Lunedì 29/11/1976 sulla Rete Due alle 18.45, con il titolo "Una rosa per mr. Reinhart", va in onda per la prima volta un episodio del telefilm: "Van Der Valk", serie tv poliziesca britannica del 1972.
Con Van der Valk (Barry Foster), Isp. Johnny Kroon (Michael Latimer), Dottor Roest (Michael Lees), Arlette Van der Valk (Susan Travers, e poi da Joanna Dunham), Hoofd-Commisaris Samson (Martin Wyldeck e poi Nigel Stock).
Le storie sono ambientate soprattutto ad Amsterdam e dintorni, il Commissario olandese Van der Valk è un abile detective, anche se un pò cinico, si occupa di casi di omicidio legati spesso a droga o sesso.
Suo aiutante è l'ispettore Johnny Kroon che invece è un pò ingenuo.
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A sovrintendere il loro operato c'è il capo Samson, che si occupa dei risvolti politici dei loro casi. Van Der Walk ha una moglie francese, Arlette.
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Van Der Valk
- Quickdraw
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Re: Van Der Valk
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Re: Van Der Valk
Barry Foster mi è più rimasto impresso per alcuni dei film ai quali ha partecipato: I lunghi giorni delle aquile del 1969 (va da sè...), La figlia di Ryan del 1970, Frenzy del 1972 e I quattro dell'oca selvaggia del 1978.
Hic manebimus optime
- lespaul
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Re: Van Der Valk
Una serie che non rammento ma che questo topic mi ha fatto vernir voglia di guardare.
Grazie, as usual, Quick!
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Quando faccio una cosa, mi piace farlO bene!
- hal9000
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Re: Van Der Valk
era inglese ? io ero convinto fosse olandese di produzione, un mio collega di quella nazionalità ma che vive qui in Italia da 30 anni ne è entusiasta tuttora
- barbatrucco
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Re: Van Der Valk
Cadere in inganno era facile: lo pensavo io stesso che ne ho vaghi ricordi (credo fra l'altro fu replicata qualche anno dopo sulle private).
In realtà, le avventure di Van Der Valk nascono dalla penna del giallista inglese Nicolas Freeling che in effetti fu un gran viaggiatore, e successivamente creò il personaggio di un commissario francese in un altra serie di romanzi (lo stesso Freeling trascorse l'ultima parte della sua vita in Francia, a Strasburgo, quindi in odor di Germania).
Non siamo quindi di fronte a un Poirot, altro uomo del Benelux, immigrato in Inghilterra, ma a un personaggio immaginato come olandese che opera nella sua terra.
Le storie del telefilm non traspongono alcun romanzo (nel '69 uscì invece un film britannico in questo senso), ma nel realizzarle si intese mantenerne lo spirito piuttosto che limitarsi a sfruttare un nome noto, come malamente si sarebbe potuto fare girando un poliziesco generico con protagonista e città intercambiabili.
Molto orecchiabile la sigla "Eye Level", una delle innumerevoli creazioni di Jan Stoeckart, trombettista e compositore specializzato in "librerie sonore" putacaso olandese e dai tanti pseudonimi: i suoi brani sono infatti stati utilizzati come sigle televisive in mezzo mondo (vedi fra l'altro Pancho per 90° Minuto), e lo stesso tema della serie fu anche utilizzato come sigla de Il tempo domani, come si chiamavano le previsioni meteo della Rete 2 introdotte nella seconda metà del Decennio.
In realtà, le avventure di Van Der Valk nascono dalla penna del giallista inglese Nicolas Freeling che in effetti fu un gran viaggiatore, e successivamente creò il personaggio di un commissario francese in un altra serie di romanzi (lo stesso Freeling trascorse l'ultima parte della sua vita in Francia, a Strasburgo, quindi in odor di Germania).
Non siamo quindi di fronte a un Poirot, altro uomo del Benelux, immigrato in Inghilterra, ma a un personaggio immaginato come olandese che opera nella sua terra.
Le storie del telefilm non traspongono alcun romanzo (nel '69 uscì invece un film britannico in questo senso), ma nel realizzarle si intese mantenerne lo spirito piuttosto che limitarsi a sfruttare un nome noto, come malamente si sarebbe potuto fare girando un poliziesco generico con protagonista e città intercambiabili.
Molto orecchiabile la sigla "Eye Level", una delle innumerevoli creazioni di Jan Stoeckart, trombettista e compositore specializzato in "librerie sonore" putacaso olandese e dai tanti pseudonimi: i suoi brani sono infatti stati utilizzati come sigle televisive in mezzo mondo (vedi fra l'altro Pancho per 90° Minuto), e lo stesso tema della serie fu anche utilizzato come sigla de Il tempo domani, come si chiamavano le previsioni meteo della Rete 2 introdotte nella seconda metà del Decennio.
Resta di stucco, è un barbatrucco!