Sinceramente non ho mai creduto a questa versione, mi pare una frottola inventata per "proteggere" la Schneider, per toglierle di dosso l'immagine di donna peccaminosa che poi l'ha sempre perseguitata...
Ad ogni modo, se fosse stato un vero stupro, allora il processo si sarebbe dovuto farlo per violenza carnale a Brando, a Bertolucci e a quelli che hanno ripreso la scena. Invece, il processo l'hanno fatto al film, per la scena in sé e per sé, vera o finta, preparata o improvvisata, che fosse...
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"Ultimo tango a Parigi" (1976)
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Condivido l'ultima osservazione, ma bisogna vedere quando l'attrice dichiarò il fatto pubblicamente la prima volta. Uno stupro non è di per sé una cosa facile da denunciare e ancor più quarant'anni fa, ma non è che oggi le cose siano tanto cambiate nonostante le leggi migliori.
D'altra parte, credo che non avrebbe avuto altrettanto da guadagnare a raccontare una frottola tempo dopo, sapendo la difficoltà a dimostrare la cosa e il rischio di farsi denunciare per diffamazione, senza contare l'umiliazione che una vittima di violenza inevitabilmente prova pur non avendone nessuna colpa.
Se fu invenzione, lo trovo ben più degradante.
D'altra parte, credo che non avrebbe avuto altrettanto da guadagnare a raccontare una frottola tempo dopo, sapendo la difficoltà a dimostrare la cosa e il rischio di farsi denunciare per diffamazione, senza contare l'umiliazione che una vittima di violenza inevitabilmente prova pur non avendone nessuna colpa.
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Il fatto fu raccontato da Bertolucci tempo dopo la morte della Schnaider. Si sarebbe trattato di una sorta di "azzardo". Attorno all'attrice era costruito a scopo pubblicitario un clichè. La si presentava come una giovane, icona della donna "libera & libertina", tale che da aver collezionato, poco più che ventenne già cento amanti, 70 uomini e 30 donne (anni dopo confesserà che non era vero, non era vergine, ma cento amanti non li ha avuti in tutta la sua breve vita). Un tale personaggio, può mai presentare una denuncia per stupro?. Se lo fa o non è creduta da nessuna, o fa crollare il clichè.barbatrucco ha scritto:Condivido l'ultima osservazione, ma bisogna vedere quando l'attrice dichiarò il fatto pubblicamente la prima volta. Uno stupro non è di per sé una cosa facile da denunciare e ancor più quarant'anni fa, ma non è che oggi le cose siano tanto cambiate nonostante le leggi migliori.
D'altra parte, credo che non avrebbe avuto altrettanto da guadagnare a raccontare una frottola tempo dopo, sapendo la difficoltà a dimostrare la cosa e il rischio di farsi denunciare per diffamazione, senza contare l'umiliazione che una vittima di violenza inevitabilmente prova pur non avendone nessuna colpa.
Se fu invenzione, lo trovo ben più degradante.
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Più che altro mi riferivo a quanto detto da Bertolucci, che appunto secondo me cercò di cancellare la brutta nomea che si era fatta la Schneider, per aiutarla. Io il processo l'avrei fatto a chi ha rotto tanto le scatole per quella scena e ha screditato la Schneider rovinandole la carriera.
Per quanto invece riguarda il punto di vista della Schneider, non mi pare che in questo caso assai particolare, lo stupro fosse particolarmente difficile da denunciare, dal momento che la scena era "pubblica", passata nelle sale cinematografiche e conosciuta dalla generalità delle persone. Una violenza è difficile da denunciare quando avviene nel sommerso, tra le pareti domestiche, in un garage, in un giardino, in un paese, in una scuola, in un ambiente piccolo e circoscritto, ma non quando questa violenza viene ripresa e proiettata nei cinema di tutto il mondo. Allora, a quel punto, secondo me hai l'interesse opposto e immediato di far sapere a tutti che quella scena è stata una violenza e che tu non eri consenziente. Così la vedo io, insomma, poi naturalmente posso sbagliarmi.
Per quanto invece riguarda il punto di vista della Schneider, non mi pare che in questo caso assai particolare, lo stupro fosse particolarmente difficile da denunciare, dal momento che la scena era "pubblica", passata nelle sale cinematografiche e conosciuta dalla generalità delle persone. Una violenza è difficile da denunciare quando avviene nel sommerso, tra le pareti domestiche, in un garage, in un giardino, in un paese, in una scuola, in un ambiente piccolo e circoscritto, ma non quando questa violenza viene ripresa e proiettata nei cinema di tutto il mondo. Allora, a quel punto, secondo me hai l'interesse opposto e immediato di far sapere a tutti che quella scena è stata una violenza e che tu non eri consenziente. Così la vedo io, insomma, poi naturalmente posso sbagliarmi.
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Per maggior chiarezza, va detto che Maria Schneider rilasciò negli anni interviste in cui disse di essersi sentita in un certo senso violentata, anche se non c'era nulla di autentico.
La scena a suo dire non era nel copione e a quanto pare fu un'idea di Brando (Bertolucci, invece, ha sempre dichiarato che nel copione c'era mentre fu in qualche modo improvvisato l'uso del burro proprio per ottenere una reazione dall'attrice).
Sempre a suo dire, la sequenza le fu spiegata soltanto subito prima di girare e lei, oltre a non avere ancora uno status di star, era troppo inesperta per sapere che avrebbe potuto chiamare il suo agente e bloccare tutto.
Come risultato, in quella scena pianse davvero per l'imbarazzo e l'umiliazione.
Ciononostante con Brando rimasero sempre amici, considerato fra l'altro che anche l'attore dichiarò poi di essersi sentito manipolato da Bertolucci, il quale a sua volta espresse in seguito un senso di colpa verso la Schneider.
La scena a suo dire non era nel copione e a quanto pare fu un'idea di Brando (Bertolucci, invece, ha sempre dichiarato che nel copione c'era mentre fu in qualche modo improvvisato l'uso del burro proprio per ottenere una reazione dall'attrice).
Sempre a suo dire, la sequenza le fu spiegata soltanto subito prima di girare e lei, oltre a non avere ancora uno status di star, era troppo inesperta per sapere che avrebbe potuto chiamare il suo agente e bloccare tutto.
Come risultato, in quella scena pianse davvero per l'imbarazzo e l'umiliazione.
Ciononostante con Brando rimasero sempre amici, considerato fra l'altro che anche l'attore dichiarò poi di essersi sentito manipolato da Bertolucci, il quale a sua volta espresse in seguito un senso di colpa verso la Schneider.
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Mah.... mi sembra che ciclicamente si riscaldi questa minestra forse per accalappiare qualche potenziale acquirente del DVD. A distanza di 40 anni mi pare assurdo tirare fuori ancora storie di questa levatura.
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
il film tornerà nei cinema italiani per soli tre giorni il 21, 22 e 23 maggio prossimi, in una versione restaurata 4K
fonte https://www.comingsoon.it/cinema/news/u ... ne/n78127/
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Er Fibbia: scusi lei sarà un pò sordomuto ma non si meraviglia che ho fatto il pieno con
l'acqua? Giraldi: no perchè io il pieno lo faccio de stronzi
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Ultimo tango a Parigi, comunque, è del 1972.
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Re: "Ultimo tango a Parigi" (1976)
Ora che i passaggi cinematografici sono finiti, tutto il gossip su vere o presunte violenze viene rimesso in soffitta.... cosa non si fa per i soldi....
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