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Corriere dei Piccoli

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Majin
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Corriere dei Piccoli

Messaggio da Majin »

Raccolta di fumetti storica, nata nel 1908 e che usciva ancora nel 1978. I piccoli degli anni 70 trovavano sia fumetti allora moderni che storie vecchissime. Figuriamoci che vi erano storie che aveva visto mio nonno da bambino!

Inserirei in questo primo gruppo:
il soldato Marmittone
Bil Bol Bul
il signor Bonaventura, sicuramente il più conosciuto tra questi
Bibì e Bibò
Mio Mao, ovvero il gatto Felix

Tra i fumetti settantiani del "Corrierino" ve ne sono alcuni disegnati veramente bene e dalle storie avvincenti, di cui però sembra essersi persa ogni traccia, anche nel mare magnum di Internet.
Penso ad Abo, storia di un ragazzo africano rimasto solo che vaga per la savana.
C'era poi Piccolo Zeus, che pare abbia contenuti gay, peraltro mai percepiti quando leggevo il fumetto da bambino. E' una cosa che ho scoperto molto più tardi, parlandone anche sul forum di Pagine 70. I suoi disegni avevano un qualcosa di psichedelico, con forme tipicamente settantiane sia dei personaggi che degli altri elementi del fumetto. Qualcosa di analogo a un altro fumetto di cui non ricordo il nome, che raccontava di una lotta tra un personaggio amante della natura e un altro che voleva cementificare tutto. Altri personaggi dimenticati, minuscoli esseri più piccoli di una moneta da 100 lire, erano i Ballordi.
Altri personaggi:
Cosimo e il cane Mosè;
la Pimpa, nota ancora oggi;
la Stefi, anch'essa nota ancora oggi;
il Gianconiglio con Zia Orsa e il gatto Geremia;
gli esploratori della Cibosfera;
Heidi
i tre moschettieri
un fumetto western di Bruno Bozzetto
il campione di Miguel Paiva, che però credo sia una storia breve, di un paio di puntate
Ciccibum
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Quickdraw
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da Quickdraw »

Ho ancora qualche numero del "Corriere" del 1977 e molti di più del 78 -79.
Il Corriere dei piccoli ha proseguito fin negli anni 80 per arrivare anche ai 90. Ma quelli più classici finiscono già all'inizio del 1981, poi inizia ad essere "invaso" dagli anime della televisione e cambia anche lo stile grafico. L'ultimo numero della "vecchia guardia" fu il n° 21 del 22/05/1981 che conteneva la sorpresa 187. Proprio le sorprese erano una bella aggiunta al giornale, dalla n° 4 fino alla 114, possedevo quasi tutti i numeri, poi molti sono andati persi nel cambio casa e di questo mi rammarico ancora...

Comunque, il "cementificatore" era il "Dottor Smog" che ingaggiava le sue battaglie ecologiche contro "Capitan Eco" del brasiliano Miguel Paiva.
Per quanto riguarda "Piccolo Zeus" (autore Sergio Crivellaro), sinceramente ho sempre visto il violaceo "Titano" come un fratello maggiore di "Piccolo Zeus", anzi nel loro primo incontro se le suonano di santa ragione, per poi allearsi dalla seconda avventura quando Titano deve fronteggiare l'arrabbiato "Briareo" che era posto a guardia di "Tartaro", la prigione in cui era rinchiuso Titano. I due si alleano per respingerlo e alla fine tutti e tre stringono un'alleanza.
Le avventure di Piccolo Zeus mi piacevano molto perché mescolavano due generi che mi piacciono, ovvero i Supereroi e la Mitologia. Nel corso delle loro avventure, dovranno affrontare i vari miti della storia greca, dal Leone di Nemea con le sue armi assurde (come la pistola che riproduceva il canto di un gallo assordante) ad Atlante, Eolo, Tifone, Notte, Ares e Zeus.
A proposito di Ares, in un epica storia in cui Piccolo Zeus e Titano dovevano proteggere la Terra dall'ira del padre Zeus deciso a sterminare la razza umana, si vede come l'avvento di Goldrake e dei robot Japan, influì anche sulla storia; infatti nello scontro finale, Ares e Piccolo Zeus si affrontano prima con spada e armatura ma poi passano alla guida di due giganteschi Robot da combattimento con tanto di pugni volanti e raggi !
E si possono distinguere proprio due cicli del racconto, prima le avventure autoconclusive con l'incontro dei protagonisti, e i loro scontri con il Leone di Nemea, il Centauro ecc., a volte divisi in due puntate, poi la "Grande Avventura" in cui combattono contro Ares e Zeus. Ci sarà poi anche un 3° ciclo ma negli anni 80, un pò più assurdo, in cui sono coinvolti i personaggi delle fiabe.
Racconti sempre all'insegna dell'ironia con battute a volte davvero divertenti.
Altra particolarità della serie era la presenza di un narratore con tanto di mascherina che ci commentava la storia dall'esterno.

Un altro bel personaggio di Crivellaro era Mister Vudù, una specie di Mandrake.
Ma i personaggi del Corriere furono davvero tanti, ricordo ad esempio anche "John John va nel west" che racconta la storia di una famiglia in viaggio per l'ovest con la carovana tra indiani e banditi; quelle di Babbo Natale che andava in vacanza e molte altre.....
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barbatrucco
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da barbatrucco »

Sicuramente, il "Corriere dei Piccoli" nella sua più storica riconoscibilità (senza trascurare gli ovvi cambiamenti di fisionomia nel corso dei decenni) tramonta proprio nei primissimi anni '80, come Quick ha sottolineato con cronologica precisione; dopodiché, sarà un giornalino che rincorrerà per buona parte le mode televisive riproducendo a fumetti i cartoni in voga, ma senza rinunciare alle storie originali: la Pimpa, che esordì nel '75, non abbandonerà mai le pagine del Corrierino e avrà anche la sua versione animata, credo tuttora in onda; la Stefi, in realtà, fu un proseguimento di Valentina Mela Verde (ne era la sorellina, e la stessa Valentina faceva capolino ogni tanto) e questa sua serie autonoma, andando a memoria e in base a qualche notizia in rete, dovrebbe avere esordito più o meno a metà Decennio, intorno al '76 o poco dopo; ci furono inoltre i simpatici Ronfi che debuttarono nell'estate '81.
Tornando al Decennio, i miei ricordi più nitidi della rivista coincidono col formato dalle pagine in cartoncino dalle coste "frastagliate", quando ancora c'era il Signor Bonavenura che sopravvisse almeno fino al periodo ricordato da Quick (non azzarderei sul dopo): quest'esperienza durò qualche anno, poi si tornò a un formato simile al precedente. Ricordo molti dei personaggi citati, ma ad esempio i Ballordi, come nome in sé, non mi dicono molto, mentre la descrizione è familiare e mi fa pensare, fra le altre storie, a una in cui i minuscoli protagonisti esplorano una casa, elettrodomestici compresi...
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da Alias »

Scusate, mi sbaglio o nei '70 il Corriere dei Piccoli divenne Corrier Boy?
Mi sembra di ricordare una cosa abbastanza diversa dal prodotto originale e più simile a Lanciostory.
Ma forse mi sbaglio... :?
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da barbatrucco »

All'inizio del Decennio, dato che buona parte del materiale pubblicato guardava ormai più all'adolescenza che all'infanzia, ci fu un referendum tra i lettori sul cambio di testata che si concluse in senso favorevole.
Così, nel periodo tra il 1972 e il '75, ci fu lo sdoppiamento tra Corriere dei Piccoli, pubbligato in allegato e in formato ridotto, e Corriere dei Ragazzi, cui molti settantiani saranno particolarmente affezionati.
Non ricordo (peraltro solo come informazione a posteriori, essendo all'epoca in tenera età anche se cosciente e memore) come avvenne il ritorno unitario alla testata tradizionale.
Ultima modifica di barbatrucco il lun 30 dic 2013, 15:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da Mauro Tozzi »

barbatrucco ha scritto: dopodiché sarà un giornalino che rincorrerà per buona parte le mode televisive riproducendo a fumetti i cartoni in voga
Già, e tra questi ci fu anche il mio avatar (ma in questo caso siamo già a metà degli '80, quindi OT). ;)
Ultima modifica di Mauro Tozzi il mar 23 feb 2016, 18:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da Quickdraw »

In realtà le due testate ebbero una vita separata, nel senso che il Corriere dei Piccoli ritornò in auge per le proteste dei lettori che, dopo il cambiamento in "Corriere dei ragazzi" rivolevano il "Corriere dei Piccoli" così come era, e non relegato ad un supplemento di poche pagine. In questo modo ridivenne una testata autonoma; mentre il Corriere dei ragazzi effettivamente diventa "Corrier Boy" e diventa simile al Lanciostory come dice Alias.

Vanshil, ... Help em_buu
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da Mauro Tozzi »

Tra l'altro, fu sul Corriere dei Piccoli che il pubblico italiano conobbe per la prima volta i Puffi, prima che approdassero in tv. :)
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da barbatrucco »

Per la precisione, inizialmente furono pubblicati nel 1963 sulla rivista Tipitì delle edizioni Dardo col buffo nome di "Strunfi", evidente tentativo di adattamento dell'originale "Schtroumpfs" (i personaggi nacquero nel 1958); poi, l'anno seguente, passarono al Corrierino col nome che conosciamo.

Parziale OT: ci sarebbe anche da dire che prima di esplodere televisamente sulla Fininvest negli anni '80, i Puffi furono trasmessi tra i '60 e i '70 dalla Rai tramite una primissima serie in bianco e nero, di cui l'apparizione più sicura si ebbe nel Decennio all'interno de Gli Eroi di Cartone, mentre la prima serie a colori dovrebbe già aver esordito su alcune tv private sempre nel Decennio; inoltre, sembrerebbe che col nome "Frilli" furono trasmessi negli ultimi anni '60, presumibilmente nel '68, all'interno dell'altro contenitore di serie animate Lanterna Magica.
Ultima modifica di barbatrucco il lun 30 dic 2013, 16:00, modificato 2 volte in totale.
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CarloCa
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Re: Corriere dei Piccoli

Messaggio da CarloCa »

Adoravo la Pimpa, la Stefi e i mitici Ronfi. Tuttavia, il Corrierino è entrato nella mia vita solo nei primi anni Ottanta, in corrispondenza col flusso più massiccio di cartoni provenienti dal Giappone, ai quali il giornale consacrò per diverso tempo buona parte delle sue pagine, e con successo. Se la memoria non mi inganna, il mio primo numero in assoluto risale all'estate 1980, quando in allegato c'erano regali piuttosto interessanti (a me capitò una pistola ad acqua di colore rosso e di notevoli dimensioni, non male per un bimbo di sei anni), ma fu un fatto isolato... Poi più nulla fino all'82, quando ripresi ad acquistarlo (o meglio, a farmelo comprare) e questa volta non lo mollai più per un paio di anni. Il primo numero della "ripresa", anche in questo caso vado a memoria ma potrei sbagliarmi, mi pare recasse in copertina tutti i protagonisti di Lady Oscar, in "foto di gruppo". em_happy
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