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I "centrini"
- RebekahMikaelson
- Settantiano guru
- Messaggi: 1065
- Iscritto il: gio 11 giu 2015, 21:27
- Località: Piacenza
I "centrini"
Si sente spesso dire che negli anni 70 nelle case c'erano centrini dappertutto, si trova qualcuno che addirittura afferma che se ne potessero trovare anche sui televisori, con le frangette che a volte arrivavano a "ricamare" la parte alta dello schermo! Molto probabilmente è un'immagine un po' esagerata, ma è fuor di dubbio che fossero piuttosto popolari nelle abitazioni del Decennio.
Non so per certo se fossero sempre più o meno rimasti,almeno nelle case arredate in stile, quelle dove più si intonano, o se facessero parte di quegli oggetti simbolo del "ritorno ai bei tempi antichi", comunque erano di tendenza. Nei decenni successivi sono stati sempre più dimenticati (Wikipedia italiano li dà addirittura per estinti!), sia per un cambio di gusto nell'arredamento che per evidenti questioni pratiche (questi complementi d'arredo sono decorativi ma tendono a raccogliere molta polvere e richiedono quindi frequenti lavaggi e conseguenti stirature in qualche caso con aggiunta di appretto: lo so per esperienza perchè ne ho qualcuno anch'io); ultimamente però il ritorno all'interesse per i lavori creativi e lo stile shabby e country chic li stanno riportando alla luce e c'è chi ricerca i vecchi lavori di mamme e nonne per usarli così o per farne materiale per lavori creativi, primo fra tutti quello di spalmarli di colla vinilica e farli asciugare su una forma per farne portaoggetti e paralumi (qualcuno sa se questo tipo di lavoro si faceva anche nei 70s?)
Il materiale prevalente era il cotone, i più diffusi erano interamente creati all'uncinetto e i modelli numerosissimi, dai più classici, molto spesso tondi e di tutte le misure dal sottobicchiere a vere e proprie tovaglie
Clicca sulla miniatura per ingrandire
a quelli con parti in rilievo, di solito fiori tipo le rose o con i bordi che formavano un ricco volant (a volte così arricciato che trasformava il centrino in un vero piccolo contenitore, molto spesso riempito con caramelle e posato sul tavolino del salotto!) e che avevano bisogno dell'appretto mantenere la forma
nella maggior parte dei casi il colore era bianco puro o avorio oppure un tono più o meno scuro di beige o ecru (ottenuto, se non era disponibile che filo bianco,dalle nonne, le mamme ecologiste come la mia e...ora anche dalle settantiane-remake come me , immergendo il centrino finito nel tè). Ce n'erano però anche di colorati, a volte in tinte delicate, altre vivaci, questi ultimi molto adatti anche agli arredamenti più moderni o a quelli etnici
Altri centrini erano invece fatti con i settantianissimi granny squares
Clicca sulla miniatura per ingrandire E altri ancora erano un misto di tela intagliata o ricamata oppure liscia e di pizzo crochet o macramè
Gli usi erano i più disparati: il più ovvio quello di metterli sui mobili, oltre che per mera decorazione, per evitare che gli oggetti appoggiati sopra ne graffiassero la superficie oppure scivolassero, stessa cosa sui ripiani di vetrinette da cucina e salotto anche se più spesso ci si limitava a coprirne il bordo con una striscia di pizzo; se ne mettevano anche sopra i vassoi (ne ho visti in foto anche alcuni di quelli prevalentemente in tela con i bordi di pizzo usati per foderare il cestino del pane), a tavola al posto dei sottobicchieri nelle occasioni importanti, e infine, usanza vecchia di più di un secolo ma vivissima nel Decennio, per decorare e proteggere lo schienale e i braccioli di poltrone e sofà (chi non ne ha visti, dal vero o in foto, nei salotti settantiani?)
Clicca sulla miniatura per ingrandire Io ho ritrovato un bel po' di quelli della mamma, anche se purtroppo alcuni sono rovinati e quindi diventeranno "materiale creativo"; a casa vostra e dei vostri conoscenti come eravate messi, a centrini, nel Decennio?
Non so per certo se fossero sempre più o meno rimasti,almeno nelle case arredate in stile, quelle dove più si intonano, o se facessero parte di quegli oggetti simbolo del "ritorno ai bei tempi antichi", comunque erano di tendenza. Nei decenni successivi sono stati sempre più dimenticati (Wikipedia italiano li dà addirittura per estinti!), sia per un cambio di gusto nell'arredamento che per evidenti questioni pratiche (questi complementi d'arredo sono decorativi ma tendono a raccogliere molta polvere e richiedono quindi frequenti lavaggi e conseguenti stirature in qualche caso con aggiunta di appretto: lo so per esperienza perchè ne ho qualcuno anch'io); ultimamente però il ritorno all'interesse per i lavori creativi e lo stile shabby e country chic li stanno riportando alla luce e c'è chi ricerca i vecchi lavori di mamme e nonne per usarli così o per farne materiale per lavori creativi, primo fra tutti quello di spalmarli di colla vinilica e farli asciugare su una forma per farne portaoggetti e paralumi (qualcuno sa se questo tipo di lavoro si faceva anche nei 70s?)
Il materiale prevalente era il cotone, i più diffusi erano interamente creati all'uncinetto e i modelli numerosissimi, dai più classici, molto spesso tondi e di tutte le misure dal sottobicchiere a vere e proprie tovaglie
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a quelli con parti in rilievo, di solito fiori tipo le rose o con i bordi che formavano un ricco volant (a volte così arricciato che trasformava il centrino in un vero piccolo contenitore, molto spesso riempito con caramelle e posato sul tavolino del salotto!) e che avevano bisogno dell'appretto mantenere la forma
nella maggior parte dei casi il colore era bianco puro o avorio oppure un tono più o meno scuro di beige o ecru (ottenuto, se non era disponibile che filo bianco,dalle nonne, le mamme ecologiste come la mia e...ora anche dalle settantiane-remake come me , immergendo il centrino finito nel tè). Ce n'erano però anche di colorati, a volte in tinte delicate, altre vivaci, questi ultimi molto adatti anche agli arredamenti più moderni o a quelli etnici
Altri centrini erano invece fatti con i settantianissimi granny squares
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Gli usi erano i più disparati: il più ovvio quello di metterli sui mobili, oltre che per mera decorazione, per evitare che gli oggetti appoggiati sopra ne graffiassero la superficie oppure scivolassero, stessa cosa sui ripiani di vetrinette da cucina e salotto anche se più spesso ci si limitava a coprirne il bordo con una striscia di pizzo; se ne mettevano anche sopra i vassoi (ne ho visti in foto anche alcuni di quelli prevalentemente in tela con i bordi di pizzo usati per foderare il cestino del pane), a tavola al posto dei sottobicchieri nelle occasioni importanti, e infine, usanza vecchia di più di un secolo ma vivissima nel Decennio, per decorare e proteggere lo schienale e i braccioli di poltrone e sofà (chi non ne ha visti, dal vero o in foto, nei salotti settantiani?)
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- barbatrucco
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Re: I "centrini"
Oh, anche a casa mia e in quelle di parenti e amici non potevano mancare
Ricordo la grande maggioranza delle tipologie di centrini che hai descritto, e in famiglia se ne conservano ancora, così come i vari usi che hai ricordato. La prima cosa che mi è venuta in mente, e infatti ne hai parlato, era il trucco, da me visto praticare allora, di intingerli nel tè per dargli appunto quella tonalità beige o ecru
Ricordo la grande maggioranza delle tipologie di centrini che hai descritto, e in famiglia se ne conservano ancora, così come i vari usi che hai ricordato. La prima cosa che mi è venuta in mente, e infatti ne hai parlato, era il trucco, da me visto praticare allora, di intingerli nel tè per dargli appunto quella tonalità beige o ecru
Resta di stucco, è un barbatrucco!
- galerius
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Re: I "centrini"
Anche da noi i 'centrini' erano molto in voga, mia madre ogni tanto ne creava uno, come pure presine per la cucina che sono in uso anche adesso ( anche se queste sono state fatte in anni più recenti ovviamente ).
Non abbiamo invece mai usato i 'coprisedili', anche perché in salone per tanto tempo ci sono state poltrone piuttosto smilze.
Non abbiamo invece mai usato i 'coprisedili', anche perché in salone per tanto tempo ci sono state poltrone piuttosto smilze.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- Settantiano VIP
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- Iscritto il: sab 21 mar 2015, 16:23
Re: I "centrini"
Confermo: i centrini erano onnipresenti. Mia madre li usa ancora molto, e perfino sulle poltrone. Lei, addirittura, non concepisce che si possa poggiare un oggetto, che sia un vaso o una statuetta, direttamente sopra un mobile. Inoltre, ricordo che, in molti casi, i centrini erano confezionati per i confetti, soprattutto in occasione dei matrimoni, in questo caso in unione con i veli bianchi.
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- Settantiano VIP
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- Iscritto il: sab 2 ago 2014, 21:09
Re: I "centrini"
Anche per me sono stati sempre una costante, e sono sempre stati utilizzati in tutte le epoche della mia vita.
Ricordo, in particolare una cosa, prendendo spunto dal topic sul mio primo viaggio in treno, nel 1971.
Da allora, quasi ogni anno con i miei genitori facevamo in estate un viaggio in treno, in giro per l'Italia,
Il secondo anno, quindi nell'estate 1972, la nostra destinazione fu Venezia: naturalmente andammo anche a Murano e a Burano, e ricordo che, in quest'ultima località mia mamma acquistò diversi centrini, lavorati come probabilmente solo lì sanno fare.
In quanto al poggiare oggetti sopra i centrini o meno, in effetti anch'io penso che oggetti particolarmente pesanti come vasi di ceramica o porcellana o vetro, oppure soprammobili vari di un certo peso, non vadano poggiati direttamente sul legno, per il pericolo che rimangano aloni difficili da togliere, ma anche che con il tempo la superficie del legno si deformi.
Quindi, Lisa, secondo me tua mamma ha ragione.
Ricordo, in particolare una cosa, prendendo spunto dal topic sul mio primo viaggio in treno, nel 1971.
Da allora, quasi ogni anno con i miei genitori facevamo in estate un viaggio in treno, in giro per l'Italia,
Il secondo anno, quindi nell'estate 1972, la nostra destinazione fu Venezia: naturalmente andammo anche a Murano e a Burano, e ricordo che, in quest'ultima località mia mamma acquistò diversi centrini, lavorati come probabilmente solo lì sanno fare.
In quanto al poggiare oggetti sopra i centrini o meno, in effetti anch'io penso che oggetti particolarmente pesanti come vasi di ceramica o porcellana o vetro, oppure soprammobili vari di un certo peso, non vadano poggiati direttamente sul legno, per il pericolo che rimangano aloni difficili da togliere, ma anche che con il tempo la superficie del legno si deformi.
Quindi, Lisa, secondo me tua mamma ha ragione.
- Quickdraw
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- Iscritto il: gio 17 ott 2013, 14:31
Re: I "centrini"
A casa avevamo una collezione impressionante di centrini, e molti li abbiamo conservati tuttora. Anzi mia madre li mette anche ora dappertutto, non solo nel soggiorno o in camera da letto, ma anche in cucina, nel bagno e dove trova un piano di un mobile disponibile, sia che debba poggiarci sopra un soprammobile o anche da solo
Negli anni 70 collezionava la rivista "Tutto Uncinetto"
Clicca sulla miniatura per ingrandire Aveva quasi la collezione completa e si metteva con impegno a realizzare di tutto, dalle piccole dimensioni a vere e proprie tovaglie intere. Passione trasferita anche a mia sorella, che ancora oggi un centrino nuovo non lo fa mai mancare.
Negli anni 70 collezionava la rivista "Tutto Uncinetto"
Clicca sulla miniatura per ingrandire Aveva quasi la collezione completa e si metteva con impegno a realizzare di tutto, dalle piccole dimensioni a vere e proprie tovaglie intere. Passione trasferita anche a mia sorella, che ancora oggi un centrino nuovo non lo fa mai mancare.
- RebekahMikaelson
- Settantiano guru
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- Iscritto il: gio 11 giu 2015, 21:27
- Località: Piacenza
Re: I "centrini"
Eh, sì, i centrini e le mamme sono un'accoppiata davvero classica: W i centrini della mamma, quindi!!
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- Iscritto il: ven 29 dic 2017, 18:51
Re: I "centrini"
Eh, ma il centrino aveva anche una funzione pratica...Sui mobili di legno vero (come quelli di una volta), evitava i segni e le rigature che inevitabilmente si formano appoggiandoci su degli oggetti.
Ora non succede più perchè i mobili adesso o sono in laminato, truciolato e cose simili, oppure anche quando sono di legno sono verniciati con vernici poliuretaniche (che in pratica è come se li plastificassero).
Il legno lucidato a cera o a gommalacca si graffia facilmente, il centrino lo salva!
Ora non succede più perchè i mobili adesso o sono in laminato, truciolato e cose simili, oppure anche quando sono di legno sono verniciati con vernici poliuretaniche (che in pratica è come se li plastificassero).
Il legno lucidato a cera o a gommalacca si graffia facilmente, il centrino lo salva!
- lespaul
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- RebekahMikaelson
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Re: I "centrini"
Verissimo! A casa mia i mobili sono di questo tipo (la maggior parte sono ancora i settantiani dei miei genitori: amo sia gli anni 70 che l'Ottocento e mi piace l'atmosfera che danno i mobili "classici") ed è facile che si rovinino appoggiandovi soprammobili o altro. Ultimamente ho ereditato da casa della nonna, o più precisamente li ho recuperati: i parenti li volevano buttare, una cassettina piena di centrini fatti a mano e praticamente mai usati ed ho intenzione di metterli presto in uso!Elena ha scritto:Eh, ma il centrino aveva anche una funzione pratica...Sui mobili di legno vero (come quelli di una volta), evitava i segni e le rigature che inevitabilmente si formano appoggiandoci su degli oggetti.
Ora non succede più perchè i mobili adesso o sono in laminato, truciolato e cose simili, oppure anche quando sono di legno sono verniciati con vernici poliuretaniche (che in pratica è come se li plastificassero).
Il legno lucidato a cera o a gommalacca si graffia facilmente, il centrino lo salva!
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