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Dire Straits

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ataru
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Dire Straits

Messaggio da ataru »

Pur se la loro parabola si dispiegherà anche nei due decenni successivi, i Dire Straits si formano e iniziano a farsi conoscere verso la fine del nostro amato Decennio. I loro primi due album sono altamente emblematici del loro sound e, anche se parlare di loro è essenzialmente parlare di Mark Knopfler, tutti i musicisti che nel corso degli anni hanno fatto parte di questa formazione sono sempre stati di ottimo livello.

Line up settantiana:
Mark Knopfler (chitarra e voce)
David Knopfler (chitarra)
Pick Whithers (batteria)
John Illsley (basso)

Discografia:
1978) Dire Straits
1979) Communique
1980) Making Movies
1982) Love Over Gold
1985) Brothers In Arms
1991) On Every Street

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Whiteshark
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Re: Dire Straits

Messaggio da Whiteshark »

Il primo disco è davvero speciale ancora oggi, il secondo era il mio preferito. Parlando ovviamente dei lavori settantiani. Negli eighties arrivò il grande successo di Making Movies e Brothers in Arms. Comunque, come diceva giustamente l'amico Ataru, i "Dire Straits" sono sempre stati la "Mark Knopfler Band", ed infatti il solo musicista con velleità artistiche, ossia il fratello David, se ne andò (o meglio fu cacciato) perchè con Mark non aveva assolutamente spazio. Gli altri, buoni strumentisti ma musicisti senza velleità, si adeguarono, accettando anche capitolazioni personali in Brothers in Arms (dove Terry Williams non suonò nulla sostituito da Omar Hakim, e John Illsley fu rimpiazzato nei due pezzi bassisticamente più impegnativi, ossia "Ride Across the river" e "One World", rispettivamente da Tony Levin e Neil Jason).
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lespaul
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Re: Dire Straits

Messaggio da lespaul »

Concordo: il primo è speciale ma a Making Movies sono affezionato per motivi personalissimi.
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Mauro Tozzi
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Re: Dire Straits

Messaggio da Mauro Tozzi »

Video ufficiale di Tunnel of love.

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Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
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Ian
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Re: Dire Straits

Messaggio da Ian »

Making Movies, in quegli anni dove la discomusic la faceva da padrona, ha praticamente splancato dinuovo le porte agli assoli di chitarra elettrica ormai quasi inesistente nella discomusic e il suo modo di cantare e suonare delicatamente le corde della chitarra in stile country, ma allo stesso tempo , accompagnato da una ritmica molto ballabile ha fatto il resto. Naturalmente, detta così sembra facile, ma Mark , è stato , ed è unico in questo genere, tant'è che , è uno di quegli artisti che solo ascoltandolo, senza vederlo in video, lo riconosci già dai primi accordi
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ataru
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Re: Dire Straits

Messaggio da ataru »

Whiteshark ha scritto:Il primo disco è davvero speciale ancora oggi, il secondo era il mio preferito. Parlando ovviamente dei lavori settantiani. Negli eighties arrivò il grande successo di Making Movies e Brothers in Arms. Comunque, come diceva giustamente l'amico Ataru, i "Dire Straits" sono sempre stati la "Mark Knopfler Band", ed infatti il solo musicista con velleità artistiche, ossia il fratello David, se ne andò (o meglio fu cacciato) perchè con Mark non aveva assolutamente spazio. Gli altri, buoni strumentisti ma musicisti senza velleità, si adeguarono, accettando anche capitolazioni personali in Brothers in Arms (dove Terry Williams non suonò nulla sostituito da Omar Hakim, e John Illsley fu rimpiazzato nei due pezzi bassisticamente più impegnativi, ossia "Ride Across the river" e "One World", rispettivamente da Tony Levin e Neil Jason).
Mark fondò gli Straits perchè voleva suonare le sue composizioni e per quanto lo riguarda rimarrà sempre una sua creatura. In un'intervista durante il Brothers in Arms Tour, alla ennesima ripetizione (chissà quante volte gli sarà capitato... :lol:) della domanda sul fatto se fosse difficile lavorare con lui, Mark rispose: "dovresti chiederlo agli altri, ma forse c'è una sorta di dittatura benevolente... forse non tutti sanno che una band può essere una pena tremenda..."), in pratica ammettendo che il capo era lui, punto. Più recentemente e riguardo al periodo Dire Straits, disse che il successo quasi inaspettato ottenuto con il gruppo gli diede un grande potere contrattuale nei confronti della casa discografica (leggasi ampia libertà): il quadro che ne emerge è di un genio individualista, infatti non mi risulta che Knopfler, nonostante le innumerevoli collaborazioni, abbia mai scritto nulla insieme con altri. Come se non bastasse, credo che i Dire Straits siano stati l'unico grande gruppo della storia del rock a non tornare mai insieme e anche questo la dice lunga. em_drinks
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Whiteshark
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Re: Dire Straits

Messaggio da Whiteshark »

Il "non ritorno" dei DS è una cosa per me molto positiva, specie dopo avere visto Phil Collins..... Per la libertà contrattuale, che MK potesse fare quel che voleva è dimostrato dal periodo di "Love over gold", in cui riuscì a far pubblicare come prima traccia un brano da 14"20", lasciando fuori pezzi ben più commerciali che trovarono posto nel pessimo (anche se lo comprai e l'ho tuttora) "ExtendedancEPlay".
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ataru
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Re: Dire Straits

Messaggio da ataru »

In realtà un "ritorno" c'è stato: nell'ultimo periodo della loro parabola ormai gli Straits erano praticamente Mark Knopfler & John Illsley + sessionmen di passaggio; ebbene, proprio quei sessionmen hanno formato una (tribute ?) band denominata Dire Straits Legend, tenendo concerti in giro per il mondo e anche in Italia, ai quali ho sempre badato bene di non assistere. Al di là del fatto che i DS senza Mark non hanno senso, trovo tale operazione anche abbastanza patetica. :D
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barbatrucco
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Re: Dire Straits

Messaggio da barbatrucco »

IDEM! Non tanti anni fa questa "exploitation band" (se posso coniare un'espressione) che si appoggiava alla meritata fama degli Straits passò anche da queste parti e avrei potuto vederla facilmente, ma non ne fui tentato affatto per via delle stesse impressioni istintive e, direi, ovvie.

Posso capire una "tribute band" con gli attributi che fornisca un prodotto onesto e, nei casi migliori, di qualità elevata, ma qui ci si marciava parecchio, senza nulla togliere alla professionalità dei musicisti coinvolti che erano stati collaboratori diretti alla già avviatissima creatura di Mark Knopfler.

A proposito di operazioni al limite tra omaggio e scopiazzatura, ve li ricordate, nei primissimi anni '80, i Tempi Duri dell'esordiente figlio d'arte Cristiano De André, laddove il nome ricalcava quello del gruppo ispiratore non solo nella lunghezza ma anche, sostanzialmente, nel significato che, se lo si volesse tradurre ancor più alla lettera, starebbe per "ristrettezze" o "messi alle strette" (ma ve lo immaginate, che so, Pippo Baudo annunciare: "Ed ecco a voi... i Messi alle Strette em_laughing ).
Resta di stucco, è un barbatrucco!
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Whiteshark
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Re: Dire Straits

Messaggio da Whiteshark »

Beh...la canzone "Tempi duri" è in pratica "Sultans of swing" col testo cambiato. Incredibile che un artista del calibro di Fabrizio De ANdrè abbia prodotto una simile "roba".
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