Oggetti scolastici

[galerius]

...che a me affascinavano moltissimo ; come pure le illustrazioni sui sussidiari.
Chissà se usano ancora. Non avendo figli, e non essendo entrato in un'aula scolastica da tempo immemorabile, non ne ho idea...

[Insight]

Io credo che non si usino... Erano veramente molto belli.

[Omero]

Quando c'era Lui, caro Lei...


Per me erano i primi '60

[Insight]

A me sono rimasti impressi soprattutto i cartelloni della la A di Ape, della P di Palla, dello Gnomo e delle Ciliegie...

[Mauro Tozzi]

Credo che nelle scuole elementari i cartelloni con le lettere dell'alfabeto si usino ancora. Nella scuola dove si trova il mio seggio elettorale li ho visti.

[Insight]

Sarà stata un'aula adibita a museo

[RebekahMikaelson]

Qualcosa con lo stesso uso c'è ancora, spesso si ricorre a stampabili reperiti in rete, però sono molto meno belli: niente illustrazioni oppure molto semplici e molto spesso lettere solo in stampatello, colorate. I cartelloni e gli alfabetieri in corsivo, con i disegni carini come quelli dei libri illustrati sono ormai storia, fortuna che chi, come me e chi è nato dopo, non ha potuto averli in classe può almeno vederli nelle foto o grazie agli esemplari conservati da genitori o altre persone più grandi.

[wildboys-wildboys]

Io usavo molto le cinghie elastiche, specialmente alle medie.

all'inizio e alla fine dell'anno scolastico

[wildboys-wildboys]

i libri dei compiti per le vacanze

e per chi ne ha la possibilità, alla biblioteca nazionale di firenze, la mostra "QUANDO I COMPITI…VANNO IN VACANZA!

CENTO ANNI DI ESERCIZI “PER NON DIMENTICARE” (1870-1970)"

https://www.bncf.firenze.sbn.it/notizia.php?id=1835

[andrea12]

Aah, il Conoscere! Ce l'avevo anch'io, ereditato da mio zio che aveva fatto il liceo negli anni 60. Certo, per una nanerottola era un paese delle meraviglie da sfogliare, ma visto con gli occhi di oggi può apparire un po' ingenuo. Per esempio perché era sempre segnata la pronuncia dei nomi stranieri, dato che in quegli anni non c'erano le conoscenze linguistiche di adesso (es.: Cambridge, pron. chèmbridg). Ricordo anche i quattro volumi gialli più piccoli, che approfondivano alcune materie ordinandole alfabeticamente: fu proprio la voce "medicina" a farmi scoprire che i nomi delle specialità mediche derivano quasi tutti dal greco. Alcune specialità mediche erano spiegate diffusamente, altre liquidate in due o tre righe che chiarivano l'etimologia del nome. Una di quelle liquidate era "ginecologo", su cui c'era scritto solo: da "gyne", donna, e "logos", studio, medico specialista in malattie che colpiscono solo la donna. Inutile dire che una nanerottola di terza elementare non poté fare a meno di chiedersi quali malattie colpivano solo la donna, ci voleva ancora qualche anno prima che fosse la vita a insegnarmelo

Io mi ricordo che c'era "Conoscere" la grammatica inglese e la grammatica italiana oltre a dei dischi 45 giri per imparare l'inglese ( che io conservo ancora )