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"Teoria dei bisogni" di A. Heller

Discussioni generiche sugli anni '70
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Gaetano Hardy 59
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Iscritto il: mer 2 ott 2013, 23:02

"Teoria dei bisogni" di A. Heller

Messaggio da Gaetano Hardy 59 »

Piccola /grande domanda a tutti i marxisti e/o esperti di marxismo:
MA, IN DEFINITIVA, la c.d. "Teoria dei bisogni" di A. Heller, come cosa mai cavolo afferma? C'era chi, vuoi auspicandolo, vuoi temendolo, la presentava come una delle ideologie base portanti della ventura "Quarta Rivoluzione", che sarebbe andata oltre quella bolscevica e quella sessantottarda. Ma cosa dice tale teoria? Che (come affermava qualcuno ) l'ultimo compito progressista rimasto alla borghesia è quello di far crescere di numero i bisogni del popolo ? Non più solo "Pane e rose", ma anche il frigorifero, la monovolume e magari il villino a Capalbio? E cosa c'è di tanto rivoluzionario in tutto questo? E/o, tale teoria non è che (come dicevano altri) è la presa d'atto che oltre a quelli materiali, esistono anche bisogni spirituali? Ed anche in questo caso, cosa c'è di tanto sovversivo per l'ordine, da costituire il credo di coloro che volessero, eventualmente, impiccare l'ultimo borghese con le budella dell'ultimo burocrate di partito? Ovviamente senza preferenze di partito. Oppure, come scrisse qualcuno , anni fa si riferisce a quale pagina di carta stampata portarsi da leggere in bagno. E, magari, non riuscendo a decidersi tra Topolino; Lotta Continua; il vocabolario; una raccolta di poesie curde, il manuale di meccanica quantistica o La Settimana Enigmistica, farsela sotto .
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Insight
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Re: Vi giro una domanda vista su fb

Messaggio da Insight »

Premesso che non sono un marxista né un esperto di Marx, ma ho semplicemente letto qualcosa di lui e su di lui...

La dottrina marxista si presta a molteplici interpretazioni e adattamenti, perché, sostanzialmente, essa ha un difetto di fondo, una vera e propria lacuna: manca in essa una formulazione della teoria dello Stato. Ossia: Marx non ha detto nulla di come sarà la società comunista, dopo la rivoluzione e la fase transitoria della dittatura del proletariato. Non si sa chi governerà e come governerà nella società senza classi, che fine faranno le istituzioni dello Stato borghese, se vi sarà la democrazia, se sarà una democrazia diretta o rappresentativa, ecc. Il Manifesto del Partito comunista parla di una società in cui il libero sviluppo di ciascuno corrisponderà al libero sviluppo di tutti, che a ben vedere significa poco o nulla, non è altro che uno slogan, una scatola vuota.

Proprio per riempire quella "scatola vuota", si sono fatte strada tante interpretazioni più costruttive della dottrina marxista, nel tentativo di spiegare come sarà quella specie di "Paradiso in Terra" promesso da Marx.
In questo solco, si inserisce la teoria di Agnes Heller, detta "dei bisogni radicali". Partendo dalla considerazione che il capitalismo è in grado di soddisfare solo i bisogni materiali, la Heller ricorda che esistono anche i bisogni immateriali, spirituali, che sfuggono a una misurazione quantitativa, come ad esempio l'amicizia, l'amore, ecc...

E pur senza negare la necessità anche dei bisogni materiali, la società realizzata con il metodo marxista, secondo la Heller, dovrà tenere in gran conto anche i bisogni immateriali. Sarà dunque una società più giusta, dove non conteranno solo il possesso e la proprietà dei beni tangibili.

Di più non so, non conosco la Heller in maniera approfondita. Posso capire, tuttavia, che la sua teoria abbia preso piede negli anni della contestazione giovanile, proprio perché i giovani protestavano contro la società capitalistica e in fondo chiedevano anche una maggiore attenzione per i valori e le necessità immateriali.

Comunque, la sua teoria, a prescindere dal grado di effettiva realizzabilità, non mi sembra poca cosa, né così scontata come pare a chi ha posto la domanda che ci hai girato. Ricordare che oltre ai bisogni materiali ci sono anche quelli spirituali, dell'anima, non è affatto una fesseria, mi sembra una cosa importante anche oggi, anzi, forse soprattutto oggi.
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie
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