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Televisore portatile
- galerius
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Televisore portatile
Accessorio sfizioso - ma credo discretamente diffuso - per vedere la tv anche durante le vacanze, in roulotte magari...e al ritorno sarebbe finito in tinello o nella stanza dei bambini.
Noi ne abbiamo preso uno nell'estate del '75 al mercato di Albenga ( eravamo in vacanza nei paraggi ). Ricordo l'anno con precisione perché ci avevamo visto fra l'altro Una città in fondo alla strada.
Il nostro era un Crezar 12" B/N, di colore arancione, che abbiamo poi usato per anni.
Noi ne abbiamo preso uno nell'estate del '75 al mercato di Albenga ( eravamo in vacanza nei paraggi ). Ricordo l'anno con precisione perché ci avevamo visto fra l'altro Una città in fondo alla strada.
Il nostro era un Crezar 12" B/N, di colore arancione, che abbiamo poi usato per anni.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- 1960
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Re: Televisore portatile
Sembrerebbe il solito marchio " commerciale ", praticamente sconosciuto.
Ma forse ho capito di che si tratta, era un televisoretto in plastica arancione, appunto, con lo schermo inclinato ?
Ma forse ho capito di che si tratta, era un televisoretto in plastica arancione, appunto, con lo schermo inclinato ?
"Nessuno ci manderà via da quasta casa" ("The others")
- galerius
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Re: Televisore portatile
Esatto, 1960. Arancione, di forma leggermente piramidale, 'look' settantianissimo. C'è anche qualche foto in rete. Devo dire che ha fatto egregiamente il suo lavoro per un bel periodo di anni ( il primo pezzo che mio padre aveva preso invece era difettoso, ricordo la sua imitazione ironica del venditore "...è un Crezar !!" come avesse detto Philips o Grundig , poi era corso a farselo cambiare ).
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- 1960
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Re: Televisore portatile
Conosco " l' attrezzo ".
Era fatto in estremo oriente, ma non ancora in cina, erano gli anni '70.
La manifattura lo produceva senza nome, e lo forniva poi con il marchio richiesto dal cliente importatore.
Crezar, o qualsiasi altro.
Relativamente economico, era possibile pagarlo attorno alle 120.000 lire al dettaglio, ed anche meno.
In realtà, sulla base del potere d' acquisto della moneta nel periodo, più costoso di un televisore portatile a schermo piatto, prodotto oggi in cina.
Era fatto in estremo oriente, ma non ancora in cina, erano gli anni '70.
La manifattura lo produceva senza nome, e lo forniva poi con il marchio richiesto dal cliente importatore.
Crezar, o qualsiasi altro.
Relativamente economico, era possibile pagarlo attorno alle 120.000 lire al dettaglio, ed anche meno.
In realtà, sulla base del potere d' acquisto della moneta nel periodo, più costoso di un televisore portatile a schermo piatto, prodotto oggi in cina.
"Nessuno ci manderà via da quasta casa" ("The others")
- galerius
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Re: Televisore portatile
Quindi era una marca di fantasia, per così dire ; non esisteva una ditta Crezar ma laboratori anonimi i cui prodotti erano battezzati dagli importatori. Grazie, all'epoca mi ero fuggevolmente domandato chi diavolo fossero 'sti Crezar
Non ricordo esattamente quanto l'abbiamo pagato, ma mi sembra fossimo sotto le centomila lire.
Non ricordo esattamente quanto l'abbiamo pagato, ma mi sembra fossimo sotto le centomila lire.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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- 1960
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Re: Televisore portatile
Si, è così.
Il fenomeno, per chiamarlo in questo modo, risale agli anni '60, e forse anche a prima.
Manifatture sviluppate solamente in funzione della produzione, spesso anche sui grandi numeri, vendono la propria produzione all' ingrosso a strutture che non producono nulla in proprio, che provvedono poi alla distribuzione.
Da qui, marchi praticamente inesistenti.
Anche, il medesimo prodotto sotto più marchi commerciali.
Come il tuo televisore arancione, che ha avuto molti nomi.
Abbastanza tipico per l' elettronica di consumo, ai nostri giorni è pratica ancora più diffusa, alimentata dalle produzioni a costo minore dai paesi emergenti.
Qualcosa di simile, ma con sostanziali differenze, avviene con marchi invece molto noti, con i produttori che lavorano su progetti sviluppati dai propri clienti, e seguendo le specifiche di qualità dell' acquirente stesso.
Ma tutto questo, non toglie nulla al ricordo del televisorino arancione, però
in bianco&nero, delle vacanze di tanto tempo fa.
Il fenomeno, per chiamarlo in questo modo, risale agli anni '60, e forse anche a prima.
Manifatture sviluppate solamente in funzione della produzione, spesso anche sui grandi numeri, vendono la propria produzione all' ingrosso a strutture che non producono nulla in proprio, che provvedono poi alla distribuzione.
Da qui, marchi praticamente inesistenti.
Anche, il medesimo prodotto sotto più marchi commerciali.
Come il tuo televisore arancione, che ha avuto molti nomi.
Abbastanza tipico per l' elettronica di consumo, ai nostri giorni è pratica ancora più diffusa, alimentata dalle produzioni a costo minore dai paesi emergenti.
Qualcosa di simile, ma con sostanziali differenze, avviene con marchi invece molto noti, con i produttori che lavorano su progetti sviluppati dai propri clienti, e seguendo le specifiche di qualità dell' acquirente stesso.
Ma tutto questo, non toglie nulla al ricordo del televisorino arancione, però
in bianco&nero, delle vacanze di tanto tempo fa.
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- Mauro Tozzi
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Re: Televisore portatile
Il televisore portatile più famoso del periodo fu però il Brionvega Algol. Eccolo qua:
Clicca sulla miniatura per ingrandire
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Ultima modifica di Mauro Tozzi il mar 20 set 2022, 20:57, modificato 3 volte in totale.
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
Per far vincere i cattivi, basta che i buoni non facciano niente.
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- 1960
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Re: Televisore portatile
Ah, sicuramente.
Più blasonato del precedente, il suo disegno inconfondibile si identifica con l' epoca.
Più blasonato del precedente, il suo disegno inconfondibile si identifica con l' epoca.
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- Arky
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Re: Televisore portatile
Concordo, Marco .......celebre per il suo originalissimo look (frutto dell'ingegno - e dell'indubbio buon gusto - dei designers Marco Zanuso e Richard Sapper), Algol era anche versatile e comodo da trasportare (tramite il suo maniglione centrale, anche se l'apparecchio non era propriamente leggerissimo). Algol, successo planetario per il marchio italiano Brionvega, era dotato di quattro canali presintonizzabili (per l'epoca, più che sufficienti, data l'ampia offerta disponibile : canale nazionale e secondo canale RAI, più il terzo canale riservato ai fortunati - non molti, almeno dalle mie parti - che riuscivano a captarne il segnale....). L'esemplare in mio possesso (un Algol 11', analogo a quello presentato in figura) era completamente nero ed ha ben funzionato per molti anni, sino a quando il sospirato avvio della programmazione a colori e l'avvento delle TV commerciali (quella sì, la vera rivoluzione nel nostro modo di vivere di fine secolo !) ne decretò l'accantonamento a favore di materiale tecnicamente più aggiornato..... e dimensionalmente maggiorato.Mauro Tozzi ha scritto:Il televisore portatile più famoso del periodo fu però il Brionvega Algol.....
Brionvega produsse questo fortunato "oggetto di arredamento" (definirlo semplicemente televisore è probabilmente assai riduttivo) per molti anni, apportando col tempo sostanziali aggiornamenti tecnici (tubo catodico a colori, telecomando...), ma mantenendo pressocchè immutato l'inconfondibile design. Algol mantiene tuttora quotazioni di tutto rispetto sul mercato amatoriale, a conferma dell'immutato fascino del prodotto......
( Il mio interrogativo ora è un'altro. L'oggetto è indubbiamente di ottimo design, fa la sua figura anche da spento e mi piacerebbe recuperarlo per una degna collocazione....da modernariato. Poichè tendo a conservare molte delle mie cose, dovrei averlo riposto da qualche parte, in casa o in garage o altrove, ma non ho la più pallida idea da dove iniziare le ricerche..... )
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Ultima modifica di Arky il mar 3 dic 2013, 19:59, modificato 1 volta in totale.
Un giorno senza sorridere è un giorno perso (Charlie Chaplin)
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Re: Televisore portatile
Il famoso Crezar, pur essendo meno gradevole esteticamente e meno comodamente trasportabile, aveva però più canali, se non ricordo male...
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