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Guida galattica per gli autostoppisti

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Insight
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Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da Insight »

Romanzo di fantascienza umoristica dello scrittore inglese Douglas Adams, pubblicato in Gran Bretagna nel 1979 (in Italia arrivò l’anno seguente), nato come adattamento di una trasmissione radiofonica e primo di una serie di altri cinque romanzi. Considerato il successo commerciale della saga, questo primo romanzo ebbe anche una trasposizione cinematografica nel 2005.
Immagine
La Terra non è che un piccolo e trascurabilissimo pianeta azzurro-verde (illuminato da un piccolo e insignificante sole giallo), che si trova all’estrema periferia di una delle spirali della Galassia, abitato da esseri discendenti dalle scimmie, che sono ancora talmente primitivi da credere che gli orologi da polso digitali siano una grande invenzione…

L’immensa Galassia è governata da un fantomatico Impero, che si serve di poteri occulti e il cui Presidente, un certo Zaphod Beeblebrox (un essere dotato di due teste), non è che un prestanome che ha il compito di distogliere l’attenzione degli abitanti della Galassia dai veri interessi dell’Impero…
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L’insignificante e trascurabilissimo pianeta Terra sta per essere distrutto per opera dell’Ente Galattico Viabilità Iperspazio: c’è infatti la necessità di costruire una nuova Superstrada Galattica che dovrà fungere da collegamento con l’estrema periferia e che deve passare proprio nel punto occupato dal pianetino chiamato Terra…

Arthur Dent, che lavora a una radio britannica, assiste impotente alla demolizione della sua casa da parte di alcune ruspe; ma ancora non sa che quello è il destino dell’intero pianeta, che da quel momento ha soltanto pochi minuti di vita…

Il suo amico Ford Prefect, un extraterrestre dalle sembianze umane che vive sulla Terra da quindici anni “terrestri”, cerca di spiegarglielo al pub, davanti a un’ultima pinta di birra… Ma prima che Arthur riesca a comprendere la gravità della situazione, in cielo compaiono delle enormi astronavi gialle che annunciano attraverso dei potentissimi altoparlanti la fine imminente della Terra…

Tuttavia è proprio l’amico extraterrestre a portare in salvo il nostro “eroe”, facendogli fare insieme a lui una specie di “salto dimensionale” nello spazio, proprio pochi istanti prima che la Terra venga disintegrata…

Arthur e Ford vengono così raccattati, in quanto autostoppisti galattici, nello spazio, da un’enorme astronave di nome “Cuore d’Oro”. Da questo momento, la loro guida per la sopravvivenza sarà costituita da un minuscolo “libro elettronico”, dotato di un mini- schermo, che contiene una quantità notevolissima di informazioni utili a tutti gli autostoppisti galattici: si tratta appunto della “Guida galattica per gli autostoppisti”, della quale lo stesso Ford Prefect è uno dei redattori. E’ il libro più venduto in tutta la Galassia (soltanto sulla Terra non è mai stato pubblicato) e sulla copertina reca la dicitura molto rassicurante: “Don’t panic”…
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Sull’astronave Cuore d’Oro, i nostri trovano niente meno che il Presidente Zaphod (l’essere a due teste), in compagnia della sua ragazza terrestre Trillian (della quale però non è molto innamorato) e di un robot paranoico e incline alla depressione, di nome Marvin.

La Cuore d’Oro è un’astronave “sperimentale”, dotata non solo dei normali motori “fotonici”, ma anche di un nuovissimo e speciale “Motore ad Improbabilità Infinita”, che è in grado di compiere spostamenti non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Il Presidente Zaphod, essendo un inguaribile cleptomane, ha rubato l’astronave proprio nel giorno del suo varo e ora girovaga per la Galassia, ricercato dalla Polizia dell’Impero…

Lo strampalato equipaggio, dopo aver evitato proprio grazie al Motore ad Improbabilità Infinita di finire disintegrato da alcuni missili nucleari, approda sul pianeta “leggendario” Magrathea, ormai disabitato da milioni di anni…

Magrathea, che dagli abitanti della Galassia è per lo più considerato un mito, un po’ come Atlantide per i terrestri, in realtà evidentemente esiste. Milioni e milioni di anni fa esso era il pianeta più florido di tutta la Galassia: lassù abitavano i più ricchi costruttori di pianeti, che hanno appunto progettato e costruito moltissimi pianeti della Galassia, tra i quali la stessa Terra…

Giunti a Magrathea, i nostri vi trovano ancora un certo Slatibartfast (o più verosimilmente una sua immagine proiettata dal tempo passato), che rivela loro di essere uno dei costruttori della Terra e di essersi occupato personalmente della costruzione dei fiordi della Norvegia…
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Assistendo ad un video realizzato milioni di anni prima, Arthur e i suoi amici scoprono come ha avuto origine la Terra. Un giorno, due cervelloni molto annoiati decisero di progettare il Computer più potente ed evoluto della Galassia, affinché esso, finalmente, potesse rispondere alla “Domanda Fondamentale sull’Universo”, cioè praticamente su “Tutto”: così, una volta per sempre, gli abitanti della Galassia avrebbero smesso di fare i Filosofi e di interrogarsi sul perché e sul come era nato l’Universo e sul perché i suoi abitanti nascevano e morivano…

Una volta realizzato questo Computer, che venne chiamato “Pensiero Profondo”, gli venne finalmente rivolta la Domanda Fondamentale: senonché, data l’estrema complessità della richiesta, Pensiero Profondo impiegò ben sette milioni e mezzo di anni “terrestri” per fornire la Risposta…

La Risposta, quindi, venne fornita da Pensiero Profondo a degli esseri che non erano più quelli che lo avevano progettato e gli avevano formulato la Domanda, essendo questi ultimi ormai morti da tempo immemorabile…

Sette milioni e mezzo di anni dopo, la Risposta alla Domanda Fondamentale sull’Universo e su Tutto, fornita da Pensiero Profondo, fu semplicemente: “Quarantadue”.

Ma che significava questo “Quarantadue”? Nessuno fu in grado di capirlo, perché nessuno, sette milioni e mezzo di anni dopo, era in grado di sapere qual era stata esattamente la Domanda formulata: solo conoscendo l’esatta Domanda che i costruttori di Pensiero Profondo gli avevano posto si poteva capire il senso della Risposta…

E allorché venne chiesto a Pensiero Profondo di dire lui stesso quale fu la Domanda che gli avevano formulato sette milioni e mezzo di anni prima, egli non fu in grado di rispondere: i suoi circuiti interni, consumati nell’enorme e lunghissimo sforzo di individuare la Risposta, non erano capaci di risalire alla Domanda originaria…

L’unica soluzione possibile, secondo Pensiero Profondo, fu quella di costruire un nuovo Computer, più potente di lui, che fosse in grado di risalire e di individuare la Domanda Fondamentale sull’Universo e su Tutto, di cui lui aveva fornito la Risposta, ossia “Quarantadue”…
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E fu così, allora, che due costruttori di pianeti che abitavano a Magrathea, che secondo la percezione sensibile dei terrestri avevano l’aspetto di due topi, ma che in realtà erano due esseri molto evoluti e assai più intelligenti di tutti i terrestri, progettarono e ordinarono la costruzione di un nuovo Computer che avrebbe dovuto individuare esattamente qual era stata la Domanda Fondamentale. Il Computer era stato progettato con le sembianze di un pianeta e il suo nome, come aveva suggerito lo stesso Pensiero Profondo, era “Terra”…

La Terra, dunque, era stata costruita per individuare la Domanda Fondamentale sull’Universo e su Tutto, di cui si conosceva già la risposta…

Senonché, data la complessità dell’operazione richiesta, la Terra impiegò ben altri dieci milioni di anni per individuare la Domanda Fondamentale e, purtroppo, essa è stata distrutta per ordine dell’Ente Galattico Viabilità Iperspazio proprio cinque minuti prima di assolvere il compito per cui era stata costruita…

Dunque, a tutt’oggi, gli abitanti della Galassia non hanno la Risposta alla Domanda Fondamentale. O meglio: conoscono la Risposta ma non ne comprendono il significato, perché non sanno qual era la Domanda… ;)
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Mauro Tozzi
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da Mauro Tozzi »

L'allusione a un impero galattico sembra un'evidente citazione di Guerre stellari.
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da Insight »

Forse sì, ma forse anche no... Non è che tutta la produzione di fantascienza dopo Guerre stellari debba per forza esserne condizionata.... Dopotutto, le galassie e gli imperi esistevano anche prima :)
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barbatrucco
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da barbatrucco »

Beh, ragionando con riferimento a icone della fantascienza popolare e alla loro influenza o meno su quest'opera, si potrebbe allora affermare con più fondatezza che l'idea del "motore a improbabilità infinita" sia stata ispirata ad Adams da Doctor Who e dall'astronave "TARDIS", essendo stato lo scrittore non solo un fan della serie, ma anche un suo sceneggiatore nei tardi anni '70, tanto da aver tentato di sottoporre dei copioni diversi anni prima (e infatti, alcuni spunti di questi sono stati ripresi dichiaratamente nel revival in onda dal 2005).
In effetti, lo stesso Dottore rubò il TARDIS e fuggì dal suo pianeta, Gallifrey, la cui élite dei Signori del Tempo della quale lui stesso era parte, e con i quali si trovava in disaccordo per varie ragioni, prendeva appunto questo nome dalla scoperta, fra le altre cose, del segreto del viaggio temporale (evento che in vari modi gli procurerà problemi futuri con gli stessi Signori).

Sappiamo però che Doctor Who, e la narrativa "crononautica" fantascientifica in generale, si rifanno per questo concetto a La macchina del tempo di H.G. Wells.
Quindi, anche Adams potrebbe semplicemente aver ripreso un luogo comune della letteratura fantastica (in senso ampio) benché il discorso della "improbabilità infinita" incrementi la possibilità che il telefilm possa aver direttamente ispirato Adams dato che, spesso, non è possibile prevedere o gestire la destinazione cui giungerà il TARDIS.
Ultima modifica di barbatrucco il mar 5 feb 2019, 20:08, modificato 2 volte in totale.
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da galerius »

L'ho avuto tra le mani, ho anche iniziato a leggerlo, ma l'ho abbandonato...mi annoiava ( il famigerato effetto 'Signore degli Anelli' ;) ).
Come opera di fantascienza umoristica, per rimanere nel Decennio - per me in quel campo resta insuperato Fredric Brown, ma non appartiene al nostro periodo - gli ho preferito Venere sulla Conchiglia di Farmer.
Attento, Black Jack, perché adesso ti tingo...sarebbe "ti tengo", ma è per far rima con...GRINGO...!
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da Insight »

In effetti un po' di fatica l'ho fatta anch'io... ;) Ma almeno come quantità di pagine ha il pregio di essere abbastanza sottile... Più che altro ho fatto fatica a entrare nella storia per le continue battute...
Non saprei neanche se definirlo "umorismo inglese" o piuttosto "demenziale"... Certamente non è il classico umorismo inglese alla P.G Wodehouse, però non è neanche il demenziale tipicamente americano...

Alla fine, comunque, m'ha lasciato un'impressione complessivamente "simpatica". Mi dispiace anche aver appreso che questo scrittore se ne sia andato così presto e non sapevo che fosse tra gli autori di Doctor Who, grazie Barba :)
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da galerius »

Spigolatura : quando ho letto Pensiero Profondo ho subito pensato al computer scacchistico Deep Thought ( Pensiero Profondo, appunto ) che negli anni '80 fece parlare di sé per alcune vittorie contro Grandi Maestri come Larsen ( contro Kasparov, però, perse ). Dopo una rapida ricerca in rete, ho scoperto che il nome deriva proprio dall'opera di Adams.
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da barbatrucco »

Non c'è dubbio che l'importanza che la saga della "Guida galattica" ha assunto nella cultura anglosassone, specialmente nel mondo "nerd" ma non solo, è testimoniata proprio da questi omaggi in ambito tecnologico o artistico: ad esempio, il traduttore on line "Babel fish" è una citazione diretta del "pesce di Babele", animale che per le sue dimensioni può essere introdotto in un orecchio avendo la proprietà di tradurre "auditivamente", diciamo così, qualsiasi lingua (guarda caso, ricorda un po' il circuito di traduzione telepatica implementato nel TARDIS, funzionante anche a distanza); o ancora, la canzone dei Radiohead "Paranoid Android", contenuta nell'album "istant classic" OK Computer del 1997, si riferisce espressamente all'androide Marvin, rimaneggiando inoltre nel testo alcune frasi del romanzo.
Insight ha scritto:In effetti un po' di fatica l'ho fatta anch'io... ;) Ma almeno come quantità di pagine ha il pregio di essere abbastanza sottile... Più che altro ho fatto fatica a entrare nella storia per le continue battute...
Non saprei neanche se definirlo "umorismo inglese" o piuttosto "demenziale"... Certamente non è il classico umorismo inglese alla P.G Wodehouse, però non è neanche il demenziale tipicamente americano...

Alla fine, comunque, m'ha lasciato un'impressione complessivamente "simpatica". Mi dispiace anche aver appreso che questo scrittore se ne sia andato così presto e non sapevo che fosse tra gli autori di Doctor Who, grazie Barba :)
Di niente em_ok2

Non ho letto tutta la saga, ma personalmente apprezzo lo stile di Adams che è appunto il suo stile e, nonostante non avrebbe potuto svilupparsi che in terra britannica per spirito e riferimenti culturali, ha comunque un'impronta personale, divertente e profonda al tempo stesso.
Una versione e visione spassosa e leggera, senza perdere di intelligenza, può essere quella della miniserie BBC del 1980 (decisamente un'opera multimediale ante litteram, la "Guida"), molto carina, che dovrebbe ancora trovarsi sul tubo anche con sottotitoli italiani (davvero bella la sigla che è una cover, con ausilio di orchestra, di Journey of the Sorcerer degli Eagles come già nell'originaria versione radiofonica e, in anni più recenti, nel film).
Ultima modifica di barbatrucco il dom 19 mag 2019, 15:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da Whiteshark »

Mah...meglio leggersi qualche avventura sul "Giornalino" degli Astrostoppisti... :)
Remember:

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Re: Guida galattica per gli autostoppisti

Messaggio da Omero »

libro e film erano diventati un cult in famiglia, soprattutto per mia figlia :)
Hic manebimus optime
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