[ARTICOLO] Radici

[Redazione Anni70]

Articolo: http://www.anni70.net/libri/radici/
Autore: Insight


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Poiché l'omonimo sceneggiato trasmesso dalla RAI è tratto in modo piuttosto fedele dallo scritto, per evitare duplicazioni di discussioni e dispersioni di commenti, utilizzate questo stesso thread anche per trattare dell'adattamento televisivo.

Se desiderate contribuire con vostri articoli personali, da pubblicare sul portale Anni70 nella sezione "Approfondimenti", su questa pagina trovate tutte le informazioni.

[Quickdraw]

Bell'articolo, bel romanzo e bello sceneggiato.

Ricordo come in famiglia seguivamo con passione tutte le puntate sia del primo Radici che del seguito con James Earl Jones nella parte di Alex Haley.

Emozionanti entrambi i finali:

[barbatrucco]

Un articolo, oserei quasi dire, monumentale come il libro di cui parla, che mi ha fatto venire voglia di rileggerlo e di rivederne lo splendido adattamento televisivo.
Ennesimi complimenti ad Insight quale nostro maggior contributore di articoli e per la puntualità, voluta o meno, con cui a volte questi vengono a combaciare con vicende di stretta attualità: in questo caso la questione razziale ancor così evidente negli USA (e non solo) a 150 anni dalla fine della schiavitù e nonostante il doppio mandato al primo presidente afroamericano ancora in carica, senza dimenticare il recente premio oscar al film 12 anni schiavo tratto da un memoriale d'epoca e che, stilisticamente, avrebbe potuto benissimo essere un film settantiano; ma aggiungerei anche l'articolo su La scomparsa di Majorana di Sciascia pubblicato quando sono venute fuori novità su questo caso.

[Insight]

Grazie, Quick e Barbatrucco

Se ti capita, Barba, rileggi il romanzo, è veramente bello, specialmente, secondo me, la parte che si svolge in Africa. Confesso che il 15O° anniversario dell'abolizione della schiavitù e le altre cose che hai citato, comprese le novità sul caso Majorana, sono mere coincidenze. Gli articoli li ho scritti a prescindere da esse. Diciamo che sono stato fortunato, perché così gli scritti acquistano un sapore di maggiore attualità

Quanto allo sceneggiato, mi era piaciuto veramente tanto e messo addosso già allora una grande tristezza, un forte senso di ingiustizia; anche la seconda parte, citata da Quick, dove non c'è più la schiavitù ma è ben documentato il razzismo, la difficile conquista dell'uguaglianza di diritti del popolo nero americano.
Avendo così apprezzato lo sceneggiato, più tardi non potei fare a meno di leggere il libro, che ho riletto qualche mese fa dopo una trentina d'anni. Sono contento di avere ancor l'edizione "originale" del 1977...

[lisa jean]

Credo che "Radici", e in particolare il giovane Kunta Kinte, siano una parte fondamentale nell'immaginario collettivo di chi ha vissuto i Magici 70. Mi riferisco, per la verità, all'adattamento televisivo, perché non tutti (me compresa) hanno letto il romanzo. Lo sceneggiato (allora si chiamava così) fu davvero sconvolgente, per la visione di tutte le crudeltà e le ingiustizie, soprattutto, credo, per i più giovani, che certo non potevano sapere molto sull'argomento, ma anche molto emozionante: indimenticabile il grido finale di Alex Haley, lo scrittore: "Ti ho trovato!". E poi, che cast fantastico: tutti attori bravissimi!