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doppio brodo STAR

Spot, reclame e prodotti
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franz75
Settantiano guru
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Iscritto il: mar 11 apr 2017, 11:22

doppio brodo STAR

Messaggio da franz75 »

Penso che quello del brodo STAR sia stato uno dei caroselli più longevi, nel senso che mi pare di ricordarlo fin dai primi anni, peraltro sempre con testimonial di grande popolarità, a partire da Renato Rascel. Negli anni '60, con la coppia Lauretta Masiero/Raffaele Pisu nacque poi anche il famoso slogan accompagnato dal non meno famoso motivetto: "Se ti resta ancora un dubbio, tanto semplice è provar/la minestra vale il doppio con il doppio brodo STAR". La coda del motivetto rimase poi in auge anche per parte del nostro decennio. Fino al 1970, come testimonial la STAR scelse il grandissimo Aldo Fabrizi.
Non sono purtroppo riuscito a reperire la serie andata in onda appunto nel 1970 in versione "spot singolo" (la si trova soltanto nella solita raccolta presente sul tubo), intitolata, mi pare, "Ma se po' campà così?": rimedio pertanto con la serie subito precedente, quella del "doppio Fabrizi". Sempre esilarante il grande attore romano (o, meglio ancora, romanesco) nella sua divertente caratterizzazione:



A questo punto, purtroppo, rimane un buco nella sequenza, perché per due o tre anni la STAR mandò in onda un'altra simpaticissima serie animata che, anche in questo caso, si trova solo nelle raccolte presenti sul tubo. Il raccontino ammicca già a quella che sarà la serie successiva, con una giovane e carinissima protagonista che viene immaginata dai suoi spasimanti come una stella dello sport od una vamp di Hollywood, con risultati sempre piuttosto sconfortanti. Ma, come dice lei stessa, "in cucina ho una chance/per un piatto più chic"...sempre ovviamente con il brodo STAR. Dello storico codino, rimane solo la parte finale, ulteriormente modificata: "ogni piatto vale il doppio, con il doppio brodo STAR".

Negli anni 1973-74, la serie è una naturale evoluzione della precedente: non ci sono più cartoni animati, ma ballerini in carne ed ossa per una sottile presa in giro dello stereotipo "donna angelo del focolare/marito lavoratore e signore di casa" che, penso, nel nostro decennio iniziava ad essere definitivamente superato.
Scompaiono defnitivamente il vecchio slogan ed il vecchio motivetto; mi stupisce anche parecchio che per un prodotto così "casalingo" e che quindi dovrebbe essere "rassicurante" venga scelto uno svolgimento quasi completamente in tonalità minore.



E adesso una domanda a coloro che ono molto più fisionomisti di me: ma non è che per questo carosello la STAR avesse addirittura scritturato parte del corpo di ballo della Rai? Ad esempio, intravvedo una faccia conosciuta nel meccanico a 0'39"; ed altrettanto conosciute, oltre alla carinissima ragazza col caschetto nero, mi paiono le ragazze in altro a sinistra ed in basso a destra che compaiono a 1'21". Non ho invece assolutamente dubbi sulla casalinga "taglia forte" che compare in tutto il ballletto e che era una habituée di carosello: tanto è vero che la si ritrova, fra gli altri, anche nel (per noi) celeberrimo spot del Rabarbaro Zucca con il "filo di Arianna" di cui si parlava in altra rubrica tempo fa.

Chiudo infine con un telecomunicato post-carosello del 1978, nel complesso abbastanza anonimo. Curioso notare che l'unica vestigia rimasta rispetto all'ultimo carosello postato, sia il mestolo che versa il prodotto reclamizzato sul riso in biano e sulle uova all'occhio di bue (ecco...vi assicuro che questo utilizzo del brodo STAR, prima che vedessi questi caroselli, mi era del tutto ignoto. A casa mia il cosiddetto "brodino" lo si è sempre e solo utilizzato per la minestra e, in misura molto minore, sugli arrosti).

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