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Stephen Schlaks

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lespaul
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da lespaul »

Meglio stare in classe!!!
:mrgreen:
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Insight
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Insight »

Diceva che ascoltare quella musica le faceva superare il senso di colpa per non essere venuta a scuola :)
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Milord
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Milord »

Whiteshark ha scritto:Beh.... a questo punto credo che anche Eumir Deodato ci starebbe bene...
ho ascoltato il suo "Così parlò Zarathustra", godibile, ma più attinente al genere jazz.
Tornando all'easy listening, non possiamo tralasciare il casereccio "Guardiano del faro", al secolo Federico Monti Arduini. Tra i suoi brani più originali, va citata l'orientaleggiante soundtrack dello spot settantiano relativo all'amaro Borsci San Marzano,
...ogni volta che l'ascolto mi par di veder un'odalisca, ma forse è un miraggio :eek:
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hal9000
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da hal9000 »

Milord ha scritto: Tornando all'easy listening, non possiamo tralasciare il casereccio "Guardiano del faro", al secolo Federico Monti Arduini.
mi ricordo il suo "gabbiano infelice" titolo che ad Alto Gradimento veniva sfottuto alla grande,
per contro il pezzo veniva fatto ascoltare ogni volta.
Anche Il "Così parlò Zarathustra" di Deodato facevano ascoltare spesso, mi ricordo una volta
che uno dei due (Arbore o Boncompagni non ricordo) esclamò a proposito di Zarathustra:
"ma poi cosa disse?" e l'altro "mah, non sé mai saputo"
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da barbatrucco »

Insight ha scritto:Visto che avete nominato anche Richard Claydermann, che era quello sempre tutto vestito di bianco, ricordo che una mia compagna di classe dei primi anni del liceo, quando faceva "lippe" (da noi si dice così marinare la scuola), andava sempre in un giardino pubblico e passava la mattinata ad ascoltare col walkman una cassetta, appunto, di Claydermann :) Anni '85-'86...
Ma già che era al parco, non poteva drogarsi come tutti gli altri? :mrgreen:

Sarcasmo a parte, in effetti viene più spontaneo associare Claydermann agli '80, ma la sua carriera cominciò col botto nel '77 quando fu scelto, tra venti pianisti provinati, per incidere la celebre "Ballade pour Adeline" che, dato il successo, avrebbe ripreso più volte negli anni successivi; anzi, sembra che parte dei maggiori riscontri discografici il francese li godette proprio nel Decennio, ottenendone una solida base per consolidare la fama nel periodo seguente.

Non è da escludere poi che il declino di Schlaks dopo i primi anni '80 dovette dargli una mano in più: certo, la proposta musicale dell'americano non era del tutto assimilabile, ma è indubbio che vi fossero delle affinità, e anche l'aspetto fisico andò probabilmente a vantaggio del francese.

Comunque, vista la piega che ha preso la discussione, si potrebbe anche aprirne un'altra sull'easy listening ;)

A tal proposito si è parlato di Deodato, ma sono d'accordo anch'io sul fatto che appartenga più alla "famiglia" del jazz-fusion sebbene alcuni aspetti stilistici possano avvicinarlo, quasi per una sorta di effetto collaterale, al mondo dell'easy.
Resta di stucco, è un barbatrucco!
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Insight
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Insight »

E oggi dov'è andato a finire l'easy listening? .... Amore e capoeira? :)
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Milord
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Milord »

rispondendo al volo al quesito di Insight,
direi che oggi l'easy listening è (da tempo) evoluito nella NEW AGE,
genere codificato, tuttavia abbastanza generalista e affine
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Whiteshark
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Whiteshark »

In effetti, forse per la mancanza di artisti di livello (non vedo in giro una Anita Baker, una Carly Simon, un Billy Joel tanto per citarne alcuni) ha fatto confluire il tutto nella new age più "commerciale", che io identifico ad esempio con Lee Ritenour e Dave Grusin.
Remember:

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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Insight »

Arabo per me :mrgreen:
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Milord
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Re: Stephen Schlaks

Messaggio da Milord »

come ho accennato nel precedente intervento,
la NEW AGE è il sostanziale evolversi dell'easy listening, e analogamente la musica che lo identifica è prettamente strumentale (salvo sporadici innesti di voce solista o cori), usata e apprezzata come sottofondo rilassante e "rigenerante". E' comunque abbastanza generalista, tanto che vi sono inclusi nomi come Vangelis, Yanni, i Tangerine Dream di ultima generazione (pater and filius, ...poca sostanza comunque). Negli anni '90 e 2000 in edicola circolava la rivista dedicata "New Age Music And New Sounds", e ogni numero accludeva un cd compilation con estratti di artisti vari, una produzione raffinata e di buon appeal.
good-bye em_bye
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