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Il bacio della donna ragno

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Insight
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Iscritto il: lun 4 nov 2013, 17:20

Il bacio della donna ragno

Messaggio da Insight »

Importante romanzo settantiano (poi trasformato in film) dello scrittore argentino Manuel Puig...
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Narra la storia di due detenuti in un carcere di Buenos Aires, nel 1974, che sono molto diversi tra loro ma ugualmente "uomini" e che si trovano a condividere la cella: uno (Molina) è molto dolce, effeminato e omosessuale, appassionato dei grandi film hollywoodiani, e si trova in carcere per aver avuto un rapporto sessuale con un minorenne; l'altro (Valentin) è un detenuto politico, molto idealista, che ha abbracciato la fede rivoluzionaria contro l'opprimente regime autoritario vigente in Argentina (prima della svolta ancora più autoritaria di Videla).

Per passare il tempo in cella, Molina racconta i vecchi film di Hollywood a Valentin, in maniera molto dettagliata, scena per scena. L'opprimente e noiosa vita carceraria viene così alternata dalle vicende dei film narrati da Molina e il lettore si trova continuamente trasportato, come una molla, dalla storia dei vecchi film a quella "reale" che si svolge nella cella.

Proprio attraverso i racconti dei film, i due protagonisti, che dapprima diffidano reciprocamente, imparano a conoscersi e a capire ciascuno i problemi e la visione della vita dell'altro.

La polizia cerca di sfruttare l'amicizia sorta tra i due detenuti, usando Molina come informatore delle attività del gruppo eversivo di cui fa parte Valentin. Se tutto sembra andare in questo senso e ci si prepara a un "tradimento" di Molina, il finale, invece, va in tutt'altra direzione (ma non lo voglio svelare :) ).

Ho riletto in questi giorni il libro, proprio perché è un romanzo settantiano, tra l'altro molto breve; si legge in un pomeriggio e una sera (o in due sere).
"Lo stolto continua a parlare mentre gli strumenti dicono molto più di questo, stai tranquillo e ascolta quello che non puoi esprimere" (andromeda57)
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Anni 80? No, grazie
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