempio. Però viste una sera, al tramonto, con la luce radente, sembravano far parte di una copertina di Karel Thole.
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Eh, sì...Come darti torto, sono abitazioni orrende... Ma del resto, degli orrori simili ci sono, io credo, in tutte le città italiane... A Trieste abbiamo "Il casermone" e "Le case dei Puffi", che sono simili, se non altro per bruttezza, alle "Lavatrici" di Genova...
Ma posso capire anche il tuo successivo discorso, del fascino che talvolta queste brutture possono emanare, in circostanze particolari e magari anche per una speciale nostra disposizione d'animo di quel momento
Ma posso capire anche il tuo successivo discorso, del fascino che talvolta queste brutture possono emanare, in circostanze particolari e magari anche per una speciale nostra disposizione d'animo di quel momento
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Quando ero ragazzino, nella località balneare dove passavo l'estate, c'erano due case vicine. Una, sollevata rispetto al piano della strada, era una costruzione a due piani che sembrava quasi una torre, con le imposte malconce e un giardino tutto intorno così poco curato da sembrare una foresta. L'altra aveva terrazzi e balconi senza ringhiere e alcune colonne in cemento armato (non era stata completata ed è rimasta così per anni) da cui fuoriuscivano i tondini di ferro su cui erano state messe delle bottiglie, probabilmente per evitare di farsi male, che ricordavano tanto delle persone infilzate. Beh, le due costruzioni messe accanto avevano decisamente un aspetto lugubre ed ovviamente noi ragazzini immaginavamo fantasmi e cose simili. Quando arrivavamo in quel punto della strada attraversavamo per non passarci vicino. Col tempo scoprii che entrambe le case erano abitate e addirittura la prima la frequentai per qualche tempo perché di proprietà della famiglia di due ragazze, che purtroppo sono venute a mancare molto presto, di cui divenni amico.
- RebekahMikaelson
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Il luogo più magico della mia infanzia è sicuramente il bellissimo borgo (simil)medievale di Grazzano Visconti.
E' vicinissimo alla mia città, quindi capitava spesso di visitarlo, soprattutto in primavera ed estate, quando il verde di cui è ricco, era rigoglioso e molte piante erano fiorite: era uno scenario da favola, mi piaceva indossare per l'occasione, uno dei miei vestitini migliori e sentirmi un po' principessa. Immaginavo che in alcuni angolini e cortiletti appartati e pieni di verde si nascondessero le fate, speravo prima o poi di scorgere un paio di piccole ali o qualcosa di simile (in realtà qualcosa, di sera, volava davvero lì: c'erano le lucciole, e ci sono ancora oggi! ). C'erano anche moltissime botteghe con le vetrine piene di cose stupende, soprattutto agli occhi di una bambina ed ogni volta tornavo a casa con un regalino, tra quelli che mi piacevano di più: un passerotto di legno intagliato, un ventaglio rigido ovale di seta con dipinta sopra una farfalla e un altro di carta a fiori che si richiudeva a bastoncino; il più prezioso era una collanina col ciondolo in pietra di luna, il negoziante l'aveva consigliata alla mia mamma dicendole che era una pietra delicata ed eterea come me; avevo sette anni e non c'era google a venire in aiuto, quindi non sapevo il significato di quell'aggettivo, ma dal suono mi sembrava un complimento...
Un altro luogo magico, scoperto a dieci anni durante una visita con la classe è la sezione Carrozze dei musei di Palazzo Farnese, nella mia città.
Clicca sulla miniatura per ingrandire Anche lì, in mezzo a tutte quelle carrozze, così grandi e lussuose, come si vedevano nei film, ma viste da vicino sembrava di sognare. Quanto avrei voluto che si potesse salirvi! Due erano modelli dedicati alle bambine (ricche e viziate) dell'epoca. In una vetrina poi c'erano due abiti autentici dell'ottocento, anche quelli da fiaba. La cosa che mi attirava forse più di tutto era questo vecchio passeggino:
Clicca sulla miniatura per ingrandire un po' perchè mi faceva immaginare una tata dei tempi passati, tipo Mary Poppins, che vi portava a spasso un bebè vestito di pizzi, e poi perchè non capivo come si potesse portarlo senza che ne cadesse fuori, senza nemmeno una cintura che lo assicurasse: forse i bimbi di allora erano più calmi di quelli di oggi?
La palma del luogo più creepy va invece al piccolo cimitero del paesino di montagna dove andavo in vacanza: c'erano alcune tombe vecchie che avevano alcune parti non più ben attaccate e con il vento si sentiva che si muovevano un po' e poi una aveva il lumino votivo elettrico tremolante, penso che fosse stato scelto così, visto che per anni non è stato cambiato e nemmeno si è spento come sarebbe stato se fosse stato guasto: con il buio, oltretutto, proiettava la sagoma indistinta di una qualche decorazione contro un vetro, con un effetto davvero spettrale. Era appena fuori dal cartello del paese e il cancello era sempre aperto, i bambini più grandi, appena calava il sole, lo andavano a vedere sfidandosi ad entrare, uno diceva che se entravi poi il fantasma ti sarebbe venuto a far visita di notte... Ammetto di esserci riuscita solo dopo qualche anno, anche se già leggevo Piccoli brividi all'inizio non ho avuto il coraggio: quelle storie erano inventate, invece l'ombra era lì davvero
E' vicinissimo alla mia città, quindi capitava spesso di visitarlo, soprattutto in primavera ed estate, quando il verde di cui è ricco, era rigoglioso e molte piante erano fiorite: era uno scenario da favola, mi piaceva indossare per l'occasione, uno dei miei vestitini migliori e sentirmi un po' principessa. Immaginavo che in alcuni angolini e cortiletti appartati e pieni di verde si nascondessero le fate, speravo prima o poi di scorgere un paio di piccole ali o qualcosa di simile (in realtà qualcosa, di sera, volava davvero lì: c'erano le lucciole, e ci sono ancora oggi! ). C'erano anche moltissime botteghe con le vetrine piene di cose stupende, soprattutto agli occhi di una bambina ed ogni volta tornavo a casa con un regalino, tra quelli che mi piacevano di più: un passerotto di legno intagliato, un ventaglio rigido ovale di seta con dipinta sopra una farfalla e un altro di carta a fiori che si richiudeva a bastoncino; il più prezioso era una collanina col ciondolo in pietra di luna, il negoziante l'aveva consigliata alla mia mamma dicendole che era una pietra delicata ed eterea come me; avevo sette anni e non c'era google a venire in aiuto, quindi non sapevo il significato di quell'aggettivo, ma dal suono mi sembrava un complimento...
Un altro luogo magico, scoperto a dieci anni durante una visita con la classe è la sezione Carrozze dei musei di Palazzo Farnese, nella mia città.
Clicca sulla miniatura per ingrandire Anche lì, in mezzo a tutte quelle carrozze, così grandi e lussuose, come si vedevano nei film, ma viste da vicino sembrava di sognare. Quanto avrei voluto che si potesse salirvi! Due erano modelli dedicati alle bambine (ricche e viziate) dell'epoca. In una vetrina poi c'erano due abiti autentici dell'ottocento, anche quelli da fiaba. La cosa che mi attirava forse più di tutto era questo vecchio passeggino:
Clicca sulla miniatura per ingrandire un po' perchè mi faceva immaginare una tata dei tempi passati, tipo Mary Poppins, che vi portava a spasso un bebè vestito di pizzi, e poi perchè non capivo come si potesse portarlo senza che ne cadesse fuori, senza nemmeno una cintura che lo assicurasse: forse i bimbi di allora erano più calmi di quelli di oggi?
La palma del luogo più creepy va invece al piccolo cimitero del paesino di montagna dove andavo in vacanza: c'erano alcune tombe vecchie che avevano alcune parti non più ben attaccate e con il vento si sentiva che si muovevano un po' e poi una aveva il lumino votivo elettrico tremolante, penso che fosse stato scelto così, visto che per anni non è stato cambiato e nemmeno si è spento come sarebbe stato se fosse stato guasto: con il buio, oltretutto, proiettava la sagoma indistinta di una qualche decorazione contro un vetro, con un effetto davvero spettrale. Era appena fuori dal cartello del paese e il cancello era sempre aperto, i bambini più grandi, appena calava il sole, lo andavano a vedere sfidandosi ad entrare, uno diceva che se entravi poi il fantasma ti sarebbe venuto a far visita di notte... Ammetto di esserci riuscita solo dopo qualche anno, anche se già leggevo Piccoli brividi all'inizio non ho avuto il coraggio: quelle storie erano inventate, invece l'ombra era lì davvero
What we see and what we seem is but a dream. A dream within a dream...
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Luoghi romantici per una bambina romanticissima...mi sembrano più che appropriati
La carrozzina mi ricorda un oggetto descritto in un racconto di Dorothy Broster, un'autrice inglese cui si è accennato nella discussione sull'autunno : senonché in quel caso si trattava di una carrozzina per adulti, chiusa da una specie di leggero cofano.
Al cimitero di campagna avrei dato volentieri un'occhiata anch'io...da fuori però, e in pieno giorno...ero un bambino tanto appassionato di sovrannaturale quanto fifone !
La carrozzina mi ricorda un oggetto descritto in un racconto di Dorothy Broster, un'autrice inglese cui si è accennato nella discussione sull'autunno : senonché in quel caso si trattava di una carrozzina per adulti, chiusa da una specie di leggero cofano.
Al cimitero di campagna avrei dato volentieri un'occhiata anch'io...da fuori però, e in pieno giorno...ero un bambino tanto appassionato di sovrannaturale quanto fifone !
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Re: Luoghi e ed edifici particolari
Se il thread può riguardare anche i negozi, come ex ragazzina romana ricordo BABILONIA, negozio settantiano al massimo! Vendeva vestiti ed accessori per ragazzine, e la memoria va subito alle pashmine con le paillettes, io ne avevo una rosa. Ricordo che sopra i banconi pieni di accessori con i brillantini c'erano delle grandi sfere appese al soffitto con sfaccettature a specchio che le facevano brillare.
E poi, se c'è qualche ex ragazzina romana che legge, si ricorderà di sicuro del negozio di NOVITA' a Via Sora, una traversa di corso Vittorio. Lì era sempre pieno zeppo di ragazzine che facevano la fila per acquistare le perline per costruire braccialetti, orecchini, collane. I commessi avevano una grande pazienza con noi, che gli facevamo aprire mille cassettini alla ricerca delle perline giuste, e delle chiusure dorate o argentate, di anellini e fili per infilare le perle. Forse ora saranno stati fatti santi .
E poi, se c'è qualche ex ragazzina romana che legge, si ricorderà di sicuro del negozio di NOVITA' a Via Sora, una traversa di corso Vittorio. Lì era sempre pieno zeppo di ragazzine che facevano la fila per acquistare le perline per costruire braccialetti, orecchini, collane. I commessi avevano una grande pazienza con noi, che gli facevamo aprire mille cassettini alla ricerca delle perline giuste, e delle chiusure dorate o argentate, di anellini e fili per infilare le perle. Forse ora saranno stati fatti santi .