I vostri ricordi più "arcaici"

[RebekahMikaelson]

Nei primi anni '70 andavamo per l'estate a Castiglione Tinella, il paese natale di mia madre, nelle Langhe. Accanto alla casa dove alloggiavamo passava una strada in forte pendenza, che portava fuori dall'abitato.
E su questa strada vedevo spesso arrancare una donna vecchissima, vestita di nero con un fazzoletto in testa, scalza, immancabilmente curva sotto una fascina che recava sulle spalle. Maggiorina si chiamava, ricordo.
Era una visione straniante e al tempo stesso affascinante, in qualche modo. Sembrava di vedere una figura uscita da un quadro dei Macchiaioli, o di pittori come Michetti, Ferroni...capitata nel Ventesimo secolo per qualche strana ragione...

Ricordo simile ad uno mio, risalente però agli ultimi anni'90: a sembrare fuori dal tempo, oltre ad alcune contadine anziane vestite all'incirca così (la più vecchia la chiamavo, in segreto, Tata Marta: chi è fan di Astrid Lindgren di certo capirà ) sembrava fuori dal tempo anche l'intero minuscolo villaggio di montagna in cui passavo le vacanze, a parte il fatto che le casette, anziché rosse erano di pietra era terribilmente simile alla Lönneberga di inizio '900 descritta in "Emil", c'erano anche le galline, dei maialini e i muretti a secco in stile Småland ed addirittura un bambino biondissimo e più o meno dell'età giusta, nipotino di un signore che viveva lì e che, come me, ci veniva in vacanza

[galerius]

Sembrava di essere in un telefilm tratto dalla Lindgren, insomma, o in qualche anime tipo Katy...carino !
Qualche impressione del genere l'ho avuta anch'io quando sono andato in val d'Aosta, anche se l'atmosfera era più mossa e 'turistica'.

Un altro luogo che trovavo suggestivamente retrò era la grande mansarda del liceo che frequentavo, il Valdese di Torre Pellice. Era suddivisa in due o tre vani uno dei quali adibito a laboratorio, c'erano anche animali impagliati. Con le boiseries annerite dal tempo e la penombra che vi regnava anche col sole più fulgido, faceva venire in mente qualche polveroso college inglese, come quello che frequenta il giovane Holmes in "Piramide di paura"...

[barbatrucco]

Mi sono poi ricordato di un personaggio eccentrico (a Trieste ve n'erano e ve ne sono parecchi ) che girava per la città negli anni Settanta e Ottanta....era una signora che si vestiva come una dama dell'Ottocento, con vestiti stupendi, probabilmente utilizzati per il teatro, oppure se li faceva confezionare...Si vedeva, insomma, che non erano dei semplici costumi da Carnevale...
Era sempre da sola e soprattutto la domenica mattina passeggiava nelle vie del centro... Spesso aveva l'ombrellino per il sole e sempre dei cappelli spettacolari...La gonna lunga fino a terra e larghissima con dei ricami molto elaborati. Sempre colori sgargianti...raso rosso o giallo o viola...Sembrava una dama di un quadro di Monet. Tutti si fermavano a guardarla e una volta una rivista settimanale locale, che si chiamava Il Meridiano, le dedicò la copertina....
A me però faceva una certa tristezza, vederla trasmetteva una sensazione d'antico ma non era una bella sensazione, almeno per me.

Questa descrizione mi ricorda una certa Lucia

[Insight]

E chi era questa Lucia?

[galerius]

Lucia del Segno del Comando...?

Altro 'residuo' di ere passate erano le illustrazioni che corredavano certe rubriche della Settimana Enigmistica, viste per tutto il Decennio e forse anche dopo, fino a tempi relativamente recenti.
Non so a che epoca appartengano, ma non mi stupirei risalissero agli anni '30 o '40.

Eccone una carrellata.

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[Insight]

Allora mettiamoci pure le storie di Bibì e Bibò e del signor Bonaventura sul Corriere dei Piccoli

[galerius]

Ci possono stare, certo
Però forse la piccola differenza era che le storie a fumetti che hai citato, come pure le ristampe di avventure di personaggi come Buster Brown o della produzione di Antonio Rubino, o il Braccio di Ferro di Segar eccetera eccetera erano un 'recupero', edito su riviste o collane di libri per tutto il resto moderne ; le illustrazioni della S.E. e in generale una sua aria vecchiotta, invece, erano la norma per quella pubblicazione...era come se si fosse tutto cristallizzato da decenni, per così dire.

[Insight]

Lasciamole lo stesso, altrimenti me ne vado dal Forum!

[galerius]

( )

In ogni caso sì, anche a me i fumetti "d'antan" facevano un effetto particolare, diverso da quelli contemporanei, che leggevo con divertimento ma che rientravano nella quotidianità.

[Insight]

E i Topolinissimi li mettiamo nella nostra scatola dei ricordi arcaici?