Siamo alle soglie di Carlo Verdone...Sganghidas ha scritto:Anche a me all'epoca non era mai capitato di avvistarli questi benedetti cervi, oggi dalle mie parti sono diventati comunissimi e anzi bisogna fare davvero tanta tanta attenzione sulle strade. Oramai grazie allo spopolamento della montagna scendono fino al limitare dei centri abitati.
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Segnaletica stradale nei Settanta
- barbatrucco
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
Resta di stucco, è un barbatrucco!
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
Tra i miei ricordi d'infanzia più remota, quando non sapevo ancora leggere, vi sono le copertine della "Domenica del Corriere"...
Mia nonna teneva queste riviste in una cesta di vimini e io quando andavo da lei mi divertivo a tirarle fuori e a guardare le copertine, che erano delle grandi illustrazioni, disegni che inscenavano dei fatti di cronaca al limite del credibile...
Allora, tra quelle che mi sono rimaste più impresse, ve ne era una che raffigurava un'aquila enorme che si portava via una bambina, tenendola fra gli artigli
E poi, per restare in tema, un'altra aveva il disegno di un cervo che sfondava con le sue possenti corna il parabrezza di un'automobile... Ricordo il vetro distrutto, i frammenti che volavano per aria, le corna del cervo dentro l'auto, dove c'era un papà al volante con gli occhi terrorizzati, la mamma al suo fianco che si voltava per cercare di proteggere i figli seduti sui sedili dietro...Una vera sciagura, poi non so com'era andata per quella sfortunata famiglia media italiana dei primi anni Settanta...Speriamo che fossero riusciti a cavarsela
Mia nonna teneva queste riviste in una cesta di vimini e io quando andavo da lei mi divertivo a tirarle fuori e a guardare le copertine, che erano delle grandi illustrazioni, disegni che inscenavano dei fatti di cronaca al limite del credibile...
Allora, tra quelle che mi sono rimaste più impresse, ve ne era una che raffigurava un'aquila enorme che si portava via una bambina, tenendola fra gli artigli
E poi, per restare in tema, un'altra aveva il disegno di un cervo che sfondava con le sue possenti corna il parabrezza di un'automobile... Ricordo il vetro distrutto, i frammenti che volavano per aria, le corna del cervo dentro l'auto, dove c'era un papà al volante con gli occhi terrorizzati, la mamma al suo fianco che si voltava per cercare di proteggere i figli seduti sui sedili dietro...Una vera sciagura, poi non so com'era andata per quella sfortunata famiglia media italiana dei primi anni Settanta...Speriamo che fossero riusciti a cavarsela
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Anni 80? No, grazie- galerius
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
Conosco di fama il segnale col cervo, ma sinceramente non ricordo se ne ho visti nel Decennio.
Qui in valle comunque non ce n'erano ; nonostante la nostra sia una zona montana, quanto ad animali è sempre stata piuttosto 'spopolata'.
Qui in valle comunque non ce n'erano ; nonostante la nostra sia una zona montana, quanto ad animali è sempre stata piuttosto 'spopolata'.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
Quanto mi piace questa poesia, ogni tanto vado a rileggermela, bravo MaksimMaksim ha scritto:C'è un altro segnale che non è scomparso, ma di cui è stato, come dire, rivisto il layout.
E' il divieto di accesso ai motocicli.
Certo, un po' antipatico lo era e lo rimane, perchè sempre di divieto si tratta, e sa di esclusione.
Però che bello il motociclista stilizzato sul cartello di una volta, cavalcava in posizione rilassata una moto bassa e rustica, sembrava di sentire il rumore del vecchio motore... sput-sput-sput.
E filava eh? Guardate la sciarpa come sventola allegra.
Il motociclista, anche se interdetto al traffico, sembrava goderselo davvero quel suo viaggio, e allora non c'era neanche l'obbligo del casco, lui ha una cuffietta di cuoio e gli occhialoni.
Aveva proprio l'aria di non fregarsene niente del divieto di accesso: farò un altro giro, sembra dire a quel tratto rosso che gli sbarra la strada, e mi divertirò ancora di più!
Guardate invece il segnale moderno, che usa oggigiorno.
Il povero centauro ha su un orribile casco integrale che gli nasconde il volto, e praticamente...non ha la moto, stilizzata da soli due cerchietti che vorrebbero significare le ruote.
Si vede che è triste e preoccupato, che affidamento può dare una moto così modernamente succinta, e si vede che aveva fretta e che quel divieto gli guasterà la giornata, facendogli perdere tempo prezioso e acuendo la sua gastrite.
Il vecchio centauro, che non è facile rintracciare su internet, l'ho ritrovato, mesi fa, in un paesino della Grecia, l'ho fotografato e così me lo sono riportato a casa.
Ogni tanto vado a trovarlo nella sua foto, e lui sfreccia via felice, in sella alla sua moto scoppiettante.
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
galerius ha scritto:Sì, Barba, me li ricordo anch'io i bambini in corsa...il bambino sembrava un po' un personaggio da Vittorioso, stile anni '40-50.
In rete ci sono versioni più moderne, ma quella che ricordiamo noi dovrebbe essere questa
anche se mi sembra di ricordare che il bambino fosse più smilzo, meno 'tarchiato'. Forse c'era più di una versione.
su ebay ho trovato questo (ci sono anche altri segnali tra il '67 e il '73) decisamente diverso
metto la miniatura così potete vedere anche gli altri segnali
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
il nostro divieto d'accesso per motoveicoli
siamo leggermente fuori decennio, dal film "Asso" dell'81 ma dovrebbe essere antecedente
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
Mi pare che anche il segnale di localizzazione di ospedale sia cambiato.
Una mia amichetta aveva un gioco, molto carino, con tutti i mini segnali stradali custoditi in una scatolina, forse ereditato da suo fratello che ci aveva giocato tra la fine dei Sessanta e i primissimi dei Settanta.
Una mia amichetta aveva un gioco, molto carino, con tutti i mini segnali stradali custoditi in una scatolina, forse ereditato da suo fratello che ci aveva giocato tra la fine dei Sessanta e i primissimi dei Settanta.
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Re: Segnaletica stradale nei Settanta
lisa jean ha scritto:Mi pare che anche il segnale di localizzazione di ospedale sia cambiato.
Una mia amichetta aveva un gioco, molto carino, con tutti i mini segnali stradali custoditi in una scatolina, forse ereditato da suo fratello che ci aveva giocato tra la fine dei Sessanta e i primissimi dei Settanta.
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