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Giocattoli Mattel

Giocattoli, giochi in scatola, di società, di carte, in cortile...
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Insight
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da Insight »

Giusto, giusto, chi la fa l'aspetti :)
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_____
Anni 80? No, grazie
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boy jean
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da boy jean »

Ed ecco il super re dei giocattoli Mattel anni '70 : la Villa di Barbie, in Italia nel 1979 ma negli Stati Uniti gia' l' anno prima.

Immagine

Rappresenta il massimo della qualità e dello stile di questi giocattoli. Infatti, le ville successive sono tutte di qualità costruttiva inferiore, lo stile ricopia case in stile ottocento oppure in quelle recentissime ricopia quella villa con una qualità e dimensione più scarsa. Le Dream House precedenti a quella Villa dal canto loro erano molto povere in cartone plastificato (simile alla Roulotte di Barbie, gialla negli anni settanta e rosa negli anni ottanta).
La Villa di Barbie (Dream House – Maison de Reve) uscita in Italia nel 1979 era quella a tre sezioni in bianco/giallo/rosso-arancio, disponibile senza o con mobili (quelli moderni della serie Dream Furniture fine anni settanta : tavolo da pranzo azzurro, poltrona a righe colorate …). Quest’ultima all’inizio degli anni ottanta costava lire 250.000, l’equivalente di una mensilità di pensione minima. A fine anni ottanta-inizio novanta la Villa muta le parti colorate in rosa ed alcuni mobili diventano in stile come i nuovi set in vendita. E’ l’ultima versione prima che ne cessi la commercializzazione.
Nei primi anni ottanta per renderla più abbordabile si introduce la Villetta di Barbie (senza mobili), che in pratica è formata dall’accostamento delle due ali laterali della Villa private della sezione centrale. Colori sempre bianco/giallo/rosso-arancio.
Poco dopo (1983-1984) arriva anche la Casa di Campagna di Barbie, colori identici e stile simile, ma nuova forma assai più piccola. Nella versione chiusa coincide all’incirca col solo locale d’ingresso della Villa più una bassissima soffitta. Aprendo le pareti laterali e le falde del tetto la superficie interna si raddoppia o triplica, senza naturalmente arrivare alle dimensioni della Villa.
La completamente diversa Casa di Barbie (Town House) di tre piani con fondale in cartone è apparsa in Italia a metà anni settanta cambiando nel corso degli anni almeno tre sfondi senza mutare forma.
La coeva Casetta di Barbie di fine anni settanta/inizio ottanta è invece in pratica una valigetta pieghevole con maniglia che aperta simula due locali. Il letto con alcuni mobiletti quando è chiusa si pone nella sagoma arcuata e sporgente del finestrone.
La qualità costruttiva di questa Villa di Barbie e l’originale eleganza del suo stile -ispirato alle belle abitazioni unifamiliari in voga allora, in cui i tetti spioventi con le loro pendenze ed aperture creavano costruzioni leggiadre ed armoniose –ne fa un mito irripetibile.
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Guszti
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da Guszti »

"La casa di Barbie è così realistica che per comprarla ci vuole il mutuo!" :D

(Ricci-Grillo, 1979)
"Oggi studieremo il pentagono!" "E domani il Cremlino! Così… per equilibrare" - Mafalda
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Maury1969
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da Maury1969 »

avevo il Mattel soccer, quello pubblicizzato da Tardelli.
Ai tempi sembrava un gioco innovativo...ci misi un pò a capire come fare ad usarlo...
didimo63
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da didimo63 »

Eccomi qui!

Sono del '63 e adoro, adoro, adoro i giocattoli Mattel dal 1965. Il mio primo giocattolo Mattel era IMPORTATO da Quercetti, ma era Mattel, e si chiamava (in USA) Cap-i-Copter (e ecco che subentra l'alzehimer, e non mi ricordo com'era in italiano; ma era il cappello con l'elica, tirando la corda l'elica partiva). [Nota del giorno dopo: Si chiamava TELSTAR, ecco].
Poi nel '67 casa di amici ho scoperto il Lie Detector, sempre Mattel ma importato da Editrice Giochi.
Ottobre 1968 (lo so perche' poi l'ho ritrovato anni fa): su Topolino vedo le due pagine di pubblicita` di Major Matt Mason, l'astronauta della Mattel, e rimango a bocca aperta. Corro da papa' e mamma ma non capiscono: "e` una bambola, che ci fai con una bambola?" Uffa, il concetto di action figure non sarebbe arrivato che con l'Amico Jackson, 1972, e Big Jim, 1973. Ho periodicamente rotto i miei genitori perche' me lo comprassero fino al 1975, ma niente, nulla. Nel '75 avevano ceduto, ma ormai i personaggi non si trovavano piu`. Nel '68 la Mattel Italia non aveva ancora aperto (ha aperto nel 1969) e Matt Mason era importato da Editrice Giochi e Baravelli.
Fast-forward al 1992. Mi metto a collezionare giocattoli e a girare per vecchi negozi di giocattoli. A Genova, nel negozio La Befana, trovo il mio primo veicolo della serie Major Matt Mason. Emozione for-tis-si-ma.
Morale della favola: verso il 2005 ho completato la mia collezione di Major Matt Mason. C'erano diverse combinazioni in scatola di veicoli e accessori, e non ho tutte, ma ho tutti i pezzi.

Vero morale della favola? Se il vostro bimbo/la vostra bimba a 5 anni vi chiede VERAMENTE un giocattolo, comprateglielo, o si trasformera` in me! :vibra: :mrgreen: :lol:
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boy jean
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da boy jean »

didimo63 ha scritto:Eccomi qui!

Sono del '63 e adoro, adoro, adoro i giocattoli Mattel dal 1965. Il mio primo giocattolo Mattel era IMPORTATO da Quercetti, ma era Mattel, e si chiamava (in USA) Cap-i-Copter (e ecco che subentra l'alzehimer, e non mi ricordo com'era in italiano; ma era il cappello con l'elica, tirando la corda l'elica partiva).
Poi nel '67 casa di amici ho scoperto il Lie Detector, sempre Mattel ma importato da Editrice Giochi.
Ottobre 1968 (lo so perche' poi l'ho ritrovato anni fa): su Topolino vedo le due pagine di pubblicita` di Major Matt Mason, l'astronauta della Mattel, e rimango a bocca aperta. Corro da papa' e mamma ma non capiscono: "e` una bambola, che ci fai con una bambola?" Uffa, il concetto di action figure non sarebbe arrivato che con l'Amico Jackson, 1972, e Big Jim, 1973. Ho periodicamente rotto i miei genitori perche' me lo comprassero fino al 1975, ma niente, nulla. Nel '75 avevano ceduto, ma ormai i personaggi non si trovavano piu`. Nel '68 la Mattel Italia non aveva ancora aperto (ha aperto nel 1969) e Matt Mason era importato da Editrice Giochi e Baravelli.
Fast-forward al 1992. Mi metto a collezionare giocattoli e a girare per vecchi negozi di giocattoli. A Genova, nel negozio La Befana, trovo il mio primo veicolo della serie Major Matt Mason. Emozione for-tis-si-ma.
Morale della favola: verso il 2005 ho completato la mia collezione di Major Matt Mason. C'erano diverse combinazioni in scatola di veicoli e accessori, e non ho tutte, ma ho tutti i pezzi.

Vero morale della favola? Se il vostro bimbo/la vostra bimba a 5 anni vi chiede VERAMENTE un giocattolo, comprateglielo, o si trasformera` in me! :vibra: :mrgreen: :lol:
Bellissima storia :) I giocattoli Mattel erano così attraenti perché apparivano sempre più moderni e affascinanti degli altri. Sei fortunato ad avere a che fare con i primi da loro distribuiti in Italia, purtroppo a modernità fa da contraltare mentalità italiana, figuriamoci allora !
didimo63
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da didimo63 »

Erano davvero moderni e innovativi; ma anche cari. Per il prezzo di una Bruciapista base si poteva comprare la pista a otto, elettrica, della Polistil.

Ecco, mi e` venuto in mente il nome della versione italiana del Cap-i-copter, era Telstar, come il satellite.\
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andrea12
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da andrea12 »

Leggendo i post di qualcuno sui giocattoli Mattel nel periodo fine anni 60 inizio anni 70... mi fa capire che allora la differenza tra vita di provincia e la vita di città era molto marcata. Dalle mie parti i giocattoli Mattel erano praticamente sconosciuti fino ai primi anni 70.
Tale differenza rimase marcata fino alla fine degli anni 70.
Il termine provinciale rimase in auge come se fosse un dispregiativo... ed ancora oggi viene qualche volta usato.
Dalla metà anni 80 cominciò l'omologazione imperante e della condivisione simultanea di tutto per raggiungere l'apice dei giorni nostri.
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Ian
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da Ian »

andrea12 ha scritto: la differenza tra vita di provincia e la vita di città era molto marcata.
Tale differenza rimase marcata fino alla fine degli anni 70.
...verissimo, io stessa tua situazione. Al massimo, per trovare qualcosa del genere, dovevo aspettare le vacanze natalizie , quando i miei andavano al negozio Standa ad Ancona, nel mio capoluogo di regione e per me , era una festa, come se mi avessero portato a disneyland, tanto erano le cose mai viste, proprio perchè in provincia non esistevano
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boy jean
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Re: Giocattoli Mattel

Messaggio da boy jean »

andrea12 ha scritto:Leggendo i post di qualcuno sui giocattoli Mattel nel periodo fine anni 60 inizio anni 70... mi fa capire che allora la differenza tra vita di provincia e la vita di città era molto marcata. Dalle mie parti i giocattoli Mattel erano praticamente sconosciuti fino ai primi anni 70.
Tale differenza rimase marcata fino alla fine degli anni 70.
Il termine provinciale rimase in auge come se fosse un dispregiativo... ed ancora oggi viene qualche volta usato.
Dalla metà anni 80 cominciò l'omologazione imperante e della condivisione simultanea di tutto per raggiungere l'apice dei giorni nostri.
Andrea infatti, come Didimo ha spiegato chiaramente, la Mattel in italia c' è solo dal 1969.
Ma grazie alla sua passione per questa marca conosce anche giochi Mattel precedenti che erano qui distribuiti da altre marche, prima del 1969. Con le loro caratteristiche superiori sono sempre giustamente costati più degli altri, in limiti accettabili. Salvo pezzi davvero eccezionali come la summenzionata villa di Barbie :mrgreen:
Ultima modifica di boy jean il ven 6 mar 2020, 14:23, modificato 1 volta in totale.
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