Sigla del programma prossimamente programmi per sette sere

[DANIELEGUARNIERI]

Salve. Qualcuno saprebbe dirmi l'autore della musica elettronica del programma di fine anni settanta prossimamente?


https://youtu.be/foYy_qhpEoM

[hal9000]

ciao

purtroppo non posso aiutarti per la sigla, ma
ne approfitto per invitarti a presentarti nell'apposita sezione del forum

[andromeda57]

Come stile ricorda vangelis, però con certezza non lo so, comunque pezzo molto bello ed evocativo

[barbatrucco]

Il Radiocorriere Tv, in una breve lista di sigle RAI pubblicata nel 1968, identificava il tema usato in quel periodo come "composizione originale di Nino Oliviero" senza attribuirvi un titolo specifico, specificando che si trattava di una "registrazione Rai":

Clicca sulla miniatura per ingrandire Qualcosa di appositamente composto, probabilmente, o al limite estratto da un disco di sonorizzazioni a uso interno Rai, anche se di solito in questo caso i brani avevano comunque un titolo, il che mi farebbe propendere per la prima ipotesi.

Ciò non vuol dire però che si trattasse della stessa sigla usata una decina d'anni dopo, se si pensa che negli anni '80 (di sicuro dalla seconda metà) fu introdotta non solo una nuova grafica, sempre elettronica ma incentrata sull'immagine di un occhio stilizzato, ma anche una nuova sigla musicale. Pare comunque che la sigla grafica degli anni '60 (il programma dovrebbe aver esordito nel '67) non fosse molto diversa da quella usata nel Decennio, e non è quindi da escludere che il brano fosse lo stesso in vigore nel '79 considerate anche le sonorità (non molto vicine al citato Vangelis, a mio parere strettamente personale).

[galerius]

A me ricorda molto da vicino la sigla di Oggi al Parlamento...a voi no ?

[Milord]

qui è come andar a cercar il classico ago caduto nel pagliaio!
e visto che non ci resta che tirar a indovinar, io sono del parer che la ritmica del brano è assimilabile al tocco di un Mike Oldfield o dei Tangerine Dream dell'epoca

[wildboys-wildboys]

A me ricorda molto da vicino la sigla di Oggi al Parlamento...a voi no ?

sì

[lisa jean]

Sì, l'Imperatore ha ragione

[barbatrucco]

Qualche somiglianza c'è, dati l'arpeggio o fraseggio alternati che sembrerebbero basati in entrambi i casi sulla tonalità di la (almeno facendo riferimento alle registrazioni anni '80 della sigla parlamentare, mentre quelle settantiane sembrano più alte di un semitono) per poi andare, nel caso di "Prossimamente", in sol e nell'altra sigla in re, risolvendo poi sul finale, in entrambi i casi, sulla fondamentale (cioè in la, a a parte un'ulteriore coda "sospesa" nel finale della prima che sembra tornare in sol in forma alterata).
Sarà solo un caso, o si tratta dello stesso compositore?

[barbatrucco]

Fra l'altro, ci sarebbe da aggiungere, a proposito del compositore e specificamente per Oggi al Parlamento, una mia ipotesi riguardo al fatto che potrebbe trattarsi di Jan Stockeart, musicista olandese scomparso nel 2017 alla bella età di 90 anni e specializzato nel settore "library": cioè, dischi di sonorizzazione a uso e consumo di produzioni televisive e cinematografiche non prodotti su commissione, ma messi a disposizione degli addetti ai lavori che volessero servirsene.

Nome di punta della De Wolfe (etichetta essa stessa specializzata) e noto sotto vari pseudonimi fra i quali Jack Trombey, forse riferito alla sua attività di trombonista, a lui si devono sicuramente, soltanto per restare in Italia, la sigla di 90° Minuto, intitolata Pancho, e quella della rubrica anni '60 Opinioni a confronto.

Le scelte armoniche di cui al post precedente si ritrovano in altri brani del compositore, seppur con sonorità diverse (ma in qualche caso con estreme similitudini nonostante queste differenze di arrangiamento) e mi è capitato persino di sentire un brano, che non riesco a ritrovare, con un fraseggio alternato di fiati molto somigliante a quello di Oggi al parlamento (d'altra parte, anche se la De Wolfe era, e credo sia ancora, tra le aziende più affermate nel campo, non era l'unica: un altro esempio è l'inglese KPM di cui anche la RAI si è servita, e i cui musicisti hanno spesso collaborato con famosi artisti pop-rock).

Il repertorio di Stockeart e della De Wolfe in genere, del resto, è stato ampiamente saccheggiato a livello mondiale non solo in ambito cine-televisivo, ma più recentemente anche da produttori discografici per costruirvi sopra delle basi per nuovi brani, ad esempio a uso dei rapper.