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The Alan Parsons Project

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barbatrucco
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da barbatrucco »

Al di là dei gusti, penso infatti che sia un artista importante per la musica pop ampiamente intesa tanto (e soprattutto) sul piano tecnico quanto per i dischi a suo nome, spesso contenenti delle gemme che hanno poi influenzato la musica successiva pur essendo, per lo più, derivative di altri compositori classici e leggeri.
Non in assoluto il mio gruppo preferito, ma li apprezzo molto coi loro pregi e difetti e anche per un fatto affettivo, essendo stato esposto ai loro dischi, per motivi sia mediatici sia familiari, dalla più tenera età :)
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Resta di stucco, è un barbatrucco!
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ataru
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da ataru »

L'incontro tra Woolfson e Parsons avvenne alla mensa della Emi, o almeno così raccontò il buon Eric in una postuma intervista: non erano vicinissimi ma spiccavano poichè erano i più alti della fila, così per ingannare l'attesa si misero a parlare, guarda caso, di musica e continuarono anche al tavolo dove Woolfson confidò al suo interlocutore che aveva scritto diverse cose e gli sarebbe piaciuto pubblicarle, magari collaborando insieme. Inoltre fu proprio Woolfson a suggerire il nome di quello che diventerà il loro sodalizio: il motivo pare risiedesse nel fatto che Parsons aveva già un nome conosciuto mentre lui invece no, nonostante sarebbe poi stato lui il deus ex machina del duo, dato che la maggioranza del materiale musicale porterà la sua firma. Woolfson stesso amava ricordare questi episodi quasi con autoironia, affermando che se anche avesse detto ai suoi figli che lui è una leggenda del rock, questi ultimi difficilmente lo avrebbero preso sul serio data la sua tendenza a stare e rimanere dietro le quinte. Alan Parson's Project fu, parafrasando Homer Simpson :D , un "complesso molto complesso" data l'abitudine di usare diversi vocalist a seconda delle esigenze del brano, non cimentarsi mai in esperienze live e, last but not least, la capacità di generare arrangiamenti innovativi e spesso anche abbastanza complicati ed inusuali che magari facevano da contrasto con la semplicità (apparente) di talune altre melodie. Sulla base di tali ragioni non ho mai considerato gli APP un gruppo "pop" (epiteto che peraltro odio, come tutte le etichette nella musica ma questo in modo particolare), anzi l'ho sempre difeso da coloro che lo considerano come una formazione di facile ascolto, rammentando peraltro che, agli albori della carriera, hanno partorito opere come Tales... oppure I, Robot, che possono essere considerate di prog tardivo.
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Whiteshark
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da Whiteshark »

Band tra le mie preferite per la capacità di creare musica di ascolto relativamente "leggero" pur con grande cura negli arrangiamenti. Del periodo settantiano il mio LP preferito è "Pyramid", capace di spaziare dalle sonorità da ballad di "Shadow of a lonely man" agli strumentali sintetizzati di "Hyper Gamma spaces".
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ataru
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da ataru »

E' stata recentemente pubblicata la prima biografia dell'APP. Per quanto possa sembrare incredibile, ancora non esisteva un libro che riassumesse la parabola di questa formazione e finalmente questa lacuna è stata colmata, ma la cosa singolare consiste nel fatto che l'autore è italiano e non anglosassone. Il libro, che ho avuto modo di leggere, è molto particolareggiato e ricchissimo di informazioni che ogni appassionato del Project amerà conoscere. Fra i vari aneddoti spicca la carriera di Woolfson nel periodo post Project, le sue attività, anche in ambito teatrale (sempre come compositore), che hanno portato alla pubblicazione di tre album postumi molto belli e interessanti: "Poe - More Tales of Mistery and Imagination", "EW Sings the APP that never was" e "Somewhere in the Audience". Il primo contiene materiale che dovrebbe essere in buona sostanza un seguito del celeberrimo Tales del 1976 e il secondo pezzi scritti da lui ai tempi del Project ma non pubblicati su disco, mentre il terzo consiste in una raccolta di pezzi tratti dai suoi musical. em_drinks
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Whiteshark
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da Whiteshark »

Ottima strenna natalizia... grazie Ataru !! em_ok2
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Whiteshark
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da Whiteshark »

"EW sings the APP that never was" sembra veramente una raccolta di B-side da 45 giri degli APP. Il lavoro mi sembra sottoprodotto, che mi piace molto è solo "Immortal".
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da ataru »

Whiteshark ha scritto:"EW sings the APP that never was" sembra veramente una raccolta di B-side da 45 giri degli APP. Il lavoro mi sembra sottoprodotto, che mi piace molto è solo "Immortal".
Allora dovresti ascoltare Freudiana, primo lavoro partorito da Woolfson dopo la rottura del sodalizio; un concept album sicuramente interessante e, in certi momenti, anche distante dal sound tipico del Project.
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hal9000
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da hal9000 »

Nel 1987, "Tales of Mystery and Imagination" per la prima pubblicazione in CD, ha ricevuto una parziale revisione e l'aggiunta di frammenti narrativi ad opera del celebre attore/regista Orson Welles.
L'album è stato nuovamente rimasterizzato e pubblicato (una prima volta) nel 2007 come doppio disco: nel primo è presente la versione uscita nel 1976 e, nel secondo quella del 1987. Recentemente questa
versione è stata ridistribuita, gli interventi di Orson Welles sono molto suggestivi.
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Whiteshark
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da Whiteshark »

Io ho acquistato entrambe le versioni e devo dire che a parte il notevole miglioramento dell'audio (fu uno dei miei primi CD) non notai soverchie differenze tra i due lavori, forse perchè il mio pezzo preferito, "The Raven", è praticamente identico.
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Insight
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Re: The Alan Parsons Project

Messaggio da Insight »

A me piace tanto la versione di Eye in the Sky cantata da Noa...
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
_____
Anni 80? No, grazie
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