Das o plastilina?

[francilag67]

Io preferivo di gran lunga la plastilina, perchè si lavorava meglio essendo più malleabile e poi era già colorata.. Però a scuola per i lavori manuali, ti facevano portare il Das, soprattutto un mese prima di Natale per realizzare il lavoretto da regalare ai genitori ..
Ricordo anche il VERNIDAS, ovvero quella vernice dorata con la quale "Punteggiavamo"i nostri lavoretti dopo averli colorati con le vernici di solito rosse, gialle o verdi..

[RebekahMikaelson]

Esiste ancora un prodotto che si chiama Vernidas, però non è dorato, ma è una vernice trasparente tipo quella per il decoupage. L'ho comprata pensando che fosse a base di acqua, ma invece è con solventi ed ha un odore forte; sono riuscita ad utilizzarla comunque per lucidare mobiletti in miniatura. Ha un pennello fissato al tappo, però si stacca puntualmente ogni volta che si sta verniciando un punto difficile

Clicca sulla miniatura per ingrandire Immagino che quello degli anni 70 fosse migliore

[Insight]

Ricordo il Vernidas... La boccetta era leggermente diversa, con l'etichetta tutta rossa se non sbaglio...Però non l'ho mai usato.... Era inutile verniciare i pastrocchi che uscivano dalle mie mani

[Antonio68]

DAS. Usato diverse volte per lavoretti a scuola, come letto un po' da tutti. La plastilina mi è familiare come nome ma non ricordo come fosse. Ricordo invece l'odore tipico del Das, non certo un profumo ma neanche stomachevole.
Piuttosto mi è balzato alla memoria nel periodo delle elementari, quindi in epoca ancor più settantiana, il MAKO MOULAGES (ho verificato in rete solo per il nome) che mi pare fosse un composto di polvere bianca che si induriva a contatto con l'acqua. Mettendolo nelle opportune forme creavi ciò che volevi. Una volta ne ricavammo delle grandi farfalle che la maestra avrebbe poi dipinto con un spray dorato o argentato. Quando fu il turno della mia mi chiese "Antonio la vuoi dorata o argentata?" Io risposi "Tutte e due!" La maestra fece un mix oro-argento ed i compagni in coro "BELLOOOOO...!"

[Insight]

Accipicchia, rileggendo questo thread ho scoperto che "plastilina" si scrive con una "l" sola... Alla ragguardevole età di 48 anni... Meglio tardi che mai

[cyke67]

Piuttosto mi è balzato alla memoria nel periodo delle elementari, quindi in epoca ancor più settantiana, il MAKO MOULAGES (ho verificato in rete solo per il nome) che mi pare fosse un composto di polvere bianca che si induriva a contatto con l'acqua.

Anche il primo DAS che ricordo io era in polvere. (non so se qualcuno lo aveva già scritto)

[Elena]

Girando in rete cercando altro, casualmente sono finita su questo articolo in cui si intervistava l'inventore del Das (che, non lo sapevo, prende il nome proprio dalle sue iniziali: si chiamava Dario Sala).
http://stagliano.blogautore.repubblica. ... inventore/

A me il Das piaceva molto...Però quand'ero piccola mi facevano giocare soprattutto con il Pongo perchè così si poteva riutilizzare più o meno all'infinito. Però ho sempre abbastanza detestato il Pongo, per come riusciva ad appiccicarsi ad ogni briciola o capello che capitasse, e per come i colori si rovinasero anche solo mettendoli a contatto... Poi anche se la consistenza non era unta doveva contenere un qualche olio, perchè lasciato a contatto con la carta lasciava il tipico alone di unto.
Il Das invece mi piaceva, ma arrivava molto di rado a casa. Mi ricordo l'introduzione del Das finto legno, che credo non esista più... Ora c'è solo bianco e terracotta (più difficile da trovare). Purtroppo la Adica Pongo non esiste più e ora i suoi prodotti sono commercializzati con il marchio Fila (quello dei prodotti Giotto). Di buono c'è che la Fila ha ampliato la produzione e ora con il marchio Das vende anche tutta una serie di accessori per lavorarlo, e dei panetti (piccoli) di Das con colori vivaci, fatti per essere incorporati in vario odo in quello bianco e quindi creare sfumatureo striature...Esiste pure un canale YouTube ufficiale dove insegnano a fare vari lavori.

[Omero]

Io ho lavorato tanto con la plastilina che girava per casa in quantità industriali perchè mio papà, che scolpiva, la usava per i modelli e le statuine per poi, alla fine di un lungo processo (calco in gesso, rifiniture, colaggio della cerao materiali analoghi, cesellatura...), ottenere bronzi con la fusione in "cera persa". L'odore era ed è inconfondibile e se la portava a casa in panetti avvolti nella carta oleata da 1 o 5 kg

[Elena]

La plastilina vera e propria (che non era il Pongo, che io sappia...) e la facevano usare solo all'asilo... O almeno ci davano una pasta colorata e la chiamavano così. Aveva un odore particolare che mi piaceva molto, ma non ho mai più sentito una pasta per odellare con quell'odore (ai miei figli ho comprato il Didò e altre cose simili...Ma nessuna che fosse come la plastilina di una volta)