Kojak

[Insight]

Fra i telefilm polizieschi degli anni Settanta, questo dev'essere senz'altro ricordato...

A dire il vero non mi ha mai entusiasmato e lo guardai poche volte...

Ma fu un grande successo. Rese celebre il lecca-lecca e il suo nome divenne un appellativo scherzoso per tutti gli uomini calvi o con pochi capelli...

Ricordo anche il gioco da tavolo

[barbatrucco]

Ne ho un buon ricordo, anche se probabilmente per apprezzarlo appieno bisognava esssere già grandicelli.
Mi sembra che inizialmente, almeno nelle messe in onda Rai, si intitolasse Il Tenente Kojak, alternativa menzionata genericamente, senza riferimento a precise trasmissioni della serie, anche da Wikipedia.
Forse, considerando, fra l'altro, qualche episodio che di recente ho rivisto con piacere, le storie migliori erano quelle che non concedevano troppo a qualche momento spettacolare, concentrandosi invece sul carattere del protagonista e la sua capacità psicologica di interagire con colleghi e criminali, esaltando la dolente ambientazione urbana delle vicende che, spesso, avevano a che fare con tematiche sociali.
Una sorta di antipatico affascinante, questo tenente di origine greca, che alla fine finivi per amare.
A parte l'immagine iconografica da duro elegante, esaltata dal cranio lucido quanto la mente, dai tipici cappelli e, di tanto in tanto, occhiali da sole, senza scordare il geniale vezzo infantile del lecca lecca per contenere quello delle altrettanto tipiche sigarette scure, era quel fare cinico e tagliente che faceva il personaggio, la spietatezza nel non mollare la presa e nell'atteggiarsi a una specie di Colombo dalla presenza fisica opposta e dall'aria diabolicamente ammiccante e seduttiva (e che non di rado si mostrava un seduttore). E un ruolo importante, per noi italiani, lo giocava anche la voce di Lino Troisi scelta per doppiarlo.

Interessante il gioco da tavolo: in quegli anni ne uscivano da noi, ufficiali o meno, di tantissimi programmi televisivi, non solo quiz e telefilm.
In un altro topic si è riscoperta anche l'esistenza di almeno un romanzo che racconta un'indagine del tenente, e ricordo anche l'esistenza di un fumetto, a meno che non lo confonda con questo libro o serie di libri.

[lespaul]

Debbo confessare che mi annoiava, anche se non lo vedo da allora e come dice il buon vecchio Barbatrucco, probabilmente occorreva essere un po' più grandicelli per apprezzarlo in pieno...

[KentoStraker]

per chi fosse interessato è in replica da lunedi a venerdi alle 07:55 su Rete4

[galerius]

All'epoca delle prime trasmissioni del telefilm non lo guardavo, non essendo patito dei polizieschi...quindi non ho ricordi a riguardo.
Ne ho visti però diversi episodi in seguito, alcuni dei quali abbastanza recentemente ( veniva trasmesso anche su TV2000 ).
Certo, il personaggio così ben descritto da Barba è di quelli che colpiscono, che non lasciano indifferenti, sia che risulti simpatico o viceversa antipatico. A me piace, e certo il doppiaggio di Troisi ha un gran peso in questo ( come quello di Albertini per Colombo ). Però l'ambientazione newyorkese non l'ho mai trovata particolarmente entusiasmante, per me ha un che di claustrofobico, anche per luci e fotografia.
Tendo decisamente al californiano

[lisa jean]

A differenza degli altri forumisti che hanno postato prima di me, io restai affascinata dal duro dal cuore d'oro Kojak, nonostante avessi solo nove-dieci anni quando il telefilm fu trasmesso per la prima volta da noi. Non era bello, né giovane, ma era davvero un "tipo in gamba", il poliziotto ideale che sa fare fino in fondo il proprio mestiere . Lo ammiravo tanto che imitai il suo vezzo dei lecca-lecca a palla, forse allora per la prima volta diffusi in Italia (almeno, io li ricordo solo a partire da allora, mentre prima consumavo di tanto in tanto quelli piatti classici).

[barbatrucco]

Magari sbaglierò, ma ho anch'io l'impressione che i lecca-lecca alla Chupa Chups si diffusero maggiormente da noi nei primi '80 e forse anche un po' dopo. Anche per me il lecca-lecca dell'infanzia è più quello circolare col motivo a spirale. Quanto al tenente, anche se io ne ho sottolineato una certa diabolicità... bonaria, da "buon diavolo" appunto (e a quanto pare non sono l'unico ad aver ricevuto questa impressione), trovo che la definizione di Lisa Jean sia azzeccata.
Ricordo vagamente un episodio in cui un poliziotto sviluppa un un'affezione, si direbbe oggi, quasi "omosessuale" per un suo informatore che ha fatto una brutta fine, e la cui dedizione o, a seconda dei punti di vista, ossessione per il lavoro, mette a dura prova il menage con la moglie che pure ama, e la rude umanità, ma pur sempre umanità, con cui Theo Kojak affronta la faccenda.

[boy jean]

Fra i telefilm polizieschi degli anni Settanta, questo dev'essere senz'altro ricordato...

A dire il vero non mi ha mai entusiasmato e lo guardai poche volte...

Ma fu un grande successo. Rese celebre il lecca-lecca e il suo nome divenne un appellativo scherzoso per tutti gli uomini calvi o con pochi capelli...

Ricordo anche il gioco da tavolo

Da piccolo, mentre sapevo a memoria Colombo, che ne è proprio il contrario, non mi piaceva, ora non perdo un minuto delle repliche che seguo con grande interesse. I casi infatti sono ben costruiti e appassionanti, confermo quanto dite probabilmente più apprezzabili da un pubblico adulto.
Esaltante vedere i vari personaggi e ambienti newyorkesi del periodo! Ad esempio nelle puntate ora in corso del 1974 si osservano da una puntata all' altra movimenti su una delle torri gemelle per issare il pennone. Molte guest star dai volti noti, ma meno famose che in Colombo.