"La vita di Leonardo Da Vinci", soggetto, sceneggiatura e regia di Renato Castellani.
Clicca sulla miniatura per ingrandire Con Philippe Leroy (Leonardo da Vinci), Giulio Bosetti (il narratore), Bruno Cirino (Michelangelo), Giampiero Albertini (Ludovico il Moro), Bianca Toccafondi (Isabella d'Este), Glauco Onorato (Ser Piero da Vinci), Marta Fischer (Isabella d'Aragona), Renzo Rossi (Sandro Botticelli), Carlos de Carvalho (Zio Francesco), Bruno Cirino (Michelangelo), Carlo Simoni (Francesco Melzi), Filippo Scelzo (Nonno Antonio), Sara Franchetti (Cecilia Gallerani), Marco Bonetti (Marco D'Oggiono), Ann Odessa (Catherine), Mario Molli (Andrea Verrocchio), Riad Gholmie (Francesco I di Francia), James Werner (Lorenzo di Credi), Maria Marchi (Mathurine), Ottavia Piccolo (Beatrice d'Este), Renato Cestiè (Leonardo a 6 anni), Alberto Fiorini (Leonardo a 13 anni).
Si tratta di un romanzo-documentario, infatti "Giulio Bosetti" si muove tra le varie scene in abiti moderni, come un presentatore sul posto, e ci illustra l'intera vita del celebre artista del Rinascimento partendo dall'infanzia; ci parla delle sue opere ma anche, e soprattutto, della sua personalità e dei suoi rapporti familiari.
Il tutto ricostruito in base alle testimonianze, ai documenti e ai suoi scritti.
Si parte dalla sua nascita, poi la fanciullezza avara di affetti, e con il padre che si sposò quattro volte.
Il trasferimento a Firenze nella bottega del Verrocchio.
Clicca sulla miniatura per ingrandire Poi a Milano, da Ludovico il Moro, dove incontra il suo presunto unico vero amore: Cecilia Gallerani.
Dopo l'occupazione di Milano da parte di Luigi XII di Francia, si rifugia a Venezia.
Il suo ritorno a Firenze all'età di 50 anni; la sua rivalità con Michelangelo.
Clicca sulla miniatura per ingrandire Quindi si mette al servizio di Cesare Borgia.
Clicca sulla miniatura per ingrandire Nel 1506 torna a Milano portandosi dietro "La Gioconda"; qui viene accolto dal governatore francese Carlo D'Amboise.
Clicca sulla miniatura per ingrandire A 60 anni si trasferisce a Roma, nel Vaticano, per finire la sua vita in Francia, invitato da Francesco I, dove viene ospitato nel castello di Cloux, presso Amboise.
