Nata a Frugarolo, un piccolo paese in provincia di Alessandria, appassionata del volante fin da bambina, aiutava il papà guidando il furgone che andava in giro a consegnare la carne.
Poi cominciò con la solita trafila, quella medesima dei suoi colleghi maschi: go karts, Formula 3 e altre Formule minori, negli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, cogliendo i primi importanti successi.
In Formula 1, Lella debuttò nel 1974 al volante di una Brabham. In un mondo fortemente dominato dai maschi e assai competitivo, l'obiettivo di Lella era almeno quello di qualificarsi per disputare i Gran Premi: e ci riuscì tante volte, prendendo parte alle corse insieme ai nomi da "brivido" di quegli anni: Stewart, Fittipaldi, Regazzoni, Lauda e tanti altri che possiamo leggere nelle bellissime cronache che ci regala Whiteshark
Il grande capolavoro di Lella Lombardi avvenne nel 1975, quando in un rocambolesco Gran Premio di Spagna, al volante di una mediocre March, riuscì a concludere la gara classificandosi al sesto posto: si aggiudicò così 0,5 punti validi per il titolo mondiale (la gara era stata sospesa per un incidente e a tutti i piloti giunti al traguardo dal 1° al 6° posto venne assegnata la metà dei punti in palio).
Quella fu la grande impresa della "Signora delle corse" rimasta ancora oggi ineguagliata.
Poi Lella continuò la sua carriera nel mondo delle gare automobilistiche, approdando ad altre categorie e conquistando notevoli successi e piazzamenti. Così fino al 1988, quando si ritirò e fondò una scuderia propria.
Purtroppo la Signora delle corse se n'è andata ancora giovane, nel 1992, ma il suo ricordo, il segno che ha lasciato dietro di sé, rimarrà per sempre scolpito nella storia dell'automobilismo sportivo.
