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Mosè

Produzioni per il piccolo schermo, ad episodi o puntate
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barbatrucco
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Re: Mosè

Messaggio da barbatrucco »

L'ultimo post riassume bene la mia stessa opinione.
Quanto a Mosé, avendone rivisto sabato buona parte di una puntata, queste considerazioni acquistano ancor più spessore per quanto mi riguarda. Forse nello specifico c'era una certa tendenza alla verbosità, ma di fronte all'approfondimento storico e filosofico che emergeva dai dialoghi, confrontato coi fotoromanzi d'appendice che ci vengono propinati oggi (approccio che tristemente si può riscontrare non poco in "fisciòn" biografiche, storiche o di trasposizione letteraria) il calo di qualità è palese, come del resto in fatto di recitazione, regia, fotografia, musica (sempre come sguardo complessivo alla produzione attuale sotto un profilo "statistico").
lespaul ha scritto:L'unica "fiction" se così vogliamo chiamarla che ho apprezzato ultimamente è Boris... :mrgreen:
Che guarda caso è stata una satira amarissima dell'ambiente produttivo di queste stesse fiction o "soap" e, neanche troppo di sbieco, anche satira del'attuale società italiana em_fischia
Resta di stucco, è un barbatrucco!
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Ximanth
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Re: Mosè

Messaggio da Ximanth »

lespaul ha scritto:Lo ricordo molto bene...Considerazione: chi ha visto questi sceneggiati non riesce a vedere le fiction odierne...mi sembra ovvio.
Non so se sia ovvio o meno. Io ho grandissime difficoltà nei confronti delle fiction. Anche ove mi trovi davanti argomenti interessanti o biografie di personaggi importanti, "reggo" solo per una puntata. Il motivo? Forse problemi di "scrittura" o di recitazione (sovente scarse entrambe), forse il fatto che, prediligendo le fiction di genere storico, mi piacerebbe vederle più "stringate" e attinenti ai fatti, meno romanzate, con meno cedimenti alle storie d'amore dei protagonisti e più sostanza. Cosa quasi impossibile, a giudicare dalle produzioni degli ultimi anni, salvo qualche lodevole eccezione. :?
Noi siamo oggetto da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E' papà; più ancora è madre.
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galerius
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Re: Mosè

Messaggio da galerius »

Ximanth ha scritto:
lespaul ha scritto:Lo ricordo molto bene...Considerazione: chi ha visto questi sceneggiati non riesce a vedere le fiction odierne...mi sembra ovvio.
Non so se sia ovvio o meno. Io ho grandissime difficoltà nei confronti delle fiction. Anche ove mi trovi davanti argomenti interessanti o biografie di personaggi importanti, "reggo" solo per una puntata. Il motivo? Forse problemi di "scrittura" o di recitazione (sovente scarse entrambe), forse il fatto che, prediligendo le fiction di genere storico, mi piacerebbe vederle più "stringate" e attinenti ai fatti, meno romanzate, con meno cedimenti alle storie d'amore dei protagonisti e più sostanza. Cosa quasi impossibile, a giudicare dalle produzioni degli ultimi anni, salvo qualche lodevole eccezione. :?
Parole che esprimono il mio stesso punto di vista...per me lo sceneggiato storico finisce negli anni '80, coi pregevoli Marco Polo, Cristoforo Colombo e l'allora un po' criticato ma guardabilissimo e visivamente appagante Promessi Sposi di Nocita.
Dopo prevale la mentalità da fotoromanzo esemplificata di Ximanth.

Il Mosé l'ho visto all'epoca e poi rivisto non tanto tempo fa, forse su TV2000, o Raistoria...aveva di buono, secondo me, soprattutto un certo scabro, e a tratti crudo, realismo.
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Insight
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Re: Mosè

Messaggio da Insight »

A me, a dire il vero, non piacevano tanto neppure quelli degli anni Ottanta...Forse l'unico passabile fu Marco Polo...I Promessi Sposi proprio no, con Alberto Sordi nella parte di Don Abbondio, che non c'entrava niente, secondo me. Sordi interpretava se stesso e non il curato manzoniano...Comunque, insomma, al di là dei gusti personali, è senz'altro vero che poi in fatto di sceneggiati storici è andata sempre peggio, quelli di oggi sono proprio inguardabili....Ho visto qualche tempo fa quello sul sindacalista Di Vittorio ed era proprio da vomito. Ma forse era un film unico, non lo so esattamente, perché a un certo punto ho spento e me ne sono andato a dormire. Ho spento quando lui era a Mosca con Togliatti che sembrava più il giovane Andreotti che Togliatti, che a un certo punto davanti a Stalin si alzava in piedi e diceva qualcosa del tipo: "Prometto che d'ora in poi non disubbidiremo più...".

Tutto così, semplificato, approssimato, abbozzato, puntato sull'effetto, specialmente sulle lacrime...
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Quickdraw
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Re: Mosè

Messaggio da Quickdraw »

Penso anche io che gli anni 80 siano stati gli ultimi a darci pregevoli sceneggiati storici, ma anche di altro tipo, di sicuro meglio di quelli odierni. Marco Polo mi è piaciuto moltissimo, godibile anche Colombo, così così i Promessi Sposi.
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galerius
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Re: Mosè

Messaggio da galerius »

Anche secondo me Sordi faceva soprattutto Sordi ( così come Dario Fo faceva Dario Fo... ), ma - preciso - mi riferivo allo sceneggiato nel suo complesso, alla ricostruzione storica e alla qualità visiva davvero pregevoli...le scene della rivolta del pane o del passaggio dei lanzichenecchi hanno un respiro cinematografico, e i due interpreti principali, Danny Quinn e Delphine Forest ( che sembra uscita da un quadro di Caravaggio ) sono molto in parte.
Poi per carità, chacun à son goût ;)
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Omero
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Re: Mosè

Messaggio da Omero »

Come ciascuna stagione ha i suoi frutti.

Forse è radicalmente cambiato l'atteggiamento delle produzioni: mi pare che allora, per una fiction - o, meglio detto, per uno sceneggiato - si scegliessero attori di richiamo, con consolidata fama ed esperienza multiruolo cinematografica o teatrale. Certo c'erano eccezioni ma, fondamentalmente, erano loro che "facevano", identificavano, lo sceneggiato. Oggi sono gli sceneggiati a fare gli attori, se va bene.
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Re: Mosè

Messaggio da Insight »

Non sempre, però, l'attore famoso ti "risolve" lo sceneggiato...Certe volte può essere addirittura ingombrante, se è già lui diventato una specie di "maschera" che si porta sempre appresso, come appunto Sordi e anche Dario Fo. Secondo me è un po' tutto che negli anni è peggiorato: la bravura degli attori, la capacità di sceglierli, ma, soprattutto, a mio avviso, la preparazione che c'era una volta dietro allo sceneggiato, lo studio, che ora non ci sono più...
E poi oggi si tende troppo ad accontentare il pubblico, secondo me. Si cerca sempre la scena a "effetto". Il che non sarebbe neanche sbagliato in assoluto, se poi non si trascurasse tutto il resto.
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Omero
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Re: Mosè

Messaggio da Omero »

Condivido Insight. E, a proposito di ingombri, mi viene subito in mente il JACKYLL scritto da Giorgio Albertazzi per Giorgio Albertazzi :) e con la regia di Giorgio Albertazzi... Un'autocelebrazione unica e pallosissima: recitazione da tragedia greca o shakespeariana.
P.S. comunque gli occhi bianchi mi avevano inquietato assai.
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Re: Mosè

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Non l'ho mai visto, ma lette le premesse, mi fido :) Senza nulla togliere, però, alla grandezza di Albertazzi, che è stato uno dei nostri migliori attori teatrali.
A me, invece, quando si parla di "ingombri cinematografici", viene sempre in mente Nanni Moretti :)
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