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Spagna 1982

Ricordi, protagonisti, eventi e manifestazioni sportive
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Whiteshark
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Whiteshark »

Da musicista (dilettante ma con 30 anni di esperienza) posso dirti che fino agli anni '90 le amplificazioni di strumenti particolari come viola e mendolino erano autentiche sfide, quasi sempre perse. Nell'ultimo ventennio i progressi eccezionali nel campo dei sistemi di trasduzione hanno ridotto al minimo il problema. Questo ovvimente in caso di P.A.
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Guszti
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Guszti »

Carissimo White, concordo benissimo, anche io ho un'esperienza come musicista dilettante girovago, e visto che ero il meno abile della compagnia il mio ruolo era "tastierista aggiunto e addetto alle amplificazioni": ricordo con orrore tutte le corse da un lato all'altro della sala per "sentire i suoni" e poi regolare tutte le manopole, e il mandolino era sempre quello che dava i maggiori problemi.
Comunque, in Arena c'erano fior di fonici, e nel caso specifico dell'Otello, dalla seconda o terza rappresentazione è filato tutto liscio.
È anche da dire che il ruolo dei mandolini nell'Otello è marginale, come sottolineato dal puntuale Franz.
A proposito, non credo fosse "l'allestimento francese" (dove vi sono danze aggiunte con mandolini a scapito del maestoso terzo atto), quindi probabilmente hai ragione tu, Franz, e i mandolinisti intervengono solo nel secondo atto, "doppiando" i figuranti sul palco. Non sono sicuro però; purtroppo, ho guardato tra gli spartiti che mi ha lasciato mio padre, e non ho trovato quello dell'Otello (forse lo ha ceduto a qualcuno).
Chiudo prima di andare OT.
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franz75
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Re: Spagna 1982

Messaggio da franz75 »

Oibo, Guszti...adesso mi costringi a consultare la partitura quando arrrivo a casa! A me i balletti dell'Otello (purtroppo quasi mai eseguiti...e sempre considerati musica di serie B, anche dalle major del disco. Ricordo benissimo che nel vinile dell'incisione di Otello diretta da Karajan con Del Monaco, la Tebaldi e Protti, i balletti ci sono...nel riversamento in CD la Decca li ha tagliati...peccato, perché Karajan era un mostro a dirigere, oltre che a tante altre cose anche queste piccole chicche un po' kitsch) piacciono moltissimo, ma non mi ricordo vi siano i mandolini...urge controllo! :D
E adesso chiudo anch'io...con un bel Viva Verdi, però! :lol:
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ataru
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Re: Spagna 1982

Messaggio da ataru »

Italia brava e fortunata. Ricordo che anch'io all'epoca fui molto felice per l'affermazione dei nostri anche se oggi, con il senno di poi, devo riconoscere che forse non vinse la squadra più forte del mondo ma quella che in quel momento seppe giocarsi meglio le sue carte. Un importante quotidiano sportivo, all'indomani della finalissima, titolò: "Bellissimo perchè incredibile" e credo che questo aforisma racchiuda in maniera mirabile il sunto di quella vittoria. Molti dissero che fummo fortunati contro il Brasile e che se quella partita fosse stata rigiocata 100 volte avremmo sempre perso ma io non sono affatto d'accordo: il grande e strafavorito Brasile era forte dalla cintola in sù (centravanti ridicolo a parte...) ma aveva una difesa impresentabile e un portiere imbarazzante. Un pò di buona sorte arrivò dopo semmai, visto che affrontammo in semifinale la Polonia orfana di Boniek e quindi priva di una buona fetta del suo potenziale e successivamente una Germania divisa in clan, dove molti giocatori non si rivolgevano la parola (questa circostanza venne ammessa da molti reduci di quella squadra, anni dopo). Nelle successive qualificazioni all'Europeo 1984 l'Italia fece una figura barbina dimostrando che probabilmente quella squadra era appagata e aveva fatto il suo tempo, ma quell'estate 1982 rimarrà per sempre nel cuore di ogni tifoso. em_drinks
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Whiteshark
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Whiteshark »

Sul "fortunati" avrei da ridire. Una squadra che batte sul campo, e senza rigorini a favore o aiuti arbitrali tre "squadrette" come l'Argentina di Maradona e Passarella, il Brasile di Zico, Cerezo, Falcao e Socrates e la Germania di Rummenigge il titolo non lo meritò, ma lo strameritò. Sette partite, quattro vittorie, tre pareggi, dodici gol fatti e sei subiti, col capocannoniere dei Mondiali.... insomma, eravamo forti !!
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lespaul
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Re: Spagna 1982

Messaggio da lespaul »

D'accordo con Whiteshark. Un mondiale diviso in due parti: squadra mediocre ed impresentabile al girone eliminatorio e poi un crescendo inarrestabile nelle fasi successive.
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Quickdraw
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Quickdraw »

Condivido in pieno il pensiero di Les e White.
Inizio stentato, ma dall'Argentina in poi non ce n'era per nessuno.
L'"incredibile" era sicuramente riferito allo stentato inizio, nonché alle partite pre-mondiale non certo esaltanti, ma sul fatto che era una grande squadra non ci possono essere dubbi, visto che già in Argentina avevamo giocato alla grande (scoppiati solo sul finale, ma anche sfortunati,;lì si davvero sfortunati) e la squadra era quasi uguale....
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Whiteshark
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Whiteshark »

Indubbiamente una squadra forte, anche "agevolata" dal fatto di mantenere, per il "blocco" juventino, lo stesso schema di gioco: in pratica Zoff, Gentile, Cabrini e Scirea giocavano sempre allo stesso modo, sia alla Juventus che in nazionale.
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Betelgeuse »

Secondo me l'Italia giocò meglio al Mondiale 1978, rispetto a quello vinto nell'82, ma questo non significa che non meritammo quella vittoria.
Veramente da incubo i due anni successivi, soprattutto un pessimo 1983, quando vicemmo una sola partita nell'anno solare.
C'è, con il senno di poi, un chiaro parallelismo tra l'Italia Campione del Mondo 1982 e l'Inter del Triplete del 2010: in entrambi i casi subentrarono sazietà e mancanza di stimoli e motivazioni.
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Whiteshark
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Re: Spagna 1982

Messaggio da Whiteshark »

L'Italia 1978 fu probabilmente la migliore Italia di sempre sul piano del gioco. D'altronde, con tutto il bene che si deve volere a "Ciccio" Graziani, Roberto Bettega era giocatore di levatura tecnica ben differente, in grado di giocare sia da punta che da "numero 10", con ottimi piedi ed imbattibile nel gioco aereo, cosa che consentiva agli azzurri del 1978 una maggiore imprevedibilità offensiva. Altro elemento superiore nell'Italia 1978 rispetto a quella 1982 era sicuramente Romeo Benetti, che rispetto ad Oriali era maggiomente sorretto dal fisico ed in possesso di un tiro micidiale, oltre ad essere sicuramente più cattivo.
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