Angelo Branduardi

[Mauro Tozzi]

Il menestrello della canzone italiana è un altro degli artisti che hanno conosciuto la loro consacrazione nei Settanta. Alla fiera dell'est, La pulce d'acqua, Cogli la prima mela sono i suoi principali successi del decennio.

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[Insight]

Ho un ricordo particolare. Quando facevo il catechismo e mi preparavo alla prima Comunione (anno 1977-78), ogni tanto veniva anche un ragazzo, avrà avuto 17-18 anni, che faceva cantare noi bambini, tutti insieme, accompagnandoci con la chitarra.
Cantavamo le classiche canzoni religiose, però, alla fine, questo ragazzo concludeva sempre con "Alla fiera dell'Est" Noi eravamo tutti contenti, la canzone ci divertiva e ci sembrava una specie di "trasgressione" rispetto alla scaletta delle canzoni classiche

[Supersonic]

Penso che sia sempre stato molto coerente e professionale nel proporre la propria musica. Della sua discografia apprezzo in modo particolare "Angelo Branduardi" (1974) e "La Luna" (1975).

[Almike73]

Ottimo musicista, compositore e polistrumentista, nonchè profondo conoscitore delle tradizioni storico culturali della musica.
Anch'egli fu contagiato, seppur marginalmente , dalle sperimentazioni musicali proprie di questo decennio, come di può ascoltare in alcuni live degli anni 75-76.
Apprezzabile il suo mantenere negli anni un proprio stile compositivo, soprattutto per quanto riguarda i testi, sempre ricchi di figure mistiche, retoriche e spessissimo riconducibili alla Natura.
Inoltre, persona molto umile e disponibile, ben lontano dal volersi far incensare l'Ego, come tanti altri suoi colleghi...

[Mauro Tozzi]

[Betelgeuse]

Il successo di Branduardi della seconda metà dei settanta ( con i lavori già ricordati ) si basava su una formula semplice quanto precisa: e cioè venire incontro ai gusti medi del pubblico, mantenendo una qualità molto alta.
Dopo " Cogli la prima mela " ( 1979 ), invece, decise, non so se consapevolmente o studiando la cosa a tavolino, di trasformarsi in artista meno " di massa ". E comunque , complice il cambiamento dei tempi, il pubblico aveva già cambiato idea per conto suo.

[Whiteshark]

Uno dei miei artisti preferiti del triennio 1978-1981. Mi piaceva molto in particolare questa sua capacità di fondere melodie "alla Donovan" con una base ritmica prog-rock (Surdi, Cappellotto e Di Sabatino). Chiunque abbia il triplo LP Concerto se ne può rendere conto "di persona".

[queen_of_chinatown]

Ho un ricordo particolare. Quando facevo il catechismo e mi preparavo alla prima Comunione (anno 1977-78), ogni tanto veniva anche un ragazzo, avrà avuto 17-18 anni, che faceva cantare noi bambini, tutti insieme, accompagnandoci con la chitarra.
Cantavamo le classiche canzoni religiose, però, alla fine, questo ragazzo concludeva sempre con "Alla fiera dell'Est" Noi eravamo tutti contenti, la canzone ci divertiva e ci sembrava una specie di "trasgressione" rispetto alla scaletta delle canzoni classiche

D'altronde "Alla fiera dell'Est" è ispirata a un canto pasquale ebraico, quindi non è poi così trasgressiva

[Moonchild]

Penso che sia sempre stato molto coerente e professionale nel proporre la propria musica. Della sua discografia apprezzo in modo particolare "Angelo Branduardi" (1974) e "La Luna" (1975).

Ho molto apprezzato " La Luna" in special modo la titletrack ,"Confessioni di un malandrino" e " Gli alberi sono alti ".Quest'ultima eseguita da diversi cantanti folk, tra cui Joan Baez,Alan Stivell e i Pentagle con il titolo "The Trees They Do Grow High"
Purtroppo di questo album non sono riuscito a trovare la versione originale del CD.

[lisa jean]

Sì, "Confessioni di un malandrino" piace particolarmente anche a me. Un altro brano molto rappresentativo del suo stile, almeno di quel momento, è il celebre, affascinante "Ballo in fa diesis minore" (Sono io la morte e porto corona....), in cui è la grande falciatrice stessa a prendere la parola, sconfitta, però, dalla musica e dalla danza (e tu del tempo non sei più signora)