Questa serie leggendaria ebbe inizio nel fatidico '68 e andò avanti praticamente per tutto il resto della rubrica o quasi: ci fu forse una breve parentesi con un'altra serie, ma evidentemente questa aveva colpito la fantasia degli italiani tanto da venire riproposta come "spot", nel suo concetto centrale, diversi anni più tardi.
L'idea è semplice e meravigliosa: il testimonial, se così lo vogliamo chiamare, corre di volta in volta sfrenatamente, forse inseguendo la libertà, nei paesaggi più diversi, e lo vediamo così in mezzo ai boschi, o in splendidi e antichi borghi italiani, sulla neve, sulle rive di un fiume, ovunque!
Ad ammirare questa prorompente corsa verso l'infinito, c'è sempre una famigliola composta da due aitanti genitori e il loro bel figlioletto biondo che guardano felici, e rapiti, le gesta del vero protagonista di queste réclame. Cosa pubblicizza costui, chi è e a quale colore è associato (risposta quest'ultima fondamentale, altrimenti non si può riconoscere il punto per il testimonial)?
Domande addizionali, che al momento dovrebbero essere aperte a tutti, se non sbaglio:
- Altra immancabile protagonista di questo carosello era la musica che sembrava composta appositamente tanto era perfetta, ma non lo era: dite quindi, aggiudicandovi un punto a risposta, il nome del compositore, il titolo del brano, l'anno di pubblicazione e la casa discografica, etichetta di punta del settore "library" (cioé, musica "applicata", concepita per essere scelta come commento sonoro).
Dai, non potete non indovinare almeno i quesiti principali di uno dei caroselli-simbolo del Decennio, fatevi sotto!
) e i testimonial occulti.
