Tenente Colombo

[lisa jean]

Lo ammetto: l'unico telefilm settantiano americano che non mi è mai piaciuto: lento, anzi lentissimo, con un protagonista che fa il tonto fino a darti sui i nervi e completamente privo del fascino dei "colleghi" detectives...vuoi mettere Starsky ed Hutch ? Comunque, memorabile la puntata con Johnny Cash ( ma forse perché mi piaceva molto come cantante)!

Fatalmente ci sono colpevoli che riescono più odiosi di altri, penso sia un fatto dovuto anche a certe fisionomie, io per esempio non sopporto Cassavetes e di conseguenza il suo direttore d'orchestra è uno di quei colpevoli che più mi stanno sul gozzo ( anche per il fatto di non aver salvato il pappagallo... ).

Che sento! Non sapevo che il grande John ( quel Cassavetes, immagino?) fosse tra le guest-stars colombiane! Però!

[galerius]

Ma il bello era proprio questo, Lisa : l'assoluta ordinarietà del Tenente, la sua goffaggine esteriore...un piccolo, goffo Davide che di volta in volta incastra i vari Golia che tanto lo disprezzano.
In più c'era l'aspetto "commedia" da non sottovalutare...lo stesso che si ritrova in una serie come Monk, ad esempio.
Comunque ti capisco ; se non 'simpatizzi' - dove per simpatizzare si può intendere trovare divertente, o affascinante, o provare una specie di affetto - per un protagonista non c'è niente che possa farti cambiare giudizio. Hai voglia, quante serie e quanti attori "di culto" ci sono che a me non piacciono per niente

[galerius]

In effetti, comunque, il tipo menzionato da Antonio68 del "vip" sussiegoso, pieno di sé, che pensa tutto gli sia dovuto e mal sopporta l'insistenza, ma io direi l'esistenza stessa del Tenente ( a volte fin da subito, senza nemmeno fingere cortesia o disponibilità ) è quella prevalente.
Non so se sia dovuto a un semplice caso, ma nei giorni scorsi, ripensando a vari episodi di Colombo grazie a questa discussione, ho notato che i due colpevoli più simpatici e umani ( il Brown di Johnny Cash e il Devlin di Clive Revill ), nonostante siano "arrivati" al momento in cui la vicenda si svolge, non appartengono per nascita alla classe privilegiata ; sono al contrario persone di umili origini, che prima di arrivare al successo - o almeno alla notorietà - hanno patito povertà, galera, emarginazione.
Sensibilità populista da parte degli autori...?

[Antonio68]

Più che di personaggio, è una questione di genere. Pur nel medesimo ambito, il poliziesco, è improponibile il paragone con Starsky & Hutch, serie certamente più "movimentata" se non altro per le sparatorie, le sgommate e gli inseguimenti.
Qui c'è un colpevole subito noto che commette un delitto chiaramente premeditato e con tutti gli accorgimenti possibili ed immaginabili per pararsi il posteriore. Il senso del telefilm è quindi capire come Colombo possa (con le sue sole forze, non ha alcun collaboratore) venire a capo di un delitto apparentemente perfetto. Poi il duplice atteggiamento del colpevole, dapprima disponibile se non cooperativo (forse per allontanare i sospetti), poi sempre più insofferente, fa il resto.
Nel primo episodio - Prescrizione assassinio - il colpevole è uno psichiatra di indubbia fama che ad un certo punto sfida apertamente Colombo: "...se invece mia moglie l'avessi uccisa io, e lei non riuscirà MAI a provarlo..." Questa frase può essere una sorta di imprinting per capire il leitmotiv degli episodi successivi.

[Mauro Tozzi]

Io voglio ricordare una frase che Colombo dice nel finale dell'episodio L'illusionista e che esemplifica bene la struttura generale degli episodi: "Il delitto perfetto non esiste, è solo un'illusione!".

[galerius]

Io voglio ricordare una frase che Colombo dice nel finale dell'episodio L'illusionista e che esemplifica bene la struttura generale degli episodi: "Il delitto perfetto non esiste, è solo un'illusione!".

Uno degli episodi, e delle frasi, che restano più impresse nella memoria...
E anche il malinconico tema musicale di Henry Mancini, Charade, rimane legato indissolubilmente a questa vicenda. Ogni volta che lo ascolto non penso al film con Audrey Hepburn e Cary Grant, ma al Grande Santini.
Potenza della ( buona ) televisione

[galerius]

Visto anche Qualcuno ha ingannato...
Trama non eccezionale ma discreta.
Antagonista, diviso tra arroganza e fatuità, veramente odioso ( finora pensavo che il direttore d'orchestra di Cassavetes fosse il vincitore in tal senso, ma questo lo supera di diverse lunghezze ) ; odioso lui e il suo ambiente, poco sopportabili le modelle, stucchevole l'ancora ottantiano commento musicale tum-cha, tumtum-cha.
Insomma, fra i tardi Colombo non il peggiore, ma dopo questa visione non certo candidato a diventare un episodio di culto.

[Antonio68]

Io invece ho rivisto Edizione straordinaria per un delitto ; mi erano sfuggiti alcuni particolari come Colombo scambiato per un senzatetto (piomba sul set di una soap opera con la delicatezza di un elefante in una cristalleria e viene scambiato per una delle comparse truccate da homeless), poi la sua diffidenza verso i cellulari, l'antenna parabolica intesa come un lusso da milionari...
Quindi il verificarsi di situazioni frequenti ossia Colombo pescato in casa o in studio ed entrato chissà come, che scrocca un pasto o una consumazione col pretesto di interrogare e che inizia a sospettare sin da subito, al primo passo falso dell'antagonista. Nella fattispecie il signor Chase, l'assassino, ufficialmente non sa nulla ma dice che alla vittima hanno sparato alle spalle: come lo sa se non ha visto il cadavere? Da qui la gara a scacchi che inizia in modo amichevole "Mi consideri a sua disposizione giorno e notte" fino a minacciare di ricorrere alla Sicurezza per cacciarlo via.
E poi il finale "Sa una cose Colombo? E' possibile che l'abbia sottovalutata..." "Si, è possibile..."

[jazzofilo]

Una citazione la merita anche il bravo Leslie Nielsen che, prima di avere successo come comico con il personaggio del Tenente Frank Drebin nella serie cinematografica della "Pallottola Spuntata" partecipò a due episodi del Tenente Colombo, "Incidente premeditato" del '71 e "Doppio Gioco" del '75.
In entrambi i telefilm non interpretò l'assassino e, nel secondo, fu ucciso da Patrick McGoohan.

[jazzofilo]

Lo ammetto: l'unico telefilm settantiano americano che non mi è mai piaciuto: lento, anzi lentissimo, con un protagonista che fa il tonto fino a darti sui i nervi e completamente privo del fascino dei "colleghi" detectives...vuoi mettere Starsky ed Hutch ? Comunque, memorabile la puntata con Johnny Cash ( ma forse perché mi piaceva molto come cantante)!

Fatalmente ci sono colpevoli che riescono più odiosi di altri, penso sia un fatto dovuto anche a certe fisionomie, io per esempio non sopporto Cassavetes e di conseguenza il suo direttore d'orchestra è uno di quei colpevoli che più mi stanno sul gozzo ( anche per il fatto di non aver salvato il pappagallo... ).

Che sento! Non sapevo che il grande John ( quel Cassavetes, immagino?) fosse tra le guest-stars colombiane! Però!

Erano grandi amici. Lavorarono spesso insieme in bei film d'autore diretti da Cassavetes, almeno secondo il mio parere.