Fu una bellissima corsa. In prima fila partivano le velocissime Renault turbo di Jabouille e Arnoux. Dietro erano le Ferrari di Scheckter e Villeneuve, in seconda e terza fila...
Bisogna dire, però, che l'unico pilota che a quel punto del Campionato poteva impensierire Scheckter nella corsa al titolo mondiale, era il francese Jacques Laffite, che guidava la Liger...
Infatti, sebbene le macchine più competitive in quella fase fossero le Williams di Alan Jones e Clay Regazzoni, questi ultimi non potevano matematicamente vincere il mondiale, a causa di un discutibile regolamento che imponeva ai piloti di "scartare" alcuni dei punti conquistati in gara...
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Queste erano le premesse del Gran Premio d'Italia del 1979. Scheckter era in testa al mondiale con otto punti di vantaggio su Laffite, che partiva in quarta fila, dietro a Villeneuve e Regazzoni.Al semaforo verde, scattò subito Scheckter, che bruciò Arnoux e Jabouille. Jabouille partì male e fu superato anche da Villeneuve...
Ma al secondo giro, il velocissimo Arnoux superò Scheckter. Si formò così un treno di inseguitori della Renault, formato da Scheckter, Villeneuve e dal pericolosissimo Laffite...
Sempre in quella tornata vi fu una spettacolare uscita di pista di Nelson Piquet...
Al dodicesimo giro, la svolta della gara: la Renault di Arnoux cede e le due Ferrari balzano al comando...
Da questo momento in poi, la corsa fu contrassegnata dagli attacchi di Laffite, che premeva su Villeneuve, mentre il sudafricano prendeva il largo...
Villeneuve fu abilissimo a respingere gli attacchi della Ligier, finché al 42° giro vi fu il cedimento di Laffite...
Ormai era fatta: Villeneuve rinunciò ad attaccare Scheckter e le due Ferrari rimasero sempre in testa, fino alla bandiera a scacchi...
A Monza fu un'invasione di tifosi in pista. Un momento di grande soddisfazione per i due piloti della Ferrari, grandi amici nella vita....
E per tutto lo sport italiano, un giorno indimenticabile...